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Ronnie Peterson - Lotus 72 e Clay Regazzoni - Ferrari 312B3 - 1974 Gran Premio di Monaco
La Tyrrell P34 a 6 ruote rappresentò una delle innovazioni
più radicali nella storia della F1.
Per
la stagione 1970 la Tyrrell chiese alla Matra di usare i loro V12, ma
alla fine si decise di mantenere i Cosworth[. La Matra era diventata
una filiale della Chrysler e la Tyrrell derivava molto dei relativi
innesti dalla Ford e dalla Elf (associata con la Renault) la
collaborazione terminò. Ken Tyrrell acquistò il
motore 701 della March come soluzione provvisoria in vista di
sviluppare la nuova vettura per la stagione successiva. La nuova Lotus
72 a cuneo era una macchina molto innovatrice, caratterizzata dalla
flessibilità delle sospensioni, barra del fascio di
torsione, radiatori montati, freni anteriori interni e l’ala
posteriore sporgente. I problemi originari della 72 erano dovuti alle
sospensioni, ma una volta risolti la vettura dimostrò la sua
superiorità e la nuova prima guida della Lotus,
l’austriaco Jochen Rindt, dominò il campionato
prima di morire a Monza a causa dell’improvvisa rottura
dell’albero del freno prima di affrontare la Parabolica
durante la sessione di qualifiche. Fu l’unico a conquistare
il titolo postumo per la Lotus. Il 1970 vide l’introduzione
delle gomme slick dalla Goodyear.

Strutture modificabil anteriori degli anni 70
Lotus 72 1970 - Motore Ford
Titolo Iridato |
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Progettista: Colin Chapman, Maurice Philippe
Motore: Ford
Piloti: Jochen Rindt; Emerson Fittipaldi; John Miles; Reine Wisel; Alex
Soles Roing
Campionati:Piloti e costruttori
Vittorie: 6 su 13 - Pole positon:3 - GPV:1 - Podio: 7 - Punti totali:63
Secondo molti la Lotus 72 è la formula uno del secolo, una
tappa fondamentale nell'evoluzione tecnica delle auto da competizione.
Già le cifre parlano chiaro, non solo è la
più vittoriosa ma anche la più longeva tra tutte
le Formula 1 della storia, avvicinata solo dalla 49 e dalla Mc Laren
M23 che, non a caso, ne rappresentava il perfezionamento. Sei stagioni
quasi complete, sempre su livelli quanto meno dignitosi di
competitività, rappresentano un record inavvicinabile, anche
perché in quegli anni i budget limitati costringevano i
costruttori a sfruttare al massimo le qualità delle vetture
migliori.
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Ciò che rende unica questa formula uno,
progettata attorno al leggendario motore Cosworth DFV, è la sua architettura
costruttiva.La Lotus 72 è infatti la sintesi e la sublimazione di quanto di
meglio fosse stato concepito nei decenni precedenti, come per esempio il
telaio
monoscocca, l'adozione del motore centrale posteriore con
funzione portante e più in generale la filosofia tutta inglese della
semplicità e leggerezza che ne faranno il punto di riferimento
dell'automobilismo moderno.
Nel contempo questa leggendaria monoposto
racchiudeva innovazioni importanti , come le sospensioni a
barre di torsione e l'adozione dei freni entrobordo.
La novità
più appariscente è però la
dislocazione laterale dei radiatori per l'acqua, che permisero ai
progettisti di conferire al modello il caratteristico
profilo a cuneo. Si aprono così definitivamente le porte alla ricerca
aerodinamica raffinata, che d'ora in avanti diventerà uno dei temi dominanti. |
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