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La Targa Florio è una delle più antiche corse automobilistiche al mondo.
 Insieme alla Mille Miglia, è la corsa italiana più famosa nel mondo.



Oggi la Targa viene ricordata nel Museo Targa Florio di Collesano (riconosciuto dall'Aci), ubicato nei locali del Municipio.
 Sono visibili e consultabili cimeli, foto, trofei, parti di vetture storiche, tute di piloti, giornali, libri, classifiche
 e tanto materiale che fa ripercorrere la mitica targa Florio.
A cura di alcuni privati sono stati realizzati altri tre musei, a Cerda (PA), a Campofelice di Roccella (PA) e a Termini Imerese (PA).






La Targa Florio è stata voluta, creata, finanziata e organizzata da Vincenzo Florio, un palermitano di ricca famiglia, affascinato dal nuovo mezzo di locomozione e già noto nell'ambiente per aver partecipato ad alcune competizioni di inizio secolo e per aver istituito, nel 1905, la Coppa Florio (una corsa automobilistica in quel di Brescia).


La Fiat 28-40 HP di Felice Nazzaro taglia vittoriosa il traguardo dell'edizione 1907
 KM. 446,469
GRANDE CIRCUITO in 8h. 17' 36" 53,833 kmh. 3 giri - iscr. 55 part. 46 class. 30

La gara si è disputata 61 volte, praticamente senza soluzione di continuità (se si eccettuano gli anni delle due guerre mondiali), dal 1906 al 1977. Una volta soltanto la gara è stata trasformata da prova velocistica in prova di "regolarità", precisamente nel 1957, quando il recente incidente che segnò la morte della Mille Miglia mise gli organizzatori della Targa di fronte alla scelta di sopprimere la gara oppure trasformarla in una passeggiata o poco più. Gli organizzatori - Vincenzo Florio in testa - optarono per dare comunque continuità alla corsa.

Teatro della corsa sono sempre state le strade siciliane e in particolare quelle strette e tortuose che percorrono la catena montuosa delle Madonie: solo in poche occasioni la corsa è stata abbinata al Giro di Sicilia e si è svolta lungo il periplo dell'isola mentre nel quadriennio 1937-1940 è emigrata al Parco della Favorita a Palermo, mai dunque abbandonando la terra della Trinacria.



1 - BUGATTI TYPE 35 B (#56) - ALBERT DIVO
 KM.540,000
CIRCUITO MADONIE in 7h. 20' 56" 73,478 km/h. 5 giri - part.36 classificati 14

La Targa Florio entrò subito nella leggenda per le enormi difficoltà insite nella durezza del tracciato al punto che, specialmente nei primi anni, anche il solo riuscire a completare la corsa significava compiere un'impresa titanica.

Naturalmente anche le case costruttrici che sono scese in campo con successo nel corso degli anni hanno sempre messo in risalto le prestazioni ottenute dalle autovetture di propria costruzione, pubblicizzandole senza risparmio.

Anche la Targa Florio ha dovuto però fare i conti con incidenti, morti e feriti tra il pubblico e tra i piloti: si ricorda in particolare la morte del conte Giulio Masetti, avvenuta a seguito di un'uscita di strada della sua Delage nel corso del 1º giro dell'edizione del 25 aprile 1926; per chi crede nella cabala dei numeri, la Targa Florio era giunta all'edizione numero 17 e la vettura del Masetti era contrassegnata dal numero 13. Poco dopo questo grave incidente, tale numero non sarà più assegnato alle vetture in corsa, né in Italia né all'estero (unica eccezione la Lotus di Pastor Maldonado in Formula 1, la vettura numero 13 appunto).


La Maserati A6GCS/53 di Luigi Musso al via della vittoriosa edizione 1953

Ma la Targa Florio era comunque una gara abbastanza sicura: Vincenzo Florio soleva ripetere che la sua era "la gara più lenta del mondo" e per questo era anche sicura. Dopo l'incidente di Masetti si arrivò, per contare un altro pilota deceduto in gara, al 1971, quando il triestino Fulvio Tandoi perse la vita a causa di una uscita di strada. La sua Alpine Renault finì la sua corsa contro un albero, urtandolo proprio dal lato del guidatore.

Nel 1955, e negli anni che vanno dal 1958 al 1973, la Targa Florio è stata tra le gare titolate ai fini dei Campionati Internazionali o Mondiali riservati alle vetture Sport o Gran Turismo, assumendo quindi un'importanza davvero rilevante, testimoniata dalla discesa in campo di nomi altisonanti, sia di piloti che di case costruttrici.

Un sorpasso tra la Lancia Stratos di Gérard Larrousse e la Lola T284 di Pino Pica durante l'edizione 1974

1 - OSELLA PA 4 BMW 2,0 (#8) - "AMPHICAR" EUGENIO RENNA 
KM. 576,000
PICCOLO CIRCUITO in 5h. 48' 46" 99,090 kmh. 8 giri - part. 66 class. 53

La gara ebbe ancora tre edizioni non troppo entusiasmanti poi, nel 1977, analogamente a quanto accaduto per la Mille Miglia vent'anni prima, anche nel caso della prova siciliana la fine venne determinata da un grave incidente coinvolgente gli spettatori: domenica 15 maggio 1977, giorno in cui si correva la 61/esima edizione, la Osella-BMW pilotata in quel momento da Gabriele Ciuti, uscì di strada in un tratto di misto-veloce che seguiva il rettilineo di Buonfornello, travolgendo gli spettatori e provocando due morti e tre feriti gravi (tra cui lo stesso pilota): la gara venne sospesa e la classifica stilata in base ai passaggi al termine del 4º giro (degli 8 previsti in origine).

A quel punto, la vera Targa Florio esaurì il suo ciclo: a partire dal 1978 la gara veniva trasformata in Rally e denominata Rally Targa Florio, mantenendo la numerazione; nel maggio 2016 si è corso infatti il 100° Rally Targa Florio.








  • Circuito: Grande circuito
    delle Madonie

    (km 148,823 × 3 giri =
    km 446,469)
    1° TARGA FLORIO

    6 maggio 1906

    1906. Si comincia con un
    cineoperatorecon la sua "portatile",
     guardato a vista dai carabinieri.




    DONNE AI BOX




     L'ITALA n.  3 di Cagno e del suo meccanico Antonio Moriondo, 130mm di corsa per 150 di alesaggio e 1300 kg. di peso, dominatrice della 1^ Targa Florio. Il piemontese, autore anche del giro più veloce in 2h. 50' 10", giunto sul traguardo, per un brusco colpo di freni, ruppe il giunto cardanico della sua ITALA!
      Quando nel 1905 Vincenzo Florio espose al suo amico Henry Desgrange, direttore del quotidiano parigino « L'Auto », l'idea di organizzare una corsa automobilistica in Sicilia, l'audacia di tale progetto rasentava quella dei personaggi di Verne che in quei giorni erano estremamente in voga. Vincenzo Florio però, appartenente ad una famiglia che ospitava nelle sue ville palermitane da Guglielmo II di Germania all'attrice Sarah Bernardt, non conosceva ostacoli. Era l'erede, al contempo dinamico e blasé, di una favolosa ricchezza formatasi con un commercio d'avanguardia, ma aveva forse la vaga intuizione che il vento sarebbe presto cambiato e bisognava lasciare qualcosa di immortale che non fosse la sua flotta o le sue industrie. La scelta del circuito, non lontano da Palermo e libero da passaggi a livello, fu opera del suo amico Conte d'Isnello. Si trattava del cosiddetto «grande circuito» (Km. 146,901) che faceva capo al rettifilo di Bonfornello (anziché al bivio Cerda) e traversava anche le due Petralie, Geraci, Castelbuono e Isnello. Il 5 Maggio 1906, alla partenza il più applaudito era Vincenzo Lancia su FIAT; erano assenti però sette delle macchine francesi ottenute con l'interessamento de « L'Auto », a causa di uno sciopero che ne aveva impedito l'imbarco a Marsiglia ed a Genova.
    . Il lotto di dieci concorrenti fu infine dominato da Alessandro Cagno su Itala che percorse i tre giri del circuito, le cui strade erano state «annaffiate» con una soluzione bituminosa perché non si alzasse la polvere, alla media di Km. 46,800. Al secondo posto giunse, dopo circa mezz'ora, l'altra Itala di Graziani che precedeva invece di pochi secondi la BERLIET di Bablot.

    Classifica:
    1º Alessandro Cagno - Itala 35/40 HP (7964 cm³) - 9h 32' 22" - km/h 46,802
    Ettore Graziani - Itala 35/40 HP (7964 cm³) - 10h 05' 32" 1/5 - km/h 44,238
    Paul Bablot - Berliet 24/40 HP (6333 cm³) - 10h 20' 05" 1/5 - km/h 43,200
    Giro più veloce: Alessandro Cagno - Itala 35/40 HP (7964 cm³) - 2h 50' 10" - km/h 52,474



    2° TARGA FLORIO

    21 aprile 1907

    Circuito: Grande circuito delle Madonie (km 148,823 × 3 giri = km 446,469)

    Piove. Vince Felice NAZZARO, frusciano nel fango della pista le lunghissime gonne delle dame che escono a festeggiarlo. Uno dei favoriti, l'Inglese OLSEN, è affidato alle cure di un oftalmico, minaccia la congiuntivite.

    OLSEN era partito senza occhiali, e alla fine del primo giro, per liberarlo dal mascherone di fango, gli avevano tirato in faccia un secchio d'acqua.
     L'esultanza del meccanico di GARCET su CLÉMENT BAYARD da conferma della durezza della gara ! NAUDIN il vincitore, il giorno dopo, nella CORSA DELLE VETTURETTE (monocilindriche) su SIZAIRE & NAUDIN.

    Classifica:
    1º Felice Nazzaro - Fiat 28/40 HP (7363 cm³) - 8h 17' 36" 2/5 - km/h 53,833 (nuova media record sulla distanza)
    2º Vincenzo Lancia - Fiat 28/40 HP (7363 cm³) - 8h 29' 29" 2/5 - km/h 52,578
    Maurice Fabry - Itala 35/45 HP (7433 cm³) - 8h 32' 47" 3/5 - km/h 52,239

    Giro più veloce: Vincenzo Lancia - Fiat 28/40 HP (7363 cm³) - 2h 43' 08" 3/5 - km/h 54,733 (nuovo record sul giro)

    Con l'eco strepitosa suscitata dalla prima edizione della Targa Florio e 50.000 lire di premio per il vincitore, i partenti sono ben 44 ed un esodo senza precedenti fa affluire decine di migliaia di persone da tutta la Sicilia sui margini del circuito. Vincenzo Florio aveva fatto costruire dalle FF SS un binario speciale che portava gli spettatori dalla stazioncina di Bonfornello a quella improvvisata presso le tribune. Una rete telegrafica speciale univa tutti i punti cruciali del percorso e trasmetteva le posizioni ai vari « passaggi ». Nella giornata precedente alle gare, la pioggia aveva reso impraticabile il terreno davanti ai box: Florio fece costruire durante la notte, una perfetta piattaforma di legno che risultò velocissima e funzionale per tutta la gara. Quell'anno fu un vero trionfo per la FIAT. Vinse Felice NAZZARO davanti a Vincenzo Lancia, anche lui su FIAT, con dodici minuti di vantaggio alla media di Km. 54,086, correndo con precisione incredibile i primi due giri in 2 h 44' e l'altro in 2 h 49'. Al terzo posto giunse l'Itala di Fabry : le macchine straniere ancora una volta erano spazzate via e ciò costituiva il guanto di una sfida che avrebbe fatto sempre tremare i tornanti delle Madonie.



    3° TARGA FLORIO

    18 maggio 1908

    Circuito: Grande circuito delle Madonie (km 148,823 × 3 giri = km 446,469)



    Vince ad una media di quasi 60 all'ora VINCENZO TRUCCO su ISOTTA FRASCHINI. Emozionatissimi,gli inviati speciali del Continente corrono agli otto trasmettitori telegrafici che Vincenzo FLORIO ha impiantato sotto la tribuna. Trucco, il cognome del vincitore si presta ai giochi di parole. Se fossero profeti, i giornalisti si occuperebbero piuttosto del meccanico che ha corso accanto al vincitore: si chiama Alfieri Maserati. Profetico è invece il corridore SIZAIRE, che era stato in testa fino all'ultimo giro, nella corsa delle vetturette. Piangendo dalla rabbia dice: "un giorno, li toglieranno tutti!", le ruote della sua macchina si erano schiantate contro un paracarro


    Un passaggio in velocità davanti le tribune
    della ISOTTA FRASCHINI di Ferdinando Minoia.



    Alla terza Targa Florio l'intervento del pubblico fu ancora più massiccio e questa volta la giornata fu radiosa. Da un punto di vista agonistico e sportivo questa Targa risultò più emozionante delle due che l'avevano preceduta. La lotta per la prima posizione fra NAZZARO, Lancia e Trucco ebbe fasi alterne ed emozionanti. Al primo giro NAZZARO batté il record di Wagner, poi Lancia batté il record sui due giri ed alla fine prevalse Trucco che con la sua Isotta Fraschini stabilì una media di Km. 59,940 sull'intero percorso che rimase imbattuto nei tre anni successivi in cui la Targa continuò ad essere disputata sul grande circuito. Il Barone Cammarata per evitare che il pubblico distruggesse anche quell'anno parte del suo raccolto di grano, aveva inondato la parte dei suoi campi che costeggiava la strada : macchine, carrozze e carretti degli spettatori rimasero impantanate, ma nessuno desistette dall'assieparsi nei posti più belli da cui si potevano osservare meglio le lotte di quei bolidi lanciati a velocità che nemmeno i treni potevano raggiungere.


     La FIAT 28/40 HP di Felice NAZZARO poi ritiratosi
    per la rottura di un perno allo sterzo.



    In contrada Pistavecchia di Campofelice, lungo il rettilineo di Buonfornello era posto il punto scelto per la partenza e l'arrivo della gara,  ospitava oltre alla tribuna della Commissione di gara, i cronometristi, un telegrafo, un palchetto stampa e il quadro dei tempi. Presenti anche delle tribune riservate riparate da tende, un ufficio di totalizzatore e un ristorante attrezzato. Almeno 20.000 spettatori erano giunti per assistere alla gara.

    Classifica:
    1º Vincenzo Trucco - Isotta-Fraschini 50 HP (7964 cm³) - 7h 49' 26" 3/5 - km/h 57,063 (nuova media record sulla distanza; resterà la migliore prestazione sulla distanza su questo circuito)
    2º Vincenzo Lancia - Fiat Mod. NB.4/130.8/50 HP (7433 cm³) - 8h 02' 41" 2/5 - km/h 55,497
    3º Ernesto Ceirano - SPA 28/40 HP (7785 cm³) - 8h 09' 13" 1/5 - km/h 54,756

    Giro più veloce: Felice Nazzaro - Fiat Mod. NB.4/130.8/50 HP (7433 cm³) - 2h 33' 03" - km/h 58,342 (nuovo record; resterà la migliore prestazione sul giro per questo circuito)



    4° TARGA FLORIO

    2 maggio 1909

    Nell'anno del terremoto di Messina pochi iscritti alla c.d. "Targa dei siciliani" ridotta ad un solo giro
     del Grande Circuito. Vince il Barone Francesco CIUPPA su SPA.

     
    Il traguardo viene spostato dal rettilineo di Buonfornello alla stazione ferroviaria di Cerda, sia per impedire che la folla si riversasse sui campi di proprietà del Barone Cammarata, sia per i numerosi inconvenienti che provocava la sospensione del traffico in un punto di obbligato passaggio per Palermo.

    Buona la prestazsu FIAT ad un solo minuto dal vincitione del Cav. Vincenzo Florio ore, ritardo dovuto ad una sosta non prevista per soddisfare... un'esigenza fisica!

    Eccolo in un passaggio in velocità, con foto ritoccata, diciamo per esigenze pubblicitarie (scritta SPA).

    Circuito: Grande circuito delle Madonie (km 148,823 × 1 giro = km 148,823)
    Classifica:
    Francesco Ciuppa - SPA 28/40 HP speciale (7785 cm³) - 2h 43 min 19" 1/5 - km/h 54,674
    2º Vincenzo Florio - Fiat - 2h 44 min 19" 1/5 - km/h 54,341
    Guido Airoldi - Lancia Beta-15/20HP - 2 h 55 min 25 s - km/h 50,903

    Giro più veloce: Francesco Ciuppa - SPA 28/40 HP speciale (7785 cm³) - 2h 43 min 19" 1/5 - km/h 54,674 
    (da notare che la corsa si è disputata su un solo giro).

    La quarta edizione della Targa risentì della crisi serpeggiante quell'anno nello sport automobilistico. In Vincenzo Florio era ormai radicato però quel grande sentimento della continuità della manifestazione che lo avrebbe accompagnato per sempre e sarebbe stato di eredità per gli organizzatori palermitani. Le signore dai grandi cappelli bianchi, avvolte in lunghi veli che ne esaltavano le forme giunoniche, dovettero trepidare quell'anno per i loro mariti ed i loro fratelli : alla gara parteciparono quasi tutti concorrenti palermitani. Vinse il barone Francesco Ciuppa su una delle prime vetture Lancia che percorse l'unico giro alla media oraria di Km. 54,780 con un minuto esatto di vantaggio sul concorrente Vincenzo Florio su Fiat; terzo fu Guido AIROLDI, anche lui come il vincitore, intimo amico di Florio; quarto l'inglese OLSEN, una caratteristica figura di sportivo che in quel tempo dirigeva a Palermo gli stabilimenti della Ceramica Florio.



    5° TARGA FLORIO

    15 maggio 1910

    GRANDE CIRCUITO in 6h. 20' 47" 46,899 kmh. 2 giri - part. 5 classificati 2



    La LION-PEUGEOT di GIUPPONE alla partenza.
    Alla quinta Targa parteciparono solo cinque equipaggi. Alla gara venne abbinata perō la Coppa Florio  per vetturette alla quale si iscrissero tre Peugeot pilotate dall'italiano GIUPPONE e dai francesi Boillot e GOUX.
     La Peugeot si oppose a che le tre macchine partecipassero anche alla Targa. Sulla distanza dei due giri vinse infine Cariolato su Franco alla media di 46,78 Kmh davanti a DE PROSPERIS su Sigma. Boillot vinse invece la Prima Coppa Florio per vetturette.

    Il vincitore Tullio Cariolato su FRANCO,  conclude i due giri a pių di un'ora da BOILLOT.
    L. De Prosperis - Sigma 8/11 HP (1593 cm³) - 8h 02 min 39,1 s/5 - km/h 37,001

    6° TARGA FLORIO

    14 maggio 1911

     Grande circuito Madonie / km 148,823 × 3 giri / km 446,469)
    Il vincitore ERNESTO CEIRANO su SCAT.
    In occasione della sesta edizione della corsa, Florio decise di spostare le tribune da Bonfornello al bivio di Cerda; la decisione, per motivi logistici, era destinata, come tutti sanno, a rimanere definitiva. La gara, dopo le due grigie parentesi, riprese subito quota ed interesse. Sedici macchine si disputarono i rilevanti premi messi in palio dalla Michelin e dalla Continental. Fra esse spiccavano i nomi nuovi della Mercedes e dell'Alfa accanto alla Lancia, alla Seat, alle francesi CLÉMENT, De Dion, BERLIET ed alla famosa Ford T che montava un cambio a pedale. Vinse Ernesto Ceirano con una vettura della casa torinese Scat e lasciò un grande ricordo di sé per il suo stile perfetto ed il colorito fortemente bruno della sua pelle che gli forniva un « piglio » particolarmente aggressivo. La media di Kmh 46,870 era però inferiore a quella di Trucco. Seconda fu la Lancia di Mario Cortese e terza la Mercedes di SOLDATENKOFF. Il miglior tempo sul giro fu dell'Alfa di Fraschini che portava accanto come meccanico Giuseppe Campari.

                        1º Ernesto Ceirano - SCAT 22/32 HP (4398 cm³) - 9h 32 min 22,2 s/5 - km/h 46,801
              2º Mario Cortese - Lancia - 9h 58 min 20,2 s/5 - km/h 44,770
              3º Basilio Soldatenkoff - Mercedes-Benz - 10h 23 min 23,2 s/5 - km/h 42,971

                        Giro più veloce: Mario Cortese - Lancia - 2h 55 min 43,1 s/5 - km/h 50,815

            

    7° TARGA FLORIO - 1° GIRO DI SICILIA

    25/26 maggio 1912

    GIRO DI SICILIA in 24h. 37' 19" 41,444 kmh. - part. 26 class. 15
    Nuovo percorso per la Targa un intero giro di Sicilia in unica tappa da Palermo verso Messina, Catania, Agrigento, Trapani e nuovamente Palermo. A Catania, arriva primo un ciclista. E' Ceirano, che rimasto in "panne"per la rottura del differenziale s'è fatto prestare una bicicletta. A Trapani, Snipe, apprende d'essere in testa, con ottanta minuti di vantaggio sugli inseguitori. Dice: «Venti minuti possono bastare». E va a riposarsi
    un'oretta in albergo., prima di riprendere la sua corsa vittoriosa

                           1º Cyril Snipe / Pedrini - SCAT 25/35 HP (4712 cm³) - 24h37'19"1/5 - km/h 42,644
                 2º Agostino Garetto/Ernesto Guglielminetti - Lancia - 25h07'38"3/5 - km/h 41,787
                 3º Giuseppe Giordano/ Ascone - Fiat - 25h41'04"3/5 - km/h 40,880

    La Targa del 1912 cambia percorso. Il momento infatti non era favorevole alla partecipazione ufficiale delle case ed il grande circuito delle Madonie non pareva più dare il mordente di un tempo ai gentlemen, Florio intuì che bisognava dar loro una nuova formula. La gara si disputò sul giro di Sicilia su circuito aperto. La storia agonistica della gara potrebbe cominciare come un capitolo dei Promessi Sposi : si racconta che il principe di Condé abbia dormito profondamente prima della battaglia di Rocroy; ebbene l'inglese Snipe, che correva su una Seat in coppia con l'italiano PEDRINI, avendo appreso di avere un'ora di vantaggio sul secondo oltre agli 80 minuti dello svantaggio con cui era partito, non volle sentir ragioni e corse al più vicino albergo per dormire. Si trovava a Trapani, ultimo controllo prima dell'arrivo a Palermo nell'atrio del Palazzo VILLAROSA. Il compagno PEDRINI era costernato : dopo un'ora di sonno, visto che non tutto effettivamente era perduto, riuscì a buttar giù dal letto il flemmatico inglese che montò nuovamente in macchina e giunse a Palermo ancora in tempo per conservare mezz'ora di scarto sui secondi classificati Garetto - Guglielminetti su Lancia.
             

    1913- 8° TARGA FLORIO - 2° GIRO DI SICILIA

    11/12 maggio 1913 - KM. 979,000 

    GIRO DI SICILIA in 19h. 18' 40" 50,695 kmh. in 2 tappe - part. 33 classificati 12
    1º Felice Nazzaro - Nazzaro 4 cilindri (4398 cm³) - 19h18'40"3/5 - km/h 54,372
    Gigi Marsaglia - Aquila Italiana - 20h43'49"1/5 - km/h 50,650
    Alberto Marani[*] - De Vecchi 25/35 HP (5702 cm³) - 21h44'03"1/5 - km/h 48,310

    La SCAT di ERNESTO CEIRANO arranca nelle difficili "strade" siciliane, si fermerà nella prima tappa fra Patti e Barcellona.
    Prestigiosa partecipazione di  EUGENIO BERIA D'ARGENTINE su AQUILA ITALIANA.
    La OVERLAND di LUIGI LOPEZ Nel secondo giro di Sicilia la Targa ritrova come vincitore Felice NAZZARO ora anche costruttore. Due le tappe da Palermo ad Agrigento con una  breve sosta e da Agrigento a Palermo.

    Il nome di Felice NAZZARO, giudicato un caposcuola dell'automobilismo mondiale, attirò quell'anno ben trentasei equipaggi alla partenza dal palazzo VILLAROSA. Di questi, solo sedici sarebbero tornati l'indomani per l'arrivo. La media fu altissima : nella prima tappa che si concludeva ad Agrigento, il giovane MARSAGLIA accumulò, supplendo con la spericolatezza alla minor classe, circa mezz'ora di vantaggio su NAZZARO che correva su una macchina da lui stesso costruita. Nella seconda tappa però, Felice NAZZARO recuperò tutto lo svantaggio e vinse alla media eccellente di 54,360 Km. h. MARSAGLIA, morto pochi anni dopo in un incidente aereo, giunse sulla sua Aquila Italiana con un'ora di svantaggio a causa di una panne negli ultimi chilometri, ma inflisse altrettanto distacco a Gloria su De Vecchi che precedette Berra su De Dion. In quell'anno Vincenzo Florio fonda l'Automobil Club Siciliano.




    9° TARGA FLORIO - 3° GIRO DI SICILIA 

    24/25 maggio 1914/ km 1050,000 in due tappe


    Terzo Giro di Sicilia e bis dell'accoppiata SCAT - CEIRANO già vincitori
     della 6^ Targa Florio ad una incredibile media oraria.


    Ottimo terzo posto per la FIAT di Lopez.
    1º Ernesto Ceirano - SCAT 22/32 HP (4398 cm³) - 16h51'31"3/5 - km/h 62,282 (nuovo record per il Giro di Sicilia; 
    resterà la migliore prestazione sulla distanza, sul percorso di 1050 km)
    Alberto Marani[*] - De Vecchi 25/35 HP (5702 cm³) - 18h41'54"4/5 - km/h 56,154 -   3º Luigi Lopez - Fiat - 19h45'26" - km/h 53,145
    Nell'ultima edizione della corsa anteriore alla Grande Guerra, la Targa continua a disputarsi sul giro dell'isola. La prima tappa si conclude però a Siracusa. Ernesto Ceirano su SCAT riesce a bissare il successo ottenuto sulle Madonie e vinse con la media mai raggiunta e assolutamente eccezionale di Km. h 62,280. Ad oltre due ore giungeva il secondo classificato Gloria con la fida De Vecchi. Ormai la corsa toccava o aveva toccato quasi tutti i più importanti centri della Sicilia e, oltre a contribuire ad una certa emancipazione delle masse di spettatori accorsi lungo il circuito ed informati dalla stampa, dimostrava praticamente quanto bene avrebbero arrecato le comunicazioni stradali agli scambi dell'isola.
  • 1915: Corsa non indetta a causa della prima guerra mondiale
  • 1916: Corsa non indetta a causa della prima guerra mondiale
  • 1917: Corsa non indetta a causa della prima guerra mondiale
  • 1918: Corsa non indetta a causa della prima guerra mondiale

10° TARGA FLORIO

23 novembre 1919

 Medio circuito Madonie / km 108,000 × 4 giri / km 432,000
ù
Prima Targa Florio del dopoguerra sul nuovo circuito di 108 km. Vittoria tutta francese Andrè Boillot sulla Peugeot L 25 chiamata la "Belle Hèlène"che taglierà il traguardo, causa incidente , a marcia indietro per poi, sotto minaccia di squalifica, ripetere l'arrivo nella maniera "tradizionale".


Un ottimo terzo posto per la DIATTO di DOMENICO GAMBONI
          1º André Boillot - Peugeot L25 (2474 cm³) - 7h51'01"4/5 - km/h 55,028
Antonio Moriondo - Itala 35 HP avalve (5195 cm³) - 8h21'46" - km/h 51,657
Domenico Gamboni - Diatto 4.DC/20/25 HP (2724 cm³) - 8h33'28"2/5 - km/h 50,479

          Giro più veloce: André Boillot - Peugeot L25 (2474 cm³) - 1h54'26"2/5 - km/h 56,623

Chi credesse nel 1919 che, a pochi mesi dalla conclusione della Grande Guerra, nessuno avrebbe pensato a correre in automobile, si sbagliava. In Sicilia infatti Vincenzo Florio riuscì a mettere insieme la prima corsa automobilistica europea della ripresa. Riuscì ad ottenere addirittura l'adesione dei costruttori italiani, francesi ed inglesi risolvendo i problemi d'ordine tecnico e finanziario che essi gli sottoponevano. Fu una grande prova di fede e Florio fu ricompensato per aver avuto rappresentati in quella corsa i più grossi nomi dell'automobilismo degli anni seguenti: gli anni dell'epopea. Le macchine erano le verdi Sunbeam, le azzurre Peugeot, le rosse Alfa, Itala e Lancia; Enzo Ferrari partecipò come pilota su una CMN (Costruzioni Meccaniche Nazionali); erano al via Campari, MASETTI ed Antonio Ascari. Il percorso era di nuovo quello delle Madonie, ma escludeva parte di quello abbandonato dopo il 1911 e venne denominato « Piccolo Circuito » essendo lungo 108 chilometri contro i 148 del precedente. Vinse Andrè Boillot, fratello di Louis, con una Peugeot, 55 Kmh in una giornata di pioggia, concludendo in modo più che movimentato: essendo sbandato paurosamente, mettendo a repentaglio la vita di alcuni spettatori, aveva tagliato il traguardo, distante qualche decina di metri, a marcia indietro senza ottenere però l'omologazione; fu così che il francese, con la gomma, che aveva causato l'incidente, ormai fuori uso, tornò tempestivamente indietro e tagliò nuovamente il traguardo nel modo rimasto « tradizionale » per tutta la storia dell'automobilismo. Boillot venne tolto infine dalla vettura privo di sensi. Ferrari ed Ascari si erano ritirati dopo pochi giri per noie meccaniche ed al posto d'onore si piazzò Moriondo (Itala) davanti a GAMBONI (Diatto) e MASETTI (Fiat).



11° TARGA FLORIO
24 ottobre 1920


1 - NAZZARO GP (4) - GUIDO MEREGALLI
 KM. 432,000
CIRCUITO MADONIE in 8h. 27' 23" 51,084 kmh. 4 giri - part. 16 classificati 7

 L'ALFA ROMEO di GIUSEPPE CAMPARI
La precedente edizione si era svolta in novembre, ma anche quell'anno (era il 20 ottobre) il tempo non fu clemente e la strada, trasformata in un mare di fango, costituė un banco di prova ancora pių arduo per i 19 concorrenti. Fra i pochi che riuscirono a superare le avversitā atmosferiche, prevalse Guido Meregalli che disponeva di una Nazzaro; la media superō di poco i 57 Kmh. A sette minuti dal vincitore si piazzō Enzo Ferrari con un'Alfa. Quell'anno al bivio di Cerda vennero costruite le prime tribune in muratura e gli spettatori vennero protetti da una doppia fila di eliche di idrovolante in legno concesse dalla Aeronautica Ducrot di Mondello la quale, a guerra finita, non le avrebbe pių utilizzate. Nonostante gli sforzi e le idee originali di Florio, il giornalista milanese Lando Ferretti scrisse sulla Gazzetta che era assurdo disputare una gara su quelle strade e criticō l'organizzazione senza mezzi termini essendo rimasto impressionato dal percorso sconvolto dalla bufera. Vincenzo Florio si difese prontamente spiegando che Ferretti non aveva penetrato lo spirito pionieristico che la Targa avrebbe dovuto conservare sempre e che ne rappresentava la caratteristica. Ferretti capė e ne nacque una calda amicizia.


12° TARGA FLORIO

29 maggio 1921

Medio circuito Madonie / km 108,000 × 4 giri / km 432,000

Il Conte Giulio Masetti su FIAT 4500 al traguardo della 12^ Targa Florio.
 Corre Enzo Ferrari su un'Alfa, corrono sulle Alfa anche Campari e SIVOCCI, su una Fiat Bordino, ma la folla ha occhi soltanto per il toscano Masetti, il "leone delle Madonie". E' l'unico -dicono- che possa dare la "birra" ai tedeschi. Vincerà, ancora una volta, la Mercedes? Siamo nel primo dopoguerra, i ricordi patriottici infuocano perfino lo sport. Se arriva primo SAILER, su Mercedes, è Caporetto, se giunge primo Masetti su Fiat è il Piave. Già, nel box della Mercedes dirigenti, tecnici e meccanici hanno pronte le bottiglie di champagne... Masetti ! Il bolide rosso verrà festeggiato a Barbera.


La MERCEDES di CARLO FERRARIO
L' Alfa Romeo 40-60 hp di Giuseppe Campari
con il meccanico Fugazza terzi assoluti.


1º Giulio Masetti - Fiat S57.14B (4492 cm³) - 7h25'05"2/5 - km/h 58,235 (nuova media record sulla distanza)
2º Max Sailer - Mercedes 28/95 PS (7274 cm³) - 7h27'16"1/5 - km/h 57,951
3º Giuseppe Campari - Alfa Romeo 40/60 HP (6082 cm³) - 7h30'04"3/5 - km/h 57,590

         Giro più veloce: Max Sailer - Mercedes 28/95 PS (7274 cm³) - 1h47'06" - km/h 60,504 (nuovo record sul giro)

La Targa torna in primavera e si apre un nuovo periodo aureo per la storia della corsa. Pur registrandosi l'assenza delle case francesi ed inglesi, il testimone dell'industria straniera è raccolto dalle preparatissime Mercedes che avevano dominato in campo europeo. All'ultimo giro le Fiat ufficiali della casa, pilotate dai valorosi MINOIA, Bordino e Wagner, sono tagliate fuori dalla lotta; a contrastare il passo alla Mercedes di SAILER rimane solo il conte fiorentino Giulio MASETTI a bordo di una vecchia Fiat personale ideata nel lontano '12 e costruita nel '13, con quattro cilindri in linea e 4500 cc. di cilindrata; era una macchina che le Mercedes consideravano battuta in partenza. SAILER arriva ed ai box tedeschi preparano le coppe e lo Champagne per brindare; hanno ancora tre minuti di attesa per stappare. La scena si ripeterà a lungo sui tornanti delle Madonie. Alla sommità della curva più lontana svetta un puntino, è una macchina rossa, le colline soleggiate ed ammantate dal grano cangiante cominciano a sentire il rombo calibrato del motore, è Giulio MASETTI, ha vinto lui alla media di 58,236 Kmh con 2' 11" di vantaggio su SAILER. Terzo fu Campari davanti a SIVOCCI e Ferrari tutti su Alfa Romeo.



13° TARGA FLORIO

2 aprile 1922

KM.482,000 - CIRCUITO MADONIE in 6h. 50' 50" 63,090 kmh. 4 giri - part. 42 class. 25

Nuovamente vittorioso il Conte fiorentino Giulio Masetti "il Leone delle Madonie" su una Mercedes G.P. 14
non ufficiale in una Targa Florio "internazionale" che vedeva la presenza di Alfa Romeo, Fiat
STEYR, BALLOT, AUSTRO-DAIMLER.

L' ALFA ROMEO 40/60 di GIUSEPPE CAMPARI Lo scenario della 13° Targa Florio
1º Giulio Masetti - Mercedes Mod. Grand Prix 1914 (4456 cm³) - 6h50'50"2/5 - km/h 63,090 (nuova media record sulla distanza)
2º Jules Goux - Ballot 2LS (1995 cm³) - 6h52'37"3/5 - km/h 62,817
3º Giulio Foresti - Ballot 2LS (1995 cm³) - 7h04'58"1/5 - km/h 60,992

        Giro più veloce: Giulio Masetti - Mercedes Mod. Grand Prix 1914 (4456 cm³) - 1h37'37"4/5 - km/h 66,373 (nuovo record sul giro)

I preparativi per la « Florio » in campo internazionale raggiungono un vero acme. Tutte le case e tutti i corridori sono presi dalla febbre della partecipazione e della vittoria. La Mercedes, l'Austro Daimler, la STEYR, la BALLOT, l'Alfa Romeo, la Fiat, la Itala, la Ceirano, parteciparono con mezza dozzina di macchine per ognuna, pilotate dagli uomini che potevano dare il massimo affidamento : SAILER, WERNER, Neubauer, GOUX, Ascari, Ferrari, Biagio Nazzaro, Giaccone, Moriondo, Ceirano. La Mercedes ufficiale, che si era preparata per cancellare lo smacco dell'anno precedente, venne di nuovo sconfitta; soprattutto le due auto pilotate dagli anziani LAUTENSCHLAGER e Lutzen non andavano affatto. Biagio Nazzaro ribaltava spettacolarmente ed i giornalisti francesi trasmettevano la notizia della sua morte (che purtroppo sarebbe venuta al G. P. di Francia vinto da suo zio Felice) ma lui usciva incolume.
Il vincitore era per la seconda volta Giulio Masetti, giunto da quindici giorni nel porto di Termini col suo panfilo, il quale pilotava una Mercedes G. P. personale. La corsa era stata entusiasmante almeno quanto quella dell'anno prima : la media era stata di Kmh 63,091; l'avversario di Masetti, GOUX su BALLOT, dopo aver ceduto al primo giro allorché il fiorentino aveva battuto il record del circuito (108 Km. in 1 ora 37' 37", inferiore di 10' a quello stabilito l'anno prima da SAILER) transitò primo al secondo ed al terzo giro, ma andò poi fuori strada quando gli segnalarono l'incalzare di Masetti. Al terzo posto Foresti su un'altra BALLOT e poi Ascari su Alfa Romeo e Giaccone su Fiat.



14° TARGA FLORIO
15 aprile 1923
 ALFA ROMEO RLTF (13) - UGO SIVOCCI  
Km 432,000 - CIRCUITO MADONIE in 7h. 18' 00"2 59,177 kmh. 4 giri - part. 17 class. 9


1923. Sivocci, Campari ed Ascari.

ALFA ROMEO RLTF di UGO SIVOCCI conquista il 1° posto

La corsa ripete alla vigilia gli stessi temi dell'anno precedente. Il vincitore morale della corsa fu certo Antonio Ascari che ripeté con meno fortuna un'esperienza quasi uguale a quella di Boillot nel 1919. Giunto al bivio di Cerda (a poche centinaia di metri dal traguardo) la macchina gli si bloccò; fu vano l'affannarsi assieme al meccanico, la macchina non partiva. Ecco però accorrere i meccanici dai box dell'Alfa, la vettura riparte e taglia il traguardo con quattro uomini sopra; i giudici fanno segno che non ammetteranno un simile arrivo : Ascari monta in macchina, vi caccia su per il bavero,, non trovando il meccanico, il solito spettatore curioso, torna a marcia indietro al bivio, riparte e taglia per la seconda volta. Era troppo tardi; SIVOCCI, su un'altra Alfa, aveva recuperato nel frattempo tutto lo svantaggio e vinceva. Terzo era il veterano della Targa MINOIA sull'austriaca STEYR, quarto Masetti su Alfa Romeo; ritirati per noie meccaniche Campari, Ferrari e Maserati.



15° TARGA FLORIO - 7° COPPA FLORIO

27 aprile 1924

Medio circuito Madonie / km 108,000 × 4 giri / km 432,000)

La Mercedes del vincitore Christian WERNER.

Il francese DUBONNET su HISPANO SUIZA titolare
dell'omonima casa di aperitivi, famosi in tutto il mondo,
veniva alla Targa Florio seguito da un lungo stuolo
di amici e belle ragazze francesi.
L'ingegner PORSCHE, allora progettista della MERCEDES, accanto a NEUBAUER allora
uno dei piloti della casa tedesca, in seguito
 il futuro direttore sportivo.


Christian Werner-Mercedes 2000 "Tipo Indy" (1986 cm³) - 6h32'37"2/5 - km/h 66,017 (nuova media record sulla distanza)
2º Giulio Masetti- Alfa Romeo RLS 3600 (3620 cm³) - 6h41'04"1/5 - km/h 64,627
3º Pietro Bordino - Fiat 501 SS speciale/compressore 1500 - 6h46'34" - km/h 63,753

          Giro più veloce: Christian Werner-Mercedes 2000 "Tipo Indy" (1986 cm³) - 1h34'59"4/5 - km/h 68,212 (nuovo record sul giro)


La Mercedes, dopo i due insuccessi clamorosi degli anni '21 e '22, non aveva certo disarmato. Nessuno del resto si aspettava un simile comportamento dai risoluti Teutonici i quali avevano considerato come un successo strettamente personale quello di Masetti sulla Mercedes G. P. di sua proprietà e non lo avevano sfruttato ai fini pubblicitari. Addirittura nel mese di novembre (la corsa si sarebbe svolta in aprile) giunsero a Palermo con un prototipo verniciato in rosso, l'ingegnere Porsche ed i piloti SAILER e WERNER assieme ad un gruppo di meccanici. Nessuno dubitò più che in Germania stessero facendo l'impossibile per mettere a punto delle macchine « nate » per vincere la quindicesima Targa Florio. Si racconta che alla vigilia della competizione l'ingegner Porsche ed i piloti abbiano giurato ai loro dirigenti che avrebbero vinto. Fuor dalla lettera del giuramento, ciò significava che, alla luce delle esperienze già fatte e delle prove eseguite, era stato previsto ogni minimo particolare perché la vittoria non sfuggisse. Anche l'Alfa si era ben preparata ed aveva dato una vettura a Masetti : dai Box l'ingegner Porsche della Mercedes, Jano dell'Alfa, Luciani e Rossi della Fiat, furono attivissimi per assistere e consigliare i corridori. Quell'anno più che mai nulla si dovette al caso e vinsero naturalmente i più preparati. WERNER su Mercedes, alla media di Km. h 66,017, precedette l'Alfa di Masetti e la Fiat di Bordino; dopo si piazzarono i Francesi e le altre vetture Mercedes.


16° TARGA FLORIO - 8° COPPA FLORIO
3 maggio 1925

1 - BUGATTI TYPE 35 (8) - BARTOLOMEO "MEO" COSTANTINI  
KM. 540,000 - CIRCUITO MADONIE in 7h. 32' 27" 71,609 kmh. 5 giri - part. 15 classificati 8



La nuova moda del 1925 che si nota alle tribune della Targa Florio è ispirata dal charleston, il ballo giunto dagli Stati Uniti, e da motivi orientali arabi osservati nella vicina Libia dove i nostri soldati stanno consolidando l'occupazione.



L' ALFA ROMEO RLTF di GUIDO GINALDI
E' incredibile come nel giro di un anno la Targa si sia potuta trasformare tanto. Giā nel 1924, a causa di un incendio scoppiato l'anno prima mentre Florio si trovava al Salone di Parigi, le tribune erano state costruite per ordine del Ģ Cavalieruzzo ģ interamente in muratura. Nel 1925 Vincenzo Florio promise ai suoi amici francesi che per il 5 Maggio, giorno della Targa, il percorso sarebbe stato interamente ricoperto di un manto di asfalto. Ottenne la partecipazione ex novo della Bugatti ed un'adesione massiccia della Peugeot. La Bugatti era stata progettata e costruita da un ingegnere milanese da cui prendeva il nome, ma veniva fabbricata in Francia. Poiché la Mercedes non credette di avere un mezzo adatto al nuovo genere di percorso, la Fiat cominciō in quel tempo ad abbandonare le competizioni e l'Alfa Romeo era alle prese con le affermazioni delle P 2 da G. P., la vittoria alla Targa divenne una questione privata delle azzurre macchine francesi. La Bugatti era venuta un mese prima con il suo asso Meo COSTANTINI e gli spagnoli Pierre e Fernand de Vizcaya a provare con due Ģ muletti ģ, ma la Peugeot era una veterana e non si era preparata con minor impegno. All'inizio del terzo giro vi erano ben tre Peugeot in testa mentre Meo COSTANTINI seguiva a tre minuti. Un facile gioco di squadra avrebbe certo consentito la vittoria alla Peugeot e nessuno ne dubitava. Ma DAUVERGNE urtō contro un muretto e cappottō incendiando la macchina; il compagno di squadra Wagner, che seguiva con l'altra Peugeot, non esitō a soccorrere l'amico ustionato e ferito; l'anziano Rigai, che pilotava un'altra Peugeot, sbagliō strada all'uscita di Cerda e finė contro un ponticello; Meo COSTANTINI restō solo a combattere contro Boillot. Al passaggio dell'ultimo giro la Bugatti dell'italiano transitō con una cinquantina di secondi di vantaggio; non era un margine eccezionale, ma COSTANTINI compė il giro pių veloce e giunse con 10' di vantaggio concludendo la gara alla media di Kmh 71,609. La Bugatti aveva vinto per la prima volta con una punta di fortuna. La vittoria le avrebbe arriso ancora per quattro anni in base ad autentici meriti di preparazione.


17° TARGA FLORIO - 9° COPPA FLORIO

25 aprile 1926

Medio circuito Madonie / km 108,000 × 5 giri / km 540,000)
Il vincitore  BARTOLOMEO COSTANTINI per tutti "MEO"
 su BUGATTI TYPE 35T vince la 17° Targa Florio.


1926. Il Duca d'Aosta con Vincenzo Florio.

  Con la potentssima vettura n.13 DELAGE G.P perdeva la vita il Conte Giulio Masetti, l'asso fiorentino già vincitore nel 1921 e nel 1922. La sua morte rimarrà un mistero. Le altre tre DELAGE presenti di Thomas, Divo e Benoist furono ritirate in segno di lutto.
Meo Costantini - Bugatti 35 / 2300 (2292 cm³) - 7h20'45" - km/h 73,511 (nuova media record sulla distanza)
2º Ferdinando Minoia - Bugatti 35 / 2300 (2292 cm³) - 7h30'49" - km/h 71,869
3º Jules Goux - Bugatti 35 / 2300 (2292 cm³) - 7h35'56"2/5 - km/h 71,061

          Giro più veloce: Meo Costantini - Bugatti 35 / 2300 (2292 cm³) 1h26'00" - km/h 75,348 (nuovo record sul giro)

La Targa Florio del 1926, addobbata quanto mai con festoni di arance cartasie e con il proverbiale gusto del Cavaliere, fece registrare un netto rinnovamento tecnico nelle macchine partecipanti. La Bugatti schierò le Gran PRIX 230 con le ruote fuse in alluminio in monoblocco con il tamburo frenante in modo che il surriscaldamento si disperdesse in tutto il cerchione; Alfieri Maserati esordì con una 8 cilindri da lui costruita e vinse nella sua categoria; la Peugeot aveva perfezionato le sue robuste vetture pilotate dagli esperti Boillot e Wagner. Esordì infine con macchine ufficiali la DELAGE con quattro Grand PRIX dodici cilindri ad alimentazione forzata. Una di esse era pilotata dal conte Giulio Masetti. Subito apparve che si trattava di un mezzo troppo potente per il percorso e aveva destato grande scalpore per essere la prima monoposto vista alla Targa. Oltre all'handicap dell'eccessiva potenza, le DELAGE non tenevano bene la strada. La morte di Giulio Masetti, avvenuta ad una doppia curva, certo difficile, ma che l'asso fiorentino conosceva molto bene, rimarrà un mistero. Fatto sta che Masetti era deciso, nonostante il mezzo inadatto, a vincere la sua terza Targa : « o vinco o muoio » disse col sorriso sulle labbra all'ultimo rifornimento. Da parte della Bugatti qualcuno aveva anche detto : « apres moi la DELAGE », modificando la francese di Luigi XV. Sotto Caltavuturo venne il fatale appuntamento con la morte. Le tre DELAGE ancora in gara si ritirarono in segno di lutto. La corsa fu vinta ancora da COSTANTINI su Bugatti alla media sbalorditiva di Kmh 76,507, davanti al compagno MINOIA.


18° TARGA FLORIO

24 aprile 1927

Medio circuito Madonie / km 108,000 × 5 giri / km 540,000)

La BUGATTI TYPE 35 C di EMILIO MATERASSI vince la 18^ Targa Florio


Ecco la giuria di signore per il concorso di eleganza femminile indetto da Florio, presieduto da donna Lucia, moglie di Vincenzo.

1º Emilio Materassi - Bugatti 35 C (1991 cm³) - 7h35'55"2/5 - km/h 71,064
2º Caberto Conelli - Bugatti 37 A (1496 cm³) - 7h39'06" - km/h 70,572
3º Alfieri Maserati - Maserati 26 B (1981 cm³) - 8h01'36" - km/h 67,275

          Giro più veloce: Emilio Materassi - Bugatti 35 C (1991 cm³) - 1h25'48" - km/h 75,524 (nuovo record sul giro)

Il toscano Emilio Materassi
  Continua la marcia delle famose Bugatti 2000 con compressore. Meo COSTANTINI torna soltanto come direttore sportivo della casa e la vittoria va a Materassi con la media di Kmh 71,05. Terzo dopo Conelli, è Alfieri Maserati su Maserati nonostante la sfortuna sua e dei compagni di scuderia. A tutti par chiaro che la nuova casa, essendo già la più grande competitrice della Bugatti, è destinata a grandi successi. La Coppa Florio per vetturette è vinta da Borzacchini davanti a Fagioli; ambedue correvano sulle SALMSON 1100. Vincenzo Florio, nominato presidente della commissione sportiva dell'Automobil Club d'Italia, ne trasferisce sede a Palermo. A riconoscimento dei successi ottenuti, Florio invia ad Ettore Bugatti un carrettino siciliano con il suo bravo asinello bardato. Il carrettino e l'asinello verranno esposti nello Stand Bugatti del successivo salone di Parigi.



19^ TARGA FLORIO - 11^ COPPA FLORIO 

6 maggio 1928

Medio circuito Madonie / km 108,000 × 5 giri / km 540,000)

In una Targa dominata da ritiri la vittoria va ad Albert Divo su Bugatti.
L 'Alfa Romeo sentì finalmente che era tempo di preparare la riscossa ed affidò la 1500 con compressore ideata da Vittorio Jano al grande Campari. Questi però fu secondo a causa anche del gran numero di gomme che fu costretto a cambiare. Alla corsa partecipò, su una Bugatti privata, anche Tazio Nuvolari che fu però costretto al ritiro. Al secondo dei cinque giri era in testa la boema madame JUNEK che da due mesi si preparava accanitamente con la sua Bugatti: si pensi che aveva percorso i 108 chilometri del circuito anche a piedi ed aveva segnato con tratti colorati, decifrabili da lei sola, le curve più difficili. Il pubblico, che ben la conosceva, andò in delirio, ma agli ultimi giri la stanchezza e il surmenage cui si era sottoposta nei giorni precedenti costrinsero la campionessa di Praga a rallentare e giungere solo al quinto posto. Vinse Divo, sempre su Bugatti, il quale diede prova di grande regolarità operando un lento ma sicuro crescendo negli ultimi due giri.


Fra i tanti ritirati anche Tazio Nuvolari su una Bugatti privata al secondo giro che vediamo affannarsi inutilmente, è partito un pistone

1º Albert Divo - Bugatti 35 B (2261 cm³) - 7h20'56"3/5 - km/h 73,478
2º Giuseppe Campari - Alfa Romeo 6C 1500 MMS (1487 cm³)- 7h22'33"3/5 - km/h 73.210
3º Caberto Conelli - Bugatti 37 A (1496 cm³) - 7h22'50" - km/h 73,165

         Giro più veloce: Louis Chiron - Bugatti 35 C (1991 cm³) - 1h26'29" - km/h 74,927


 
DIVO nei pressi di Caltavuturo. Partiranno in 36 ma solo 14 riusciranno a vedere il traguardo.




20° TARGA FLORIO - 12° COPPA FLORIO

5 maggio 1929

Medio circuito Madonie / km 108,000 × 5 giri / km 540,000

Nuovamente dominatori della Targa Florio Albert  Divo e la sua Bugatti,
 bissano il successo ottenuto l'anno prima.




La potente ALFA ROMEO 6C di ACHILLE VARZI che pagherà l'inesperienza sul circuito ritirandosi.

  • 1º Albert Divo - Bugatti 35 C (1991 cm³) - 7h15'41" - km/h 74,365 (nuova media record sulla distanza)
  • 2º Ferdinando Minoia - Bugatti 35 C (1991 cm³) - 7h17'43"4/5 - km/h 74,018
  • Gastone Brilli Peri - Alfa Romeo 6c 1750 Super Sport (1752 cm³) - 7h23'52" - km/h 72,994
  •          Giro più veloce: Ferdinando Minoia - Bugatti 35 C (1991 cm³) - 1h25'17" -              km/h 75,982 (nuovo record sul giro)

     


    La BUGATTI di ALBERT DIVO corre verso la vittoria immersa in un bellissimo paesaggio siciliano.


    21^ TARGA FLORIO

    4 maggio 1930

    La "vecchia" P2 ALFA ROMEO riveduta e corretta si aggiudica la 21° TARGA FLORIO con ACHILLE VARZI
    che stabilisce anche il GIRO più veloce.
    Km 540,000 - CIRCUITO MADONIE in 6h. 55' 16" 78,019 Kmh. 5 giri - part. 17 classificati 12





    ITALO BALBO non volle mancare alla Targa Florio del 1930 eccolo in buona compagnia con (si intravede) da sinistra Castagneto uno dei fondatori della Mille Miglia, e da destra Gianferrari dell'Alfa Romeo, Franco Mazzotti e Nino Sofia direttore dell'ORA giornale edito a Palermo...





    1930. Vincenzo insieme al fratello Ignazio Florio.




    Donna Franca Florio e due amiche in posa davanti l’Alfa vittoriosa.


    Targa La Targa del 1930 rimase indimenticabile per i tifosi italiani che assistettero alla competizione. Il direttore sportivo Vittorio Jano decise di adattare al percorso delle Madonie due delle famose Ģ P 2 ģ. La modifica principale fu piuttosto semplice : furono private le vetture di parte della carrozzeria nella coda che venne poi appesantita dalle indispensabili ruote di scorta che mancavano nei Gran PRIX. Nel primo giro Varzi fu addirittura spettacoloso portando la due litri alla media record di 79,665; Campari e Nuvolari sulle Alfa 1750 non gli erano da meno e lo seguivano al secondo e terzo posto precedendo a loro volta di una decina di secondi Chiron su Bugatti.Lo stile di Varzi č perfetto e lascerā un lungo ricordo negli spettatori: la sua grande maestria al volante di quella macchina leggendaria fa passare inosservata la prestazione di Chiron che giā al secondo giro si incunea alle spalle della rossa Ģ P 2 ģ. Seguono Nuvolari, Campari, Divo, Conelli e Borzacchini. Nessuna variazione fa registrare il terzo giro mentre al quarto va fuori strada Divo. Gli altri due corridori della Bugatti Conelli e Williams cedono un po' per stanchezza e rimane il solo Chiron a difendere il prestigio della Bugatti contro l'indiavolato Varzi. All'ultimo giro, dopo la discesa di Polizzi, Chiron ha uno sbandamento su tutte e quattro le ruote che sono assolutamente lisce; si ferma per cambiarle e decide di lasciare a terra il suo giovane meccanico ridotto uno straccio per la paura : cosė alleggerito, si lancia verso il traguardo a colpi di seconda con il motore ad oltre 5000 giri.
    Varzi intanto aveva subito anche lui un incidente : dopo aver cambiato il treno di gomme, la scorta gli era balzata via perforando il serbatoio della benzina che cominciava a colare. Al primo rifornimento prese al volo un bidone e fece si che il meccanico rifornisse il carburante in marcia; in breve, a causa di una scintilla dello scappamento, una gran fiammata divampō alle spalle del pilota; Varzi decise di non fermarsi e, fattosi da una parte scansō le fiamme ed aspettō che il meccanico lo spegnesse a colpi di cuscino, aiutato dal vento. Al traguardo Varzi capė dall'urlo della folla (Chiron era giā arrivato) che il cronometro gli aveva dato ragione : aveva vinto lui, Achille Varzi su Alfa Romeo P 2, con i capelli bruciati dalle fiamme.




    22° TARGA FLORIO

     10 maggio 1931

     Ritorno della Targa sul grande circuito e grande affermazione di Tazio Nuvolari su Alfa Romeo che supera
    al quarto ed ultimo giro un Varzi su Bugatti in difficoltà.

     KM. 584,000
    GRANDE CIRCUITO in 9h. 00' 27" 64,834 kmh. 4 giri - part. 13 class. 6


    A causa di una grande frana che inghiottė 18 chilometri di strada, Vincenzo Florio, con le soluzioni coraggiose di sempre, riportō la targa sul grande circuito. Le case esitarono e la Bugatti affidō una sola macchina (una duemila con alberi a cammes in testa), proprio ad Achille Varzi che le aveva interrotto quella supremazia che durava da cinque anni. I giri da compiere erano quattro; al terzo Varzi, che conduceva, migliorō di oltre un'ora il record stabilito da Trucco su Isotta Fraschini nel 1908. La Bugatti cedette perō alla distanza e, nell'ultimo giro, venne superata dall'Alfa di Tazio Nuvolari che, come guida, non era stato certo inferiore al suo rivale. La media fu di Kmh 64,834. Al secondo posto riuscė a piazzarsi Borzacchini mentre Varzi precedette Campari.


    23° TARGA FLORIO

    8 maggio 1932

    Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000

     Ancora un nuovo circuito per la Targa che consentirà medie elevatissime per i concorrenti ed ancora una vittoria per il grande
    Tazio Nuvolari su Alfa Romeo, autore di una media oraria rimasta insuperata per ben ventuno anni.


    1932. Italo Balbo è ospite d'onore della 22 Targa Florio, eccolo in foto-ricordo
    con Tazio NUVOLARI, il vincitore.


    1932 Per i giornalisti spagnoli il vero protagonista è il Cavaliere.!



    Sosta al box dell' ALFA ROMEO 8C di ANTONIO BRIVIO che al 4° giro abbandona e sale sulla macchina
    di GHERSI portandola al 4° posto assoluto.




    Poca fortuna per la MB di Biondetti un ibrido Maserati - Bugatti, ritiro al 4^ giro.

    1º Tazio Nuvolari - Alfa Romeo 8c 2300 Monza (2336 cm³) - 7h15'50"3/5 - km/h 79,294
    Mario Umberto Borzacchini - Alfa Romeo 8c 2300 Monza (2336 cm³) - 7h21'29"4/5 - km/h 78,279
    3º Louis Chiron/Achille Varzi[*] - Bugatti 51 (2261 cm³) - 7h35'20"3/5 - km/h 75,898

    [*] Al termine del 5º giro, Louis Chiron, sofferente per una ustione ad un piede, cede la guida della sua Bugatti al compagno di squadra Varzi, che in precedenza era stato costretto al ritiro.

    Giro più veloce: Tazio Nuvolari - Alfa Romeo 8c 2300 Monza (2336 cm³) - 52'56"3/5 - km/h 81,596

    Dopo la parentesi sul grande circuito, Florio, data la nuova condizione delle strade, poté studiare un nuovo percorso di 72 chilometri che fu chiamato piccolo circuito e diede la nomina di « medio » a quello usato nel dopoguerra. Il volto della Targa ne risultò profondamente mutato : la media fu elevatissima per il minor numero di curve e salite; i passaggi dei corridori si sus­seguirono così ancor più velocemente di quanto non implicasse la brevità del percorso.
    Nuvolari già al primo giro otteneva la media di Kmh 81,432; al secondo quella record, leggermente superiore, di Kmh 81,672. Dopo gli otto giri della corsa, Nuvolari era ancora in testa ed aveva dato da solo uno spettacolo di ardimento senza bisogno di un competitore che lo spronasse per puro desiderio di velocità. La media complessiva era infatti di oltre 72 Km. h. Secondo giungeva comunque Borzacchini (a 6 minuti) il quale, come è evidente dal distacco non eccezionale, aveva dato prova di classe e regolarità concludendo in crescendo. Terzo Chiron, sostituito agli ultimi giri da Varzi che si era ritirato con la sua Bugatti per noie meccaniche.


    24
    ° TARGA FLORIO

    28 maggio 1933.


    A sorpresa si impone l'ALFA ROMEO 8C del MARCHESE
    ANTONIO "TONINO" BRIVIO


    KM. 504,000 - PICCOLO CIRCUITO in 6h. 35' 06" 76,536 kmh. 7 giri - part. 14 classificati 5

    Le invidie suscitate dai successi della Targa e particolari situazioni politiche fecero ś che Florio venne accusato di difetti ed addirittura di cedimenti e venne estromesso. Elementi profittatori si mossero alla conquista della preziosa organizzazione ed il Cavaliere si ritiṛ dignitosamente e con un dolore intenso nel cuore. Assenti Nuvolari, Varzi, Chiron e Fagioli, l'attenzione era concentrata sul duello fra Bivio e Borzacchini ambedue su Alfa Romeo. Vinse il marchese BRIVIO alla media di Kmh 76,536 mentre Borzacchini fu costretto al ritiro.


    25° TARGA FLORIO
    20 maggio 1934
    Vince l' ALFA ROMEO B/P3 di ACHILLE VARZI

    KM 432,000 - PICCOLO CIRCUITO in 6h. 14' 26" 69,222 kmh. 6 giri - part. 12 classificati 8

    1934. Il federale di Palermo Li Gotti, attorniato da gerarchi minori, osserva interessato gli impianti di FLORIOPOLI. Il regime è molto interessato alle corse automobilistiche organizzerà una Coppa del Littorio molto vistosa ma di scarso interesse tecnico.


    L'assenza di Vincenzo Florio dall'organizzazione non giova certo al successo della Targa. Quell'anno l'interesse degli spettatori fu tenuto vivo soltanto dalla vittoriosa presenza di Varzi che era allora all'apice della carriera. Varzi, dopo essere transitato secondo ai primi due giri, assunse il comando della corsa e lo mantenne fino all'ultimo : il coraggio di Ghersi, che sotto la pioggia sferzante aveva preceduto il campione all'inizio della corsa, venne frustrato da una spettacolare sbandata che lo scaraventō fuori strada. La media fu solo di 67 Km. h; ai posti d'onore si piazzarono Barbieri e Magistri, ambedue su Alfa Romeo come, del resto, il vincitore.



    Sul quotidiano locale la cronaca del grave incidenti del Cavaliere Giovanni Alloatti, lo sfortunato pilota torinese morirā venti giorni dopo una lunga e triste agonia per le gravi ferite riportate..




    26° TARGA FLORIO

    28 aprile 1935



    Nel 1935 la manifestazione cambiò nome in Targa Florio - Coppa Principe di Piemonte, ...


    ... Umberto di Savoia non poté non rispondere all'omaggio
    presenziando alla manifestazione e ...


    ... dando il via alla corsa ...

    ... con l'apposita bandiera. 



    1 - ALFA ROMEO B 2.9 (20) - MARCHESE ANTONIO "TONINO" 
    KM 432,000 - PICCOLO CIRCUITO in 5h. 27' 29" 79,149 kmh. 6 giri - part. 22 class. 12
    Chiusa in calendario tra il Gran Premio di Monaco e quello di Tunisi, con le case preoccupate di massimizzare la velocità delle loro macchine anziché sottoporle al complesso banco delle Madonie, la Targa continuava a vivere i suoi giorni grigi. Vinse ancora una volta l'Alfa Romeo con il marchese Brivio alla buona media di Kmh 79,149. Secondo fu Chiron sempre su Alfa e terzo Barbieri su Maserati. Due Fiat Balilla Coppa d'Oro furono pilotate da Toia e Ferrara.


    27° TARGA FLORIO

    20 dicembre 1936

    KM 144,00 - PICCOLO CIRCUITO in 2h. 08' 47" 67,087 kmh. 2 giri - part. 11 classificati 9
    Targa organizzata in extremis dal R.A.C.I. di Palermo dietro pressione della stampa in una piovosa domenica di dicembre e con sole vetture da turismo, si impone Costantino Magistri su Lancia Augusta ad una media non disprezzabile.
    1
     LANCIA AUGUSTA (6) - COSTANTINO MAGISTRI  
     2
    LANCIA AUGUSTA (14) - SALVATORE DI PIETRO
     3
    LANCIA AUGUSTA (8) - "GLADIO"
     
    All'arrivo la LANCIA AUGUSTA di OSCAR ANSALDI La LANCIA AUGUSTA di "GLADIO"

    Le difficoltà finanziarie e l'impossibilità di risolvere i problemi di natura tecnica attinenti alla partecipazione delle case portarono alla decisione di sospendere l'organizzazione della Targa Florio. Pressati dalla stampa che vi aveva un certo interesse ed anche dagli innamorati della grande corsa, gli organizzatori del R.A.C.I. di Palermo decisero in extremis di disputare il 20 dicembre una Targa su due giri con partecipazione limitata a vetture da turismo. Costantino Magistri sotto la pioggia portò alla vittoria la sua Lancia Augusta alla media non disprezzabile di Kmh 67,087. Macchine dello stesso modello, pilotate da Di Pietro e Gladio si piazzarono ai posti d'onore.


    28° TARGA FLORIO

    23 maggio 1937

    1 - MASERATI 6CM (16) - FRANCESCO SEVERI
    KM. 315,600 - CIRCUITO FAVORITA in 2h55'49" 107,703 kmh. 60 giri - part. 13 class. 5

    Non è facile sostituire Vincenzo Florio se ne accorgono gli organizzatori del R.A.C.I. che non riuscendo ad allestire una Targa degna del suo nome ripiegano per una gara da disputarsi su un circuito di 5,260 km. all'interno del Parco della Favorita di Palermo.
    L'imponenza dell'organizzazione della Targa Florio aveva finito per soffocare l'impegno degli organizzatori che si erano sostituiti al Ģ vecchio leone ģ che in quel momento sarebbe stato l'unico, con le sue pubbliche relazioni e la sua signorile capacitā di persuasione, che avrebbe potuto mettere assieme una corsa degna delle tradizioni. Gli organizzatori videro invece di fronte a sé una sola alternativa : rinnovarsi o perire. Fu cosė che, dalle gloriose strade delle Madonie, la Targa si trasferė nel circuito della Favorita. Aggiungendo una nuova curva fra il viale Ercole ed il Diana, inserita con due raccordi la pista ciclistica attigua al parco, si ottenne un circuito di Km. 5,260. La gara si disputō su 60 giri ed erano alla partenza 18 concorrenti fra cui Villoresi e Rocco su Maserati 1500. I due assi si ritirarono, ma le Maserati si piazzarono ai primi quattro posti con Severi (media km/h 107,704), Lurani, Bianco e Belmondo. Quinta fu la Fiat 110 di SCIANDRA.


    29° TARGA FLORIO

    22 maggio 1938

    Palermo, circuito all'interno del Parco della Favorita / km 5,720 × 30 giri / km 171,600

    La MASERATI 6CM di GIOVANNI ROCCO vince la 29^ Targa Florio,
    approfittando del duello tra Villoresi e MARAZZA, che ...

    Spettacolare passaggio dei bolidi impegnati nella 29^ Targa Florio sul veloce tracciato
     ricavato nel Parco della Favorita di Palermo.
    Giovanni Rocco - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h30'04"3/5 - km/h 114,302 (poiché il circuito utilizzato in questa occasione, di km 5,720, sarà successivamente modificato, la prestazione di Giovanni Rocco rimarrà imbattuta)
    Raphael Béthenod de Las Casas[*] - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h32'15" - km/h 111,609

             [*] Il pilota corre sotto lo pseudonimo di "Raph"

    3º Luigi Villoresi - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h34'09"2/5 - km/h 109,349

    Giro più veloce: Aldo Marazza - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 2'52" - km/h 119,720 (poiché il circuito utilizzato in questa occasione, di km 5,720, sarà successivamente modificato, la prestazione di Aldo Marazza rimarrà imbattuta)


    La Maserati, incoraggiata dal successo dell'anno prima, tornò in massa alla Targa della Favorita. A pochi giri dalla partenza un incidente mise fuori gara due dei favoriti : Lurani e Bianco. Si trattò di uno spettacolare incidente a cinque senza conseguenze per i piloti che fece rimanere al comando Villoresi e MARAZZA seguiti da Rocco. Le due macchine di testa furono però protagoniste di un altro incidente al 24° giro proprio all'imbocco della grande pista ciclistica. Il solo Villoresi poté riprendere la corsa, ma giunse terzo : via libera invece per il napoletano Rocco che precedette Ralph.


    30° TARGA FLORIO

    14 maggio 1939

    Palermo, circuito all'interno del Parco della Favorita / km 5,700 × 40 giri / km 228,000
    Un gerarca fascista dà il via alla 30° Targa Florio. Febbrile lavoro ai box, manca poco
    alla partenza.

    Anche quell'anno fu uno show delle Maserati : le quattordici vetture partecipanti appartenevano infatti tutte alla casa Modenese del Tridente. Si re­gistrò l'esordio di Pietro Taruffi e Franco Cortese, due eroi di tante Targhe successive.

    La vittoria non poteva però sfuggire al più esperto Gigi Villoresi ed apparve sicura con il ritiro di Cortese. Piero Taruffi dal canto suo non si lasciò sfuggire la seconda piazza e mostrò già allora le doti che ne avrebbero fatto un asso famoso col nome di « Volpe d'Argento », per i suoi capelli precocemente bianchi. Villoresi compì i quaranta giri alla eccezionale media di 136,445 Kmh ed il giro più veloce a quella di 141,808 Kmh.

    1º Luigi Villoresi - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h40'15"2/5 - km/h 136,449
    2º Piero Taruffi - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h42'05"4/5 - km/h 133,990
    Guido Franco Barbieri - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 1h45'56"2/5 - km/h 129,129

             Giro più veloce: Luigi Villoresi - Maserati 6 CM monoposto (1493 cm³) - 2'24"3/5 - km/h 141,908




    31° TARGA FLORIO

    23 maggio 1940

    Palermo, circuito all'interno del Parco della Favorita / km 5,700 × 40 giri / km 228,000
    ... nuova vittoria di "Gigi" Villoresi su Maserati ...





    Bella veduta dei box in primo piano le vetture di Cortese (24), PLATE' (20) Alberto Ascari (28) Romano (14) Barbieri (38)
     e del vincitore Villoresi (26
  • 1º Luigi Villoresi - Maserati 4 CL monoposto (1491 cm³) - 1h36'08"3/5 - km/h 142,287 (nuova media record sulla distanza; resterà la migliore prestazione sulla distanza, sul circuito all'interno del Parco della Favorita di km 5,700)
  • 2º Franco Cortese - Maserati 4 CL monoposto (1491 cm³) - 1h37'23"3/5 
  • km/h 140,461
  • Giovanni Rocco - Maserati 4 CL monoposto (1491 cm³) - 1h37'40" 
  • km/h 140,068

  •  
    Partenza della 31^ Targa Florio 

    Ad appena venti giorni dall'entrata italiana in guerra, la Targa della Favorita continuava a costituire un vero carosello delle Maserati, ma lanciava al­tri nomi di grandi piloti. Quell'anno fu l'esordio di Alberto Ascari, che non mancò di suscitare entusiasmo e far rivivere in molti il ricordo del padre, ma dovette cedere alla fine del 12° giro per avarie al motore. Alla fine dei quaranta giri risultò pienamente rispettato il pronostico. Gigi Villoresi non solo vinse, ma portò la media record della gara 142Ì288 Kmh e quella sul giro a 147,201 Km. h. Secondo fu Cortese ad appena 1' 15" che condusse una brillante rimonta e precedette Rocco,

    Franco Cortese in posa davanti alla sua Maserati 4 CL






    Giro più veloce: Luigi Villoresi - Maserati 4 CL monoposto (1491 cm³) - 2'19"2/5 - km/h 147,202 (nuovo record sul giro; resterà la migliore prestazione sul giro per il circuito all'interno del Parco della Favorita di km 5,700)



    • 1941: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
    • 1942: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
    • 1943: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
    • 1944: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
    • 1945: Corsa non indetta a causa della seconda guerra mondiale
    • 1946: Corsa non disputata
    • 1947: Corsa non disputata


    32° TARGA FLORIO - 8° GIRO DI SICILIA

    4 aprile 1948

    km 1080,000 non frazionati

    Terminata la Guerra il Giro di Sicilia si riprende la Targa Florio che vede
     la prima vittoria della Ferrari (166s 2000 cc) con la coppia italo -russa
    Clemente Biondetti - Igor Troubetzkoy (Principe Igor).
    A soli 16 minuti un grande Taruffi con una CISITALIA di appena 1100 cc
    1º Clemente Biondetti/Igor Troubetzkoy - Ferrari 166 S spyder Allemano (1995 cm³) - 12h10'00" - km/h 88,767
    2º Piero Taruffi/Domenico Rabbia - Cisitalia 202 coupé - (1089 cm³) - 12h26'14"2/5 - km/h 86,835
    Adolfo Macchieraldo/Antonio Savio - Cisitalia 202 coupé (1089 cm³) - 12h30'51"2/5 - km/h 86,301
    La seconda Guerra Mondiale, oltre a risolversi in una sconfitta, aveva lasciato tali ferite materiali e morali nel popolo italiano che non era pensabile una ripesa fulminea della corsa simile a quella del 1919. L'estromissione di Vincenzo Florio faceva si, del resto, che non ci fosse un uomo di pari valore e di pari amore per la Targa, che pensasse a farla rinascere. Lo stato delle tribune di FLORIOPOLI era per di più assolutamente apocalittico. Nel 1941 il terreno era stato venduto ad un' agricoltore con la clausola assurda che gli impianti, che in esso si trovavano, non sarebbero stati usati per una corsa automobilistica senza il permesso del Reale Automobile Circolo d'Italia. Il proprietario non aveva certo esitato ad adattarli a pascolo ed a stalla. La clausola, che prevedeva severe sanzioni, era evidentemente frutto di una piccineria da cortile ed era stata resa esecutiva dagli eventi bellici e dai reparti di diverse nazionalità che bivaccarono nelle tribune. La «Torre » era stata fatta saltare con una carica di esplosivo. Nel '47, col sorgere dell'Autonomia Regionale e l'interessamento appassionato di Raimondo Lanza e Stefano La Motta, divenne nuovamente possibile l'organizzazione della corsa. Vincenzo Florio ebbe un commovente riconoscimento dei suoi meriti e gli venne restituito il posto che solo a lui spettava. Venne così lanciato, sotto la bandiera della Targa, l'ottavo Giro di Sicilia. Gli 86 concorrenti partono da via Emerico Amari nella notte del 3 al 4 Aprile, per effettuare la loro rombante cavalcata lungo le coste dell'isola in senso antiorario. A Trapani è in ottima posizione la Lancia Aprilia dello spericolato Bracco che fa coppia con il giovane Umberto Maglioli, biellese come lui. Ad Agrigento si delineano bene i primattori della corsa : Villoresi, Biondetti, Taruffi ed Alberto Ascari. Vince infine la coppia Biondetti Troubezkoi su Ferrari alla media di 88,866 Km. h davanti a Taruffi su CISITALIA. Bracco e Maglioli vincono la categoria Turismo fino a 1500cc.percorrendo i 1080 Km. alla media di 79,234.


    LOUIS ARMSTRONG ~ When You`re Smilin`~

    33^ TARGA FLORIO - 9^ GIRO DI SICILIA

    20 marzo 1949

    km 1080,000
     non frazionati
    La Ferrari 166 SC con Biondetti/Benedetti domina un piovoso Giro Di Sicilia.




    km 1080,000
     non frazionati
     
    L'organizzatore, Raimondo Lanza di Trabia, nipote di Vincenzo Florio
    con l'On. Restivo, Presidente della Regione Sicilia e Tazio Nuvolari.


    Palermo, 1949. 33° Targa Florio. Il Principe Raimondo Lanza di Trabìa, il Presidente della Regione Sicilia Franco Restivo,
     Giovanni Canestrini, il barone Stefano La Motta

    1º Clemente Biondetti/Aldo Benedetti - Ferrari 166 MM (1995 cm³)- 13h15'09"3/5 - km/h 81,493
    2º Franco Rol/Vincenzo Richiero - Alfa Romeo 6C2500 speciale competizione coupé (2443 cm³) - 13h17'58"1/5 - km/h 81,206
    Giovanni Rocco/Placido Prete - AMP 2500 spyder (2443 cm³) - 13h33'10" - km/h 79,688

    Si forma a Palermo la CSAS (Commissione Sportiva Automobilistica Siciliana), un vero strumento di potenziamento e disciplina dell'automobilismo siciliano. La presidenza viene offerta a Florio, ma questi declina l'incarico designando il giovane e dinamico nipote Raimondo Lanza di Trabia. La CSAS riesce ad ottenere una migliore sistemazione della sede stradale contribuendo così, oltre che a far tornare il nome della Sicilia sulle cronache, a migliorare le arterie più importanti, dopo i danni della guerra. Alla partenza è presente Alessandro Cagno, il vincitore della prima Targa nel lontano 1906. Partirono oltre 150 concorrenti fra i quali anche il grande Nuvolari, suscitatore di tanti entusiasmi nelle sue grandi vittorie. In condizioni atmosferiche proibitive, Biondetti vinse per la seconda volta prevalendo in un serrato duello con Roll e portò la sua Ferrari alla media di 81,494 Kmh.




    34° TARGA FLORIO - 10° GIRO DI SICILIA

    1/2 aprile 1950

    10º Giro di Sicilia / km 1080,000 non frazionati
    1 - ALFA ROMEO 6 C 2500 COMPETIZIONE (#500) - MARIO BORNIGIA / FRANCO BORNIGIA
    KM. 1080,000 - GIRO DI SICILIA in 12h. 26' 33" 86,799 km/h. - part. 184 class. 88

      Fu una delle edizioni più combattute del Giro e della Targa. La stessa severità del percorso e la pioggia non avrebbero giustificato il ritiro di tanti concorrenti fra cui parte dello squadrone di dieci Ferrari tutte pilotate da uomini di sicuro valore. Era presente tutto l'automobilismo italiano del dopoguerra e pareva che proprio quell'anno fosse uscito del tutto dalla grande crisi bellica. Alberto Ascari, a quanto pare non voleva in quell'occasione contentarsi della vittoria : si pensi che sotto la pioggia copri il percorso Palermo -Trapani - Agrigento - Siracusa - Messina alla media di 100 Kmh. Alla fine qualcosa cedette nel mezzo meccanico ed il campione fu costretto a capitolare. Intanto alle sue spalle la selezione era stata durissima e non aveva risparmiato Bracco e Cortese; Roll era nei guai con la sua Alfa sperimentale che non teneva la strada. Infine veniva fuori Bornigia, con la sua Alfa Romeo 2500 e vinceva alla media di 86 Kmh davanti a Bernabei - Pacini e La Motta - Alterio su Ferrari 2000 ambedue. L'Alfa Romeo, dopo il 1935, scriveva nuovamente il suo nome nell'Albo d'oro della Targa Florio.
    Torna alla vittoria l’Alfa Romeo, a 22 anni di distanza (1928), grazie a due piloti romani, i fratelli Bornigia.

    Nuvolari, coi capelli grigi, è già entrato nella leggenda. I siciliani lo toccano e dicono "Gesummaria!". Ma i fari della macchina, poco deferenti, gli vanno "in corto" a pochi chilometri da Partinico. La notte è buia. Nuvolari è costretto ad accodarsi a un'altra macchina. A Menfi, decide di ritirarsi.


    Mario Bornigia/Franco Bornigia - Alfa Romeo 6c2500 speciale competizione coupé (2443 cm³) - 12h26'33" - km/h 86,799
    Inico Bernabei/Tullio Pacini - Ferrari 166 MM spyder Touring (1995 cm³) - 12h38'01" - km/h 85,486
    Stefano La Motta/Gino Alterio - Ferrari 166 S coupé Allemano (1995 cm³) - 12h53'05" - km/h 83,820

    35° TARGA FLORIO

    9 settembre 1951

    Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000)

    A furor di popolo si ritorna sul "vecchio circuito" della Targa grazie all'opera del Cav. Florio, vince una vettura inglese la FRAZER Nash two-litre con al volante l'italiano Franco Cortese. Da notare la media rimasta inferiore a quella tenuta da Nuvolari nel lontano 1932.

    La FERRARI 212 di  GIOVANNI BRACCO (autore del giro più veloce) e FRANCO CORNACCHIA

    Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000)
    La MASERATI A6 GCS di BERNABEI / PACINI completa il podio della 35^ Targa Florio.

    1º Franco Cortese - Frazer Nash Le Mans, spyder (1971 cm³) - 7h31'04"4/5 - km/h 76,616
    Franco Cornacchia/Giovanni Bracco[*] - Ferrari 212 Export (2562 cm³) - 7h34'10"1/5 - km/h 76,094

    [*] Al termine del 4º giro, Franco Cornacchia cede la guida della sua Ferrari 212 a Giovanni Bracco (il quale era stato costretto all'abbandono al termine del 2º giro con la sua Ferrari 340)

    Inico Bernabei/Tullio Pacini - Maserati A6GCS spyder (1979 cm³) - 8h12'23"3/5 - km/h 70,187

    Giro più veloce: Giovanni Bracco - Ferrari 212 Export (2562 cm³) - 52'24"2/5 - km/h 82,432 (nuovo record sul giro)

    L'eccezionale successo della Targa precedente, che era per di più il sintomo del risveglio dell'automobilismo sportivo, fece tornare effettivamente sulla breccia il vecchio « Cavaliere » ed esasperò in lui il desiderio di vedere nuovamente la corsa sul circuito delle Madonie. Solo Florio poteva riuscire, con la sua intima risoluzione che non conosceva ostacoli, a superare le nuove difficoltà organizzative e vi riuscì. Tutto fu ripristinato come per incanto : dalle biancheggianti tribune, ai box, alla direzione corsa, al sistema di partenza; ed il gusto di Florio poté sbizzarrirsi ancora nell'adornare il tutto con gli indimenticabili festoni di agrumi e di alloro. La commozione del pubblico e la festa dei paesi fu inenarrabile. La competizione in quest'atmosfera poteva sembrare un particolare, ma pensò subito Bracco, su Ferrari 4100, a riportare alla realtà con il suo stile prepotente. Si pensi comunque che Bracco, alla media di Kmh 81,709 fu l'unico a migliorare la prestazione fornita sul giro da Tazio Nuvolari su Alfa che nel 1932 aveva girato anche lui ad oltre 81 di media. Bracco, dopo il terzo giro, fu costretto a ritirare la sua macchina che aveva troppa potenza e poca tenuta per il tormentato percorso delle Madonie. Passò in testa Franco Cortese su FRAZER Nash, ma Bracco non si diede per vinto e montò sulla Ferrari 2600 di Cornacchia al quarto degli otto giri, con 13'56" di svantaggio. Il pubblico notò subito lungo il circuito gli eccezionali «derapages» da cui non era schivo lo stile di Bracco il quale riuscì a migliorare di 28" il record stabilito nel primo giro. All'ultimo passaggio però la sua vettura aveva ancora uno svantaggio di oltre 5' su Cortese che riuscì quindi a portare alla vittoria la FRAZER Nash, l'unica delle verdi inglesi che abbia vinto, se pur ad opera di un italiano, la Targa Florio. La media complessiva di 76,613 Kmh rimase inferiore a quella di oltre 79 tenuta da Nuvolari nel 1932.



    36° TARGA FLORIO

    29 giugno 1952

    1 - LANCIA AURELIA B20 COMPETIZIONE (#34) - FELICE BONETTO 
    KM. 576,000 - PICCOLO CIRCUITO in 7h. 11' 52" 80,024 kmh. 8 giri - part. 47 class. 15
    Una Targa sottotono per la mancata partecipazione di grandi Case e di assi del volante, giudicata severamente dallo stesso Vincenzo Florio un insuccesso, che vede la vittoria di Felice Bonetto su una Lancia Aurelia B20 dopo un susseguirsi di colpi di scena tra cui l'arrivo a spinta del vincitore rimasto senza benzina.

    • 1952 (29 giugno / XXXVI edizione / Piccolo circuito Madonie / km 72,000 × 8 giri / km 576,000)
    1º Felice Bonetto - Lancia Aurelia B20 speciale coupé 2000 (1991 cm³) - 7h11'52" - km/h 80,024 (nuova media record sulla distanza)
    Luigi Valenzano - Lancia Aurelia B20 speciale coupé 2000 (1991 cm³) - 7h14'32"1/5 - km/h 79,532
    Enrico Anselmi - Lancia Aurelia B20 speciale coupé 2000 (1991 cm³) - 7h24'00"2/5 - km/h 77,836

             Giro più veloce: Giulio Cabianca - Osca MT4 1350 (1342 cm³) - 51'17"2/5 - km/h 84,226 
             (nuovo record sul giro)

    La Targa del 1951 era stata quella della rinascita, questa che seguė venne definita dalla stampa quella della riconsacrazione. Pareva, dissero i giornali, che Florio lo avesse intuito ed avesse vissuto in quei giorni una seconda giovinezza. La gara, in armonia con la tradizione, fu infatti un susseguirsi di colpi di scena e rimase indecisa fino all'ultimo secondo. Il vincitore Bonetto giunse al traguardo spingendo con tutte le energie la sua Lancia Aurelia a forza di braccia : egli era stato da sette ore al volante sicuro della vittoria, ma proprio all'ottavo giro si era accorto di aver esaurito il carburante ed aveva cominciato a procedere al risparmio spegnendo addirittura il motore nelle discese e perdendo cosė tempo prezioso; proprio a Bonfornello perō il motore cominciō a Ģ tossire ģ e Bonetto capė che ormai era agli sgoccioli. Fortunatamente intravide una macchine rossa; era la Osca 1500 di Cabianca il quale, dopo aver avuto la soddisfazione di eguagliare il record di Nuvolari sul giro (51-'17"2 alla media di 84,226 Kmh), aveva rotto il semiasse in un incidente. Bonetto riuscė a cavar fuori dalla tanica dell'Osca poco pių di un litro di benzina che difficilmente gli sarebbe bastata per coprire i rimanenti 7 Km.; negli ultimi metri gli era stato necessario sostituirsi al motore. Alle spalle di Bonetto che, con la media di 80,025 Kmh migliorō il record di Nuvolari, si piazzarono altre due Lancia Aurelia guidate da Valenzano ed Anselmi.


    37° TARGA FLORIO
    14 maggio 1953

    1 - LANCIA D20 3000 (76) - UMBERTO MAGLIOLI
    2 - MASERATI A6 GCS/53 (98) - EMILIO GILETTI
    3 - MASERATI A6 GCS/53 (66) - SERGIO MANTOVANI / J.M. FANGIO

    KM. 576,000 - PICCOLO CIRCUITO in 7h. 08' 35" 80,635 kmh. 8 giri - part. 43 class. 21



    Grande battaglia per la 37^ edizione della Targa Florio: Maserati, Lancia, Ferrari e piloti come Fangio, Musso, Taruffi, Bonetto, Maglioli, Bracco, Castellotti, CABIANCA, Palmieri, Valenzano, BORNIGIA, Anselmi in lotta fra di loro. Vince con il record della gara Umberto Maglioli su Lancia D20 3 litri.



    Il dispiegamento di forze delle case partecipanti fu degno delle migliori edizioni : Fangio e Musso corsero con le Maserati 2000; Taruffi, Bonetto, Maglioli e Bracco con le Lancia 3000; Castellotti, CABIANCA e Palmieri su Ferrari 2000; Valenzano, BORNIGIA ed Anselmi disponevano di vetture Lancia 2500. La battaglia naturalmente fu subito violenta, ma il fondo stradale viscido per la pioggia non consent́ ai primi giri tempi eccezionali. Cị si verific̣ invece non appena il sole ebbe asciugato il percorso e Taruffi al settimo giro miglioṛ il record di CABIANCA alla media di 87,067 Kmh. La fase conclusiva riserṿ una di quelle sorprese cui la Targa ha abituato i suoi appassionati : Taruffi anḍ fuori strada alla doppia curva che era stata fatale a MASETTI nel 1926. Umberto Maglioli, che lo aveva sempre tallonato, pasṣ al comando, anche lui con una Lancia, seguito dalle Maserati di Giletti e di Fangio. La media di Maglioli (Kmh 80,630) costituiva ancora una volta il record sull'intero percorso.


    38° TARGA FLORIO

    20 maggio 1954

    1 - LANCIA D 24 (76)  - PIERO TARUFFI
    2 - MASERATI A6 GCS/53 (60) - LUIGI MUSSO
    3 - LANCIA AURELIA B20/2500 (80) - ROBERTO PIOD

    KM. 576,000 - PICCOLO CIRCUITO in 6h. 24' 18" 89,929 kmh. 8 giri - part. 36 class. 17


    La FERRARI 225 S di CLEMENTE BIONDETTI


    Nell' atteso duello Taruffi - Musso prevale la "Volpe d'Argento" Piero Taruffi, qui nel concitato arrivo,  su Lancia 3000 alla media record di 89,930 e un chilometro lanciato calcolato sul rettilineo di Bonfornello percorso a 253,521 kmh.

    Il grande duello, giā previsto alla vigilia, vide di fronte la potente Lancia 3300 e la pių agile Maserati 2000. Piero Taruffi, la giā famosa Ģ Volpe d'argento ģ e Luigi Musso, l'astro nascente dell'automobilismo italiano, che erano alla guida delle due macchine, umanizzarono il duello. A Taruffi perō la vittoria non poteva pių sfuggire e prevalse lui, alla media record di 89,630 Kmh che costituiva un incremento di velocitā alquanto notevole nella storia del circuito delle Madonie.


    39° TARGA FLORIO
    16 ottobre 1955 - 39° edizione - Campionato Mondiale Marche - Piccolo circuito delle Madonie 72 Km

    13 giri 936 Km - 47 partenti, 20 arrivati, 20 classificati



    Stirling Moss - Peter Collins Mercedes 300SLR vincitori Targa Florio 



    Compare per la prima volta una nuova figura  MISS TARGA
    eccola con Florio e i vincitori
    STIRLING MOSS
    e PETER COLLINS
     

    Titterington / Fitch - Mercedes-Benz 300 SLR - Targa Florio1955


    Stirling Moss/Peter Collins  Mercedes-Benz 300 SLR - Targa florio 1955





    La rottura del ponte posteriore della MASERATI 300 S costringe Musso in coppia con Villoresi ad abbandonare al 5° giro