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Enzo Ferrari, nasce a Modena il 18 febbraio del 1898, in una gelida e nevosa giornata che costringerà
la madre Adalgisa a denunciare il lieto evento all’ufficio dello stato civile con due giorni di ritardo. Il padre Alfredo,
uomo della media borghesia emiliana, dirige un’officina di carpenteria metallica che lavora
prevalentemente per conto delle Ferrovie dello Stato.

Al 1903 risale il primo e fatidico incontro di Ferrari con l’automobile, che segneràl’inizio di un lungo e granitico idillio,
 destinato a entrare nella storia.

In quell’anno il padre acquista una scintillante De Dion Bouton 3 cv e per il giovane discendente è amore a prima vista!
Nella rimessa di famiglia a quella deliziosa auto faranno seguito una Marchard bicilindrica e una Diatto tre litri torpedo.


Once upon a time in the west
Dmitri Shostakovich - Waltz N° 2



"Ho dedicato la mia vita all'automobile, una conquista di libertà per l'uomo"




LA GRANDE STORIA
 FERRARI


"La mia vita è stata un ansimante cammino.
Non tornerei indietro. Non mi piace più questo mondo dove la violenza ha preso il posto della ragione.
 Intravedo uno smisurato penitenziario che ha in noi i suoi reclusi. L'egoismo ci condiziona, allontanandoci spesso dal prossimo,
 costringendoci a contare sulle nostre sole possibilità ".

ENZO FERRARI.


"Pensa ed agisci da vincente.
Così molto probabilmente raggiungerai il tuo obiettivo."

Enzo Ferrari





Nasce una leggenda

1898
Enzo Anselmo Ferrari nasce alla periferia di Modena il 18 febbraio 1898 ma, a causa della neve, i suoi genitori ne registrano la nascita
 soltanto due giorni più tardi. Suo padre possedeva un'officina di carpenteria metallica, che occupava circa 30 dipendenti impegnati
 nella costruzione di ponti e tettoie per le ferrovie dello stato.



Museo casa Enzo Ferrari

Il museo casa Enzo Ferrari, noto anche con l'acronimo MEF, è un museo di Modena dedicato alla vita e al lavoro
di Enzo Ferrari, il fondatore della casa automobilistica Ferrari.

Panoramica della struttura, con la casa natale di Enzo Ferrari (a sinistra) e il moderno museo (a destra).

Ingresso del Museo Enzo Ferrari

L'interno del museo
Il museo è stato inaugurato il 10 marzo 2012 a opera della Fondazione casa di Enzo Ferrari-Museo, ideatrice del progetto. Tale fondazione era nata nel 2003 per volontà di comune, provincia e camera di commercio di Modena, Automobile Club d'Italia e Ferrari, con la finalità di creare uno spazio dedicato alla promozione e al recupero della storia dell'automobilismo modenese.

Enzo scopre la sua passione per le corse

Felice Nazzaro

1908
All'età di 10 anni Enzo viene portato dal padre, insieme al fratello Alfredo, ad assistere ad una corsa automobilistica sul circuito di Bologna,
sulla via Emilia. La gara viene vinta da Felice Nazzaro (Vincenzo Lancia realizzò il giro più veloce)

ed il giovane Enzo ne rimane fortemente impressionato.


1914
Enzo inizia la sua attività di istruttore alla scuola tornitori dell'officina dei pompieri di Modena,
 dopo aver interrotto forzatamente gli studi alla terza tecnica.



Anni difficili

1916
Una doppia tragedia colpisce la famiglia nel 1916: la morte del padre e del fratello.

1917
Richiamato alle armi durante la prima guerra mondiale, viene assegnato al III Artiglieria da Montagna, distaccamento della Val Seriana.
Una malattia grave lo costringe ad essere sottoposto a due operazioni e ad essere, quindi, congedato a fine ostilità.




1918
Una volta ristabilito e congedato, Enzo cerca un lavoro alla Fiat ma, con suo enorme disappunto, non c'erano posti vacanti.
La passione per l'automobile lo spingeva ad entrare nel settore anche se il paese era ancora in una sorta di stato di guerra:
 la circolazione del traffico privato era ancora proibita e ciò bloccava il mercato. Alla fine del 1918 trova occupazione a Torino
 in qualità di collaudatore di automobili, presso un'azienda che trasformava camion leggeri in telai
che venivano successivamente assemblati dalla carrozzeria Italo-Argentina con sede a Milano.
Il 24 dicembre le restrizioni sul traffico vennero annullate, permettendo all'industria automobilistica di espandersi.


1919 - Targa Florio: un giovane Enzo Ferrari su una CMN



1919. ENZO FERRARI con il meccanico Nino Beretta alla sua prima Targa Florio sulla milanese
C.M.N. Costruzioni Meccaniche Nazionali...

... eccolo alla partenza, purtroppo concluderà la gara fuori tempo massimo attardato da guasti meccanici.

1919

Il lavoro di Enzo consisteva nel guidare i camion, ridotti ad un semplice telaio dotato di motore, fino a Milano, dove venivano carrozzati.
Nella città lombarda, trova un nuovo posto alla CMN (Costruzioni Meccaniche Nazionali) come collaudatore e, successivamente, pilota da corsa.
 Esordisce in gara nel 1919 nella corsa in salita Parma-Poggio di Berceto, arrivando quarto nella categoria tre litri alla guida
di una 4 cilindri, 2.3 litri, CMN 15/20. Nello stesso anno, il 23 novembre, partecipa alla Targa Florio dove non ebbe altrettanto successo:
 un problema al serbatoio della benzina gli fece, infatti, perdere oltre quaranta minuti.




Da pilota ad imprenditore: nasce la Scuderia Ferrari

1920


Un "velocissimo passaggio", come scrivono i cronisti dell'epoca, proprio
di Enzo Ferrari nella discesa del Giogo.

Nel 1920, dopo una serie di gare in cui ebbe alterna fortuna alla guida di una Isotta Fraschini 100/110 IM Corsa,
 Enzo arriva secondo assoluto alla Targa Florio alla guida di un'Alfa Romeo, 6 litri, 4 cilindri, tipo 40/60. Inizia, così,
una collaborazione con la casa del Biscione che durerà vent'anni e lo porterà a ricoprire incarichi di collaudatore, pilota,
collaboratore commerciale e, infine, direttore del reparto Alfa-Corse fino al novembre 1939.


1921
Come pilota ufficiale dell'Alfa, Ferrari prende parte a diverse corse, con alcuni risultati positivi, come il 5° posto alla Targa Florio,
 in maggio, ed il 2° posto al Circuito del Mugello, in luglio. In quell'anno riporta anche il suo primo vero incidente:
alla vigilia del Grand Prix di Brescia, categoria Gentlemen, a settembre, esce di strada per evitare una mandria di mucche
 che stava attraversando il tracciato della corsa.





Monza, 1923. Da sinistra, l’ing. Rimini, XY, il senatore Nicola Romeo, l’ing. Fucito, Merosi ed Enzo Ferrari.