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 - Ayrton Senna

















Durante un'intervista, il grande Stirlig Moss disse: "Ayrton Senna  è il pilota più grande
che io abbia mai visto, l'unico in grado di competere con Fangio e Clark."
La vista del suo casco giallo, incuteva timore e rispetto da parte dei suoi colleghi.
Le sue battaglie contro Prost, ricordano gli epici combattimenti
fra Frazer e Alì,  una lotta senza quartiere.






















Frédéric Chopin Spring Waltz








Il 1° maggio si corre ad Imola....
sta per avere inizio il week-end più tragico
 di tutta la storia F1:

 Venerdì, Barrichello esce di pista a 220 km/h alla variante bassa, l'incidente è di una terribile spettacolarità, la monoposto di Rubens si impenna e ricade pesantemente al suolo... tutti temono il peggio ma, miracolosamente, il pilota Jordan esce quasi incolume dalla sua monoposto, viene infatti diagnosticata a Rubens solo una lieve contusione ad un braccio.

Il sabato, la sorte è meno clemente.......Roland Ratzenberger, giovanissimo pilota austriaco, perde l'ala anteriore, precedentemente danneggiata da una uscita di pista, la sua monoposto sta viaggiando a 300 Km/h, l'impatto è di una violenza inaudita, per il giovane Roland, non c'è nulla da fare; alla curva Villeneuve, si spegne in modo così irriverente la sua promettente carriera.

Alle 14:17, durante il settimo giro, Senna uscì improvvisamente di pista alla curva del "Tamburello",
 a causa del cedimento del piantone dello sterzo, modificato in occasione della gara stessa.
 Il piantone - allungato e saldato manualmente - cedette in seguito alle sollecitazioni, portando a conseguenze tragiche:
Senna, impotente nel governare la monoposto, riuscì a frenare ma non ad evitare il tremendo impatto con il muro del "Tamburello".

A causa dell'urto violento, Ayrton subì una frattura alla base del cranio. Inoltre, il puntone della sospensione anteriore destra,
spezzandosi, si piantò sopra il bordo superiore della visiera del casco del pilota, penetrando nella regione temporale destra

 e provocando lesioni gravi ed irreversibili.
Senna fu subito trasportato con un elicottero al Policlinico di Bologna, ma è chiaro a tutti che la situazione è gravissima.
Alle 18 e 40 giunge al circuito la notizia più terribile:
Senna è morto.
 


Ayrton Senna vince la sua ultima gara a Monte Carlo 1993
Monaco - Sei vittorie per un record. Chi lo vide, in prova, in corsa, non dimentica e mai dimenticherà.
 Nel 1988, dopo aver abbassato cinque volte il miglior tempo in prova, andò a sbattere in gara.
 Si era distratto, dato l’enorme vantaggio. Lui, invece di tornare ai box, se ne tornò a casa, a piedi e furibondo.

Ayrton Senna - Commemorazioni ad Imola 20 anni dopo la tragedia

    Imola 1 maggio 2014 - Statua alla memoria di Ayrton Senna      Un tifoso brasiliano  piange al  muretto del Tamburello   

Il mondo della Formula Uno era già in lutto per la morte del giovane pilota austriaco Roland Ratzebergere per il terribile incidentedi Rubens Barrichello, entrambi durante le prove.
Senna porta via con sé un talento che sembrava illimitato ed una incredibile voglia di vincere. Sulla pista era molto belligerante ma al di fuori era una persona generosa con un carattere premuroso e sensibile. Destinava molti dei suoi guadagni per aiutare la sua gente meno fortunata ed alla sua morte è stata costituita una fondazione che porta il suo nome e che aiuta il recupero dei bambini di strada brasiliani. Questi brevi anni quando Ayrton Senna, Mansell, Prost e Piquet si battevano con le unghie e con i denti per stare ognuno davanti all’altro, sembrano ora così lontani, probabilmente, non torneranno più.
Per il suo carattere Ayrton è sempre stato attaccato soprattutto da quei piloti che si sentivano minacciati dal suo talento.
Lo hanno spesso umiliato, preso in giro per le sue professioni religiose. lo hanno incolpato di nefandezze varie e di sconfitte clamorose, lo hanno definito "scorretto, sleale, spregiudicato, mistico". Era semplicemente il migliore di tutti. La sua morte gettò nel lutto il mondo della Formula 1, ma soprattutto un popolo intero, quello del Brasile, che aveva eletto Senna a idolo facendone un simbolo nazionale. Vennero addirittura proclamati tre giorni di lutto nazionale, e numerosi fans arrivarono perfino al suicidio; qualche mese dopo, la nazionale di calcio gli dedicò la vittoria nei Mondiali.



Ayrton Senna (McLaren-Honda). Michael Schumacher (Benetton-Ford) 
Gran Premio di Francia, Magny-Cours, 1992. F1

La gara parte con asfalto umido; al via Patrese prende il comando della corsa, mentre alle sue spalle Schumacher tampona Senna, mettendolo fuori gara. Patrese conduce davanti a Mansell, Berger, Brundle, Alesi, Häkkinen e Boutsen; Berger si ritira dopo dieci giri con il motore rotto e poco dopo inizia a piovere. La pioggia aumenta di intensità e la gara viene interrotta con la bandiera rossa dopo 18 giri.

Durante l'interruzione di gara, Senna, già in vesti borghesi, s'incontra con Schumacher, facendogli presente delle sue deplorevoli accuse riguardo ai rapporti con la stampa e con gli altri piloti, oltre alla scorretta mossa alla curva Adelaide; Senna discusse con Schumacher con voce molto secca, ricordandogli che questa fu la seconda volta che fu ampiamente criticato dal pilota tedesco dopo le vicende avvenute in Brasile esattamente 3 mesi prima.

Quando smette di piovere la gara riprende, con Patrese sempre in testa davanti a Mansell, Brundle, Häkkinen e Alesi; il pilota italiano cerca di resistere al compagno di squadra, ma deve lasciarlo passare. Un ulteriore scroscio di pioggia non cambia le posizioni di testa, con l'eccezione di Alesi che si ritira con il motore rotto; Mansell ottiene la sesta vittoria stagionale davanti a Patrese, Brundle (al primo podio in carriera), Häkkinen, Comas e Herbert.



Ayrton Senna era considerato il migliore e competere con i grandi è sempre una cosa speciale. Tra me e Senna c' era grande rivalità: già all' inizio i nostri rapporti furono molto aggressivi, ma poi tutto è stato segnato da un profondo senso di rispetto reciproco.
"Con lui avrei avuto una vita più difficile». Così Michael Schumacher, ha voluto ricordare il grande pilota brasiliano, parole che celano più di un rimpianto: sia per il campione tragicamente e immaturamente scomparso, sia per un duello inespresso che sarebbe stato, probabilmente, il più grande e il più affascinante della storia della formula uno.




                 Senna-Schumacher: confronto impossibile? Forse no.

Il confronto tra piloti appartenenti a diverse ere è sempre stato, negli anni, terreno di scontro e dibattito tra gli appassionati e tifosi di Formula 1.
Si sprecano a decine le classifiche sui ‘migliori di tutti i tempi’. Ovviamente, ogni classifica ha un vincitore diverso, segno che i parametri presi in considerazione di volta in volta cambiano gli scenari e i protagonisti di tali hit.
Negli ultimi due decenni il confronto più discusso è quello tra gli ultimi due supercampioni della F1: Ayrton Senna e Michael Schumacher.
Il brasiliano e il tedesco hanno iniziato la loro carriera nella massima serie con sette (o meglio otto) anni di differenza: 1984 la prima stagione di Ayrton, 1991 la prima gara di Michael, ormai a stagione avanzata (Spa).
In mezzo differenze sostanziali tra le vetture, stili di guida. Due epoche vicine ma diverse allo stesso tempo.
Questo articolo non si pone come obiettivo quello di decretare un migliore, ma semplicemente quello di mettere a confronto esclusivamente le prestazioni dei due piloti relativamente alle proprie epoche. Verranno in nostro soccorso numeri e statistiche raccolti per rendere il parallelo quanto più veritiero possibile, in modo da tracciare un profilo dei due Campioni.

Dati presi in esame

C’è subito da premettere un dato importantissimo.
Ayrton ha partecipato a dieci stagioni più 3 gare dell’undicesima, per un totale di 162 weekend di gara.