"Pensa ed agisci da vincente.
Così molto probabilmente raggiungerai il tuo obiettivo."
Enzo Ferrari
Nasce una leggenda
1898
Enzo Anselmo Ferrari nasce alla periferia di Modena il 18 febbraio 1898
ma, a causa della neve, i suoi genitori ne registrano la nascita
soltanto due giorni più tardi. Suo padre possedeva
un'officina di carpenteria metallica, che occupava circa 30 dipendenti
impegnati
nella costruzione di ponti e tettoie per le ferrovie dello
stato.
Museo casa Enzo Ferrari
Il museo casa Enzo Ferrari, noto anche con l'acronimo MEF, è un museo di Modena dedicato alla vita e al lavoro
di Enzo Ferrari, il fondatore della casa automobilistica Ferrari.

Panoramica della struttura, con la casa natale di Enzo Ferrari (a sinistra) e il moderno museo (a destra).
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Ingresso del Museo Enzo Ferrari
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L'interno del museo
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Il museo
è stato inaugurato il 10 marzo 2012 a opera della Fondazione
casa di Enzo Ferrari-Museo, ideatrice del progetto. Tale fondazione era
nata nel 2003 per volontà di comune, provincia e camera di
commercio di Modena, Automobile Club d'Italia e Ferrari, con la
finalità di creare uno spazio dedicato alla promozione e al
recupero della storia dell'automobilismo modenese.
Enzo scopre la sua passione per le corse
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Felice
Nazzaro |
1908
All'età di 10 anni Enzo viene portato dal padre, insieme al
fratello Alfredo, ad assistere ad una corsa automobilistica sul
circuito di Bologna,
sulla via Emilia. La gara viene vinta da Felice
Nazzaro (Vincenzo Lancia realizzò il giro più
veloce)
ed il giovane Enzo ne rimane fortemente impressionato.
1914
Enzo inizia la sua attività di istruttore alla scuola
tornitori dell'officina dei pompieri di Modena,
dopo aver interrotto
forzatamente gli studi alla terza tecnica.
Anni difficili
1916
Una doppia tragedia colpisce la famiglia nel 1916: la morte del padre e
del fratello.
1917
Richiamato alle armi durante la prima guerra mondiale, viene assegnato
al III Artiglieria da Montagna, distaccamento della Val Seriana.
Una
malattia grave lo costringe ad essere sottoposto a due operazioni e ad
essere, quindi, congedato a fine ostilità.
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1918
Una volta ristabilito e congedato, Enzo cerca un lavoro alla Fiat ma,
con suo enorme disappunto, non c'erano posti vacanti.
La passione per
l'automobile lo spingeva ad entrare nel settore anche se il paese era
ancora in una sorta di stato di guerra:
la circolazione del traffico
privato era ancora proibita e ciò bloccava il mercato. Alla
fine del 1918 trova occupazione a Torino
in qualità di
collaudatore di automobili, presso un'azienda che trasformava camion
leggeri in telai
che venivano successivamente assemblati dalla
carrozzeria Italo-Argentina con sede a Milano.
Il 24 dicembre le
restrizioni sul traffico vennero annullate, permettendo all'industria
automobilistica di espandersi.

1919 - Targa Florio: un giovane Enzo Ferrari su una CMN
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1919. ENZO FERRARI con il meccanico Nino Beretta alla
sua prima Targa Florio sulla milanese
C.M.N. Costruzioni Meccaniche
Nazionali... |
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... eccolo alla partenza, purtroppo concluderà la gara fuori tempo massimo attardato da guasti meccanici. |
1919
Il lavoro di Enzo consisteva nel guidare i camion, ridotti ad un
semplice telaio dotato di motore, fino a Milano, dove venivano
carrozzati.
Nella città lombarda, trova un nuovo posto alla
CMN (Costruzioni Meccaniche Nazionali) come collaudatore e,
successivamente, pilota da corsa.
Esordisce in gara nel 1919 nella
corsa in salita Parma-Poggio di Berceto, arrivando quarto nella
categoria tre litri alla guida
di una 4 cilindri, 2.3 litri, CMN 15/20.
Nello stesso anno, il 23 novembre, partecipa alla Targa Florio dove non
ebbe altrettanto successo:
un problema al serbatoio della benzina gli
fece, infatti, perdere oltre quaranta minuti.
Da pilota ad imprenditore: nasce la Scuderia Ferrari
1920
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Un "velocissimo passaggio", come scrivono i cronisti dell'epoca, proprio
di Enzo
Ferrari nella discesa del Giogo.
Nel 1920, dopo una serie di gare in cui ebbe alterna fortuna alla guida
di una Isotta Fraschini 100/110 IM Corsa,
Enzo arriva secondo assoluto alla Targa Florio alla guida di un'Alfa Romeo, 6 litri, 4 cilindri,
tipo 40/60. Inizia, così,
una collaborazione con la casa del
Biscione che durerà vent'anni e lo porterà a
ricoprire incarichi di collaudatore, pilota,
collaboratore commerciale
e, infine, direttore del reparto Alfa-Corse fino al novembre 1939.
1921
Come pilota ufficiale dell'Alfa, Ferrari prende parte a diverse corse,
con alcuni risultati positivi, come il 5° posto alla Targa
Florio,
in maggio, ed il 2° posto al Circuito del Mugello, in
luglio. In quell'anno riporta anche il suo primo vero incidente:
alla
vigilia del Grand Prix di Brescia, categoria Gentlemen, a settembre,
esce di strada per evitare una mandria di mucche
che stava
attraversando il tracciato della corsa.
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Monza, 1923. Da sinistra, l’ing. Rimini, XY, il senatore Nicola Romeo, l’ing. Fucito, Merosi ed Enzo Ferrari.
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