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 Formula 1 nel Tempo.....


Circuiti Storici

Link: MONZA Link; MONACO Link: NURBURGRING Link: SPA-FRANCORCHAMPS Link: SILVERSONE






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Campioni del Mondo Anni 60

Jack Brabham - Phil Hill - Graham Hill - Jim Clark - John Surtees 
 Dennis Hulme - Jackie Stewart




 1960 - Cooper Climax T51/ 53
BRABHAM Jack
- 1960 -

LUGLIO
Dopo violenti scontri di piazza cede in Italia il governo Tambroni

OTTOBRE
La Nigeria proclama l'indipendenza dalla Gran Bretagna

NOVEMBRE
John F. Kennedy è eletto presidente degli Stati Uniti



1960. L'ing.Brabham domina....... ancora

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 02 Apr 1926

Dal - al :

1955 - 1970

   

G.P. iniziati

123
Vittorie : 14

Podio :

31
Pole - Positions : 13 Prima fila : 38
Giri veloci : 12 Mondiali : 1959 - 1960 - 1966


La vittoria del campionato del mondo ha messo in luce le capacità e le prestazioni di un giovane poco conosciuto, come Jack Brabham... in realtà la vittoria del pilota australiano non è "piovuta" dal cielo... Jack correva da diversi anni in F1 aveva avuto modo farsi una discreta esperienza; ma più di tutto l'abilità di Black Jack si rivelava completamente fuori dalle piste; prima di essere un velocissimo pilota è soprattutto un valido ingegnere.....molteplici sono le conoscenze di cui Jack si avvale, è in grado di analizzare i comportamenti del mezzo in un modo estremamente dettagliato, e con altrettanta meticolosità contribuisce allo sviluppo della vettura. Una figura come la sua è determinante nel successo della scuderia Cooper.
Si comincia con il Gp d'Argentina, sullo schieramento fa il proprio debutto la Lotus18, una vettura che presenta interessanti soluzioni, il progetto è stato firmato da un certo Colin Chapman... quest'uomo negli anni avvenire introdurrà nella formula uno tecnologie sempre più innovative e bizzarre, la sua preparazione, il suo intuito..... il suo genio faranno di lui uno dei migliori progettisti che il mondo delle corse abbia mai conosciuto. Tornando alla cronaca del Gran Premio, questo si concluderà così come si era conclusa l'ultima gara della passata stagione; Bruce Mclaren taglierà per primo il traguardo, dopo una gara condotta sino al 41° giro da Stirling Moss che per l'occasione ha deciso di guidare proprio una delle creature di Chapman. Nel successivo Gp, quello di Monaco Moss ripete una prestazione impeccabile, questa volta non c'è cedimento che tenga, l'inglese ritorna sul gradino più alto del podio.
Dopo la pausa di indianapolis è la volta del Gp d'Olanda, la gara è dominata dall'inizio alla fine dal campione del mondo in carica, Brabham dopo essersi imposto nelle prove, passa al comando della gara e ci resta sino alla bandiera a scacchi. Analogo esito avrà il Gran Premio del Belgio.... ma in quel maledettissimo week-end nessuno si accorgerà della vittoria dell'australiano, quei giorni a Spa si consuma l'ennesima tragedia:
In prova, poco prima della curva di Burnenville, la Lotus di Moss perde una ruota a causa di un cedimento meccanico, all'inglese non resta che stringere a se il volante e sperare nella buona sorte; l'impatto è tremendo, Stirling viene catapultato fuori della vettura, perde conoscenza, le sue condizioni sono estremamente precarie.... ma per un miracolo l'inglese sopravviverà, seppure acciaccato, dopo un anno di duri sacrifici tornerà in pista.
In gara, la sorte sarà meno benevole, prima toccherà all'emergente Chris Bristow, sullo stesso punto in cui ventiquattr'ore prima si è verificato l'incidente di Moss, Chris perde il controllo della vettura, viene sbalzato fuori... il suo corpo si schiantà sulla recinsione limitrofa al circuito.......... la violenza dell'impatto è tale da provocare la "decapitazione" del pilota...... la mostruosità di quest'incidente scandalizzerà il mondo delle corse.... in F1 la sicurezza è inesistente!!! La gara, comunque, non si ferma e cinque giri dopo un secondo incidente costa la vita a Alan Stacey pilota ufficiale lotus.



Il Gran Premio di Francia 1960 si è svolto domenica 3 luglio 1960 sul circuito di Reims.
La gara è stata vinta da Jack Brabham seguito da Olivier Gendebien e da Bruce McLaren, tutti al volante di una Cooper.




Al traguardo giungerà per primo Jack Brabham, ma nella giornata più nera che la F1 abbia mai vissuto non c'è davvero spazio per i festeggiamenti.
Le tre gare successive al Gp del Belgio, avranno come vincitore, ancora, Black Jack; l'assenza di Moss spiana la strada verso il successo di Brabham. Stirlgin Moss parteciperà solo all'ultimo Gp, per la prima volta svoltosi negli Stati Uniti in Florida sul circuito di Sebring; l'inglese tornadopo quasi una stagione di assenza sul gradino più alto del podio... ma ormai è tutto inutile.
 
Jack Brabham si è laureato per la seconda volta consecutiva campione del mondo.



Il Gran Premio di Gran Bretagna 1960 si è svolto domenica 16 luglio 1960 sul circuito di Silverstone.
 La gara è stata vinta da Jack Brabham seguito dai due piloti della Lotus John Surtees e Innes Ireland.
 

CURIOSITÀ DELL'ANNATA: VINCENDO LA PRIMA CORSA, MCLAREN DIVENTA COSÌ IL PIÙ GIOVANE PILOTA IN TESTA AL CAMPIONATO PILOTI ALL'ETÀ DI 22 ANNI E 161 GIORNI.

 

NEL GRAN PREMIO DI MONACO SI REALIZZA LA PRIMA DI TANTE VITTORIE DELLA LOTUS, STIRLING MOSS E IL MOTORE CLIMAX SONO IMPECCABILI E INFLIGGONO AL QUINTO E AL SESTO CLASSIFICATO (CHE NON SI ERANO RITIRATI) DISTACCHI RECORD: 17 E 30 GIRI.

 

LA COOPER-CLIMAX È LA PRIMA CASA A DIVENTARE CAMPIONE COSTRUTTORI E CAMPIONE PILOTI E COSTRUTTORI NELLO STESSO ANNO, STANDO IN TESTA ALLE CLASSIFICHE DALL'INIZIO ALLA FINE, A PARI CON NESSUNO.

 







1961 - Ferrari 156
HILL Phil
47 Gran Premi - 3 Vittorie - 16 Podi

- 1961 -

APRILE
Il russo Gagarin è il primo uomo a viaggiare nello spazio

AGOSTO
 Inizia la costruzione del muro di Berlino


    Autografo




   

Flag   Stati Uniti (Miami, Florida)



Auto

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 20 Apr 1927

Dal - al :

1958 - 1966

   

G.P. iniziati

47
Vittorie : 3

Podio :

16
Pole - Positions : 6 Prima fila : 9
Giri veloci : 6 Mondiali : 1961
1961 - In pista la Ferrari 156.... è subito trionfo

La 156 F1, portata alla gloria da Phill Hill bel 1961

In casa Ferrari la nuova stagione si preannuncia all'insegna dell'innovazione; la precedente stagione aveva messo in luce evidenti carenze tecniche della vettura, la Ferrari si era rivelata poco competitiva e presentava evidenti lacune rispetto alla concorrenza. Per il 1961 Enzo Ferrari affida il progetto del nuovo modello all'ing. Carlo Chiti il quale realizza una delle più belle creature mai uscite dalla fabbrica di Maranello, il modello prende il nome di Ferrari 156, per la prima volta il motore trova posto nella zona posteriore del telaio, l'aerodinamica dai profili molto accattivanti rende la vettura simile ad uno squalo; l'anima del nuovo modello Ferrari è un motore a sei cilindri da 1500 cc, motore agile, veloce è estremamente leggero.




La stagione ha inizio sull'affascinante circuito di Montecarlo i piloti schierati dal Drake sono il conte Von Trips, l'americano Philip Hill ed il belga Gendebien, ad aggiudicarsi, però, il Gran Premio sarà l'esperto Striling Moss, in questa gara l'inglese esprime tutta la sua abilità.. guida da leone.. è sicuramente il miglior pilota in circolazione... alle spalle dell'asso inglese giungono le Ferrari; seppure abbiano agguantato "solo" il secondo posto è evidente che le vetture italiane sono di gran lunga le migliori, la vittoria di Moss è stata dovuta principalmente all'abilità del pilota inglese non certamente alle caratteristiche della sua lotus..... nei prossimi Gp anche Striling non potrà far nulla per impedire le cavalcate delle rosse.

Nelle due gare successive, infatti, a vincere sono le Ferrari prima con Von Trips seguito da Philip Hill e poi a posizioni invertite.
Quindici giorni dopo in Francia l'esordio su una Ferrari, non ufficiale, di un giovane italiano: Giancarlo Baghetti, la sua presenza in F1 è stata fortemente voluta dalla Fisa (ente corse italiano) la quale usufruendo di vecchi modelli d'auto messi a disposizione da Enzo Ferrari ha messo su una sorta di scuola di pilotaggio; il miglior "allievo" è risultato essere proprio Baghetti; l'italiano ha una guida precisa e costante alla Ascari..... in gara la sua abilità non passerà in secondo piano... ansi al termine di una gara ricca di sorpassi e duelli sarà proprio Giancarlo a tagliare per primo il traguardo. Per la prima volta un pilota al debutto si aggiudica la vittoria... il Drake è entusiasta della nuova promessa italiana.
Sul Circuito di Silverstone e quello del Nurbugring a salire sul gradino più alto del podio saranno ancora piloti Ferrari.
Quando mancano appena due gare alla fine della stagione il leader della classifica mondiale è il conte Von Trips, seguito a distanza dal compagno di squadra Philip Hill.




La penultima gara della stagione si corre in Italia sul circuito di Monza, è qui che si consuma per l'ennesima volta un disastroso incidente ad esserne protagonista questa volta è proprio il leder del mondiale; alla staccata della curva Parabolica, verso il termine del secondo giro... la tragedia. Von Trips è tallonato dal giovane Jim Clark, all'insaputa di quest'ultimo il ferrarista si sposta di pochi millimetri per impostare meglio la curva successiva; la lotus di Clark e la Ferrari del tedesco si toccano, il contatto provoca un improvvisa ed imprevedibile impennata della Ferrari 156 che scavalca le reti di protezioni e finisce sul pubblico.... il bilancio è pesantissimo più di una decina sono i morti... i feriti non si contano nemmeno; il corpo del giovane Von Trips giace ormai privo di vita sul prato del circuito di Monza per lui l'impatto è stato fatale...........
Il Gp sarà vinto da Philp Hill che si aggiudicherà il titolo del campione del mondo con una gara d'anticipo...... ma al suo arrivo l'americano è accolto da uomini dall'espressione buie e sull'orlo delle lacrime.
Anche quest' anno la formula uno è costata la vita a diversi uomini; è intollerabile che questo avvenga, è intollerabile che eventi sportivi abbiano esiti così tragici....se l'automobilismo vuole andare avanti occorrono seri interventi per impedire nuovi disastrosi episodi.
La famiglia del conte Von Trips è distrutta, alla memoria del figlio, ormai scomparso, mettono su una piccola pista nella cittadina di Kerpen. Affidano l'impianto al giovane Rolf Schumacher fra poco meno di dieci anni padre del più celebre Micheal.



Il 1961 fu il primo anno della formula da 1,5 litri ed era dominato da una squadra Ferrari ben preparata. Solo Stirling Moss, in una Lotus superata, è stato in grado di battere le Ferrari su due piste in cui le sue abilità compensavano il vantaggio della Ferrari. I piloti di Cooper, Brabham e Mclaren, hanno potuto gestire solo un undicesimo e ottavo rispettivamente. Nel 1962 Brabham era partito per formare la sua squadra e le altre squadre britanniche, Lotus e BRM, ora avevano catturato la squadra di Surbiton, con la Graham Hill del BRM che rivendicava il World Driver's Championship, Lotus Clinton's Lotus 2nd. La gloria di Formula 1 di Cooper era ormai saldamente in passato. Due anni dopo Charles Cooper era morto e un anno dopo la squadra di Formula 1 vendette.



Phil Hill dopo la tragedia di von Trips.

Phil Hill conquistò nel 1961 il quinto titolo mondiale piloti per i colori della Ferrari al termine di una stagione dominata dalle vetture del cavallino rampante. Fu il primo statunitense ad aggiudicarsi l'iride ma la sua gioia fu offuscata dalla morte del suo diretto avversario compagno di squadra Von Trips a Monza nella gara che si rivelò decisiva per l'assegnazione del campionato.

In quell'aAutonno la Formula 1 cambiò radicalmente il suo regolamento. Le vetture aspirate infatti passarono da un massimo di cilindrata di 2500 cc a 1500 cc: questa formula sarebbe durata fino a tutto il 1965. La Ferrari si dimostrò la vettura più abile ad affrontare il cambio di cilindrata, ma nel primo Gran Premio della stagione, quello di Montecarlo, i portacolori di Maranello furono battuti dalla Lotus-Climax di Stirling Moss, il più grande tra i piloti che non hanno mai vinto il campionato del mondo.

Le rosse di Richie Ginther, Phil Hill e Von Trips si piazzarono nell'ordine alle spalle dell'asso inglese, ma dalla gara successiva a Zandvoort la musica cominciò a cambiare. Von Trips trionfò davanti a Hill, poi a Spa la Ferrari calò un clamoroso poker: Hill primo, Von Trips secondo, Ginther terzo e Gendebien quarto! A Reims i tre piloti ufficiali si ritirarono ma l'esordiente Giancarlo Baghetti salvò l'onore del cavallino portandosi a casa un clamoroso successo tenendo a bada in volata un pilota esperto come Gurney sulla Porsche.

Altro en-plein in Gran Bretagna (Von Trips primo, Hill secondo e Ginther terzo), poi sul Nürburgring, altro circuito dove il pilota contava più della macchina, seconda vittoria di Moss davanti a Von Trips, Hill e al giovane compagno di squadra Jim Clark.

E venne il giorno di Monza. Von Trips ci arriva con quattro punti di vantaggio su Hill e parte in pole position sulla griglia del Gran Premio d'Italia. Al secondo giro, in prossimità della parabolica, la vettura di Clark aggancia quella del ferrarista tedesco che vola sul terrapieno e investe in pieno gli spettatori, uccidendone 14 e ferendone molti altri. Von Trips muore sul colpo, Hill vince gara e titolo mondiale e la Ferrari diserta in segno di lutto l'ultima prova della stagione, quella statunitense a Watkins Glen. Si conclude così un'annata nella quale la casa di Maranello ha dominato le marche inglesi come forse mai nella storia della Formula 1.



CURIOSITÀ DELL'ANNATA: CON LA SERIE DI 5 POLE POSITION CONSECUTIVE SU 8 CORSE PHILIP HILL STABILISCE IL PRIMATO RELATIVO AL CAMPIONATO (62,5% DELLE POLE CONSECUTIVE POSSIBILI) E DIVENTA IL PRIMO CAMPIONE DEL MONDO DI FORMULA 1 DEGLI STATI UNITI (E DEL NORDAMERICA). VON TRIPS DIVENTA INVECE IL PRIMO PILOTA TEDESCO VINCITORE DI UN GRAN PREMIO.

 

NEL GRAN PREMIO D'OLANDA NON SI RITIRA NESSUN PILOTA E NESSUNO DEI 15 PILOTI IN GARA SI DEVE FERMARE AI BOX ED È UN RECORD MAI PIÙ BATTUTO.

 

PER LA FERRARI È LA SECONDA DOPPIETTA MONDIALE (L'ALTRA NEL 1952), LA PRIMA VOLTA CHE VINCE ENTRAMBI I TITOLI (DAL 1958, CIOÈ DA QUANDO ESISTE IL TITOLO COSTRUTTORI) E LA QUINTA VOLTA CHE VINCE IL TITOLO PILOTI CONFERMANDOSI LA SQUADRA DA BATTERE.

 

DA QUEST'ANNO IL VINCITORE DI UN GRAN PREMIO GUADAGNA 9 PUNTI INVECE DI 8, MA IL CAMBIAMENTO È VALIDO SOLO PER I PILOTI, INFATTI NEL CAMPIONATO COSTRUTTORI CONTINUANO AD ESSERE ASSEGNATI 8 PUNTI ALLA VETTURA VINCITRICE.

 

NEL GRAN PREMIO DI FRANCIA DEBUTTA E VINCE GIANCARLO BAGHETTI SU FERRARI, PER APPENA UN DECIMO DI SECONDO, E DIVENTA COSÌ IL TERZO PILOTA AD AVER VINTO AL DEBUTTO IN FORMULA 1 (OLTRE A FARINA E PARSONS ENTRAMBI NEL 1950).

 

IL CAMPIONATO REALIZZA I PIÙ BASSI RECORD PER QUANTO RIGUARDA LA DURATA, IL NUMERO DI GIRI E DI KM PERCORSI IN TOTALE: CIÒ È DOVUTO SOPRATTUTTO AL FATTO CHE LA CORSA DI INDIANAPOLIS (3 ORE E MEZZO DI DURATA, 200 GIRI E 800 KM) NON FA PIÙ PARTE DEL CAMPIONATO DI FORMULA 1. PROPRIO A QUESTO RIGUARDO BISOGNA REGISTRARE UN ALTRO TENTATIVO DI PILOTA DELLA SERIE AMERICANA CHE CERCA DI FARE FORTUNA ANCHE IN FORMULA 1: QUESTA VOLTA SI TRATTA DI LLOYD RUBY CHE CORRE CON UNA LOTUS-CLIMAX RITIRANDOSI.

 

NEL GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI DEBUTTA PETER RYAN SU LOTUS-CLIMAX, PILOTA CANADESE, CHE DIVENTA IL PIÙ GIOVANE PILOTA DI FORMULA 1, ALL'ETÀ DI 19 ANNI E 120 GIORNI, E IL PIÙ GIOVANE PILOTA AD AVER LASCIATO LA FORMULA 1. DOPO AVER TERMINATO LA CORSA AL NONO POSTO NON NE DISPUTERÀ ALTRE NELLA SERIE.

 

AL TERMINE DELLA CARRIERA GIUNGE ANCHE STIRLING MOSS MA SOLO PERCHÉ NELLE PROVE INVERNALI HA UN GRAVE INCIDENTE CON UNA LOTUS CHE GLI IMPEDISCE DI PROSEGUIRE. PROPRIO MOSS È PROTAGONISTA DI UN EPISODIO CURIOSO. IN GRAN BRETAGNA LA SUA LOTUS-CLIMAX HA DEI PROBLEMI E SI DEVE RITIRARE. MOSS TORNA AI BOX E LA SQUADRA FERMA FAIRMAN PER FAR SALIRE MOSS E FARGLI CONTINUARE LA CORSA. L'UNICO PARTICOLARE È CHE FAIRMAN NON È COMPAGNO DI SQUADRA DI MOSS, INFATTI GUIDA LA DEBUTTANTE FERGUSON-CLIMAX (A QUATTRO RUOTE STERZANTI) ED INFATTI LA DIREZIONE SQUALIFICA MOSS AL TERMINE DELLA CORSA, IL QUALE ERA COMUNQUE FUORI DALLA ZONA PUNTI E NON NE AVREBBE AD OGNI MODO PRESI PER VIA DELLA REGOLA DEL 1958 CHE NON ASSEGNAVA PUNTI ALLE VETTURE CONDIVISE.

 

A SEGUITO DEL GRAVE INCIDENTE VERIFICATOSI A MONZA, LA CONFORMAZIONE DELLA PISTA VIENE MODIFICATA E NON SARANNO PIÙ UTILIZZATE LE DUE CURVE PARABOLICHE. TALE TIPO DI CURVA CONTINUERÀ AD ESISTERE NEL SOLO CIRCUITO DEL NÜRBURGRING NELLA VERSIONE LUNGA. LA FEDERAZIONE DECIDE INOLTRE DI VIETARE LA PARTECIPAZIONE A VETTURE CARENATE, QUESTO ANCHE PER DISTINGUERE BENE IL CAMPIONATO DI FORMULA 1 A RUOTE SCOPERTE DA QUELLO SPORT-PROTOTIPI CON VETTURE A RUOTE COPERTE, TUTTAVIA SOLO LA MERCEDES NEL 1954-55 AVEVA UTILIZZATO QUESTA SOLUZIONE TECNICA.

 

SEMPRE A MONZA, PER LA PRIMA VOLTA LO SCHIERAMENTO DI PARTENZA VIENE FATTO CON DUE VETTURE IN UNA FILA, MENTRE NELLA STESSA ANNATA CI SONO CIRCUITI CON FILE DA 3 POSTI OPPURE DA 4!







1962 - BRM P57
HILL Graham
- 1962 -

AGOSTO
Marilyn Monroe viene trovata morta nel suo letto. All 'età di trentasei anni.
 I Beatles ottengono un grande successo con il loro primo singolo "Love me Do"





  







 

Flag   Gran Bretagna
(Londra)


Auto

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 15 Feb 1929

Dal - al :

1958 - 1975

Morto : 29 Nov 1975

Presenze :

177
Anni : 46 09 14

G.P. iniziati

175
Vittorie : 14

Podio :

36
Pole - Positions : 13 Prima fila : 42
Giri veloci : 10 Mondiali : 1962 - 1968





Car:   BRM P56   Engine:   900 V8
  Maker:   BRM   Bore X Stroke:   68.5 X 50.8 mm
  Year:   1962   Capacity:   1,498 CC
  Class:   Formula 1   Power:   188 bhp at 10,250 rpm
  Wheelbase:   89.8 in   Track:   52.5 / 52.2
  Notes:   Total weight 1,091.3 lbs
- See more at: http://www.grandprixhistory.org/brmp56.htm#sthash.xrR8hl71.dpuf
1962 - Graham Hill, capostipite della riscossa inglese
Graham Hill all'età di 33 anni, dopo sei anni di corse e solo nove anni dopo aver conseguito la patente,
diventa il pilota più popolare d'Inghilterra.
Aveva cominciato facendo il meccanico e guadagnando 1 sterlina al giorno.

Auto: BRM P56 Motore: 90 0 V8 Maker: BRM Alesaggio x Corsa: 68,5 x 50,8 mm Anno: 1962 Capacità: 1.498 CC Classe: Formula 1 Energia: 188 CV a 10.250 giri al minuto passo: 89,8 in Traccia: 52.5 / 52.2 Gli appunti: Peso totale 1,091.3 libbre- See more at: https://translate.googleusercontent.com/translate_c?depth=1&hl=it&prev=search&rurl=translate.google.it&sl=en&sp=nmt4&u=http://www.grandprixhistory.org/brmp56.htm&usg=ALkJrhjA9r1m2YWw8ae2ajovCa4qFFKjbA#sthash.AL4CK3cy.dpuf



IL DOMINIO DEGLI IGLESI
BRM P56


La Ferrari vince il Campionato del Mondo nel 1961, ma già l'anno dopo per la scuderia italiana le cose cambiano radicalmente. La stagione del 1962 vede infatti la Ferrari subire un abbandono di massa da parte di tecnici ed ingegneri, compresi il capo ingegnere e il team manager della scuderia, la causa, com'è nella tradizione Ferrari, sono i problemi di politica interna. Per la stagione '62 vengono così recuperate, per affrontare le compagini inglesi e tedesche sempre più competitive, le stesse auto dell'anno precedente. Il primo pilota é Phil Hill, mentre il resto della squadra è composto da Willy Mairesse, Ricardo Rodriguez, Giancarlo Baghetti e Lorenzo Bandini. Le speranze tedesche sono riposte solo sulla Porsche.Queste, guidate dal pilota americano Dan Gurney e dal famoso corridore svedese Jo Bonnier, utilizzano motori a otto cilindri in linea, raffredati ad aria e montati su telai tubolari molto evoluti. Alla Lotus, Innes Ireland viene rimpiazzato senza tante cerimonie da Trevor Taylor per fare coppia con Jimmy Clark, il nuovo pupillo di Colin. Chapman progetta per lui, il modello 25 usando un telaio monoscocca che fa risultare il posto di guida molto simile ad una vasca da bagno. Questo modello tiene conto di due dei principali fattori nella progettazione di un telaio: la solidità e la leggerezza.

La stagione 1962 si per annuncia come un naturale proseguimento della precedente stagione; la ferrari possiede la migliore monoposto ed un buon pilota e l' unico in grado di poter ostacolare la squadra di Maranello è l' inglese Moss, ormai ristabilitosi completamente.... invece... la stagione che si appresta ad incominciare, avrà dei nuovissimi protagonisti e offrirà diverse delusioni.
Le ragioni di ciò sono da ricercare nell' autunno del'61:
Il grande Moss, infatti durante una gara di un campionato minore è protagonista dell'ennessimo terribile incidente, ancora una volta le condizioni fisiche del pilota inglese sono estremamente preoccupanti, questa volta si teme davvero il peggio....... Invece, dopo un lunga ed estenuante riabilitazione. Stirling torna su una vettura da corsa, compie diversi giri, al suo rientro ai box scuote la testa... tutti presumono trattasi di un problema tecnico, e invece no.... l'inglese non è più quello di una volta, la riabilitazione è stata efficace per ristabilire l'uomo.. non il pilota, Moss non riesce più a guidare come sapeva. Pochi giorni prima dell'inizio della stagione '62 è ufficiale: Stirling Moss si ritira per sempre dalle corse, da allora entrerà nella leggenda come il miglior pilota "senza corona" (infatti non ha mai vinto un mondiale) che la F1 abbia mai conosciuto.



Il Gran Premio d'Olanda 1962 si è svolto domenica 20 maggio 1962 sul circuito di Zandvoort.
 La gara è stata vinta da Graham Hill su BRM
(prima vittoria in carriera del pilota britannico), seguito da Trevor Taylor su Lotus e da Phil Hill su Ferrari.


Si comincia dal Gp d'Olanda, quì la scuderia di Maranello si presenta con uno staff completamente nuovo, otto responsabili del reparto corse sono stati rimpiazzati da altrettanti giovani ingegneri, cosa è successo??? perchè Enzo Ferrari ha licenziato i suoi migliori uomini.... tutt'ora le motivazioni di quei licenziamenti non sono perfettamente chiare, si suppone siano avvenuti a seguito di una lettera presentata dagli stessi nei confronti del ing. Ferrari; la lettera in questione definiva la presenza della moglie del drake, Laura, ai box intollerante e fuori luogo.... si chiedeva, pertanto, una risoluzione al problema. Enzo Ferrari, in seguito a questo "affronto" decise di adottare soluzioni, alquanto, drastiche: licenziò gli otto uomini che sottoscrissero la lettera in questione. Le conseguenze di questo gesto, ovviamente, compromisero completamente il nuovo mondiale, la vettura che i neoassunti riuscirono a mettere in sesto non era per nulla competitiva. Per la Ferrari questa sarà una delle peggiori stagioni.
Ad imporsi così, già dalla prima gara, furono "altre" scuderie, quali Lotus, Cooper, BRM e Lola; la prima guidata da Jim Clark e progettata da Chapman, si presentava con un telaio molto particolare, costituito da una trave centrale allo scopo di assicurare a tempo stesso una migliore penetrazione aerodinamica ed una migliore tenuta di strada.... si trattava di un concetto primitivo di monoscocca, dagli anni avvenire sino ai giorni nostri tutte le vetture si avalleranno del medesimo concetto!!!
A vincere la prima gara, fu però un'altro inglese Graham Hill al volante di una BRM P56 con motore Coventry-Climax. Quindici giorni dopo ad imporsi sul Gp di Montecarlo sarà invece il sempre più convincente Bruce Mc-laren al volante di una Cooper,
progettata in parte, dal pilota stesso.




In Belgio a salire sul gradino più alto del podio è un'altro pilota, Jim Clark sul circuito di Spa l'inglese ha letteralmente dominato, così dopo due Gp sfortunati anche il pilota Lotus si propone come possibile pretendente al titolo di campione del mondo, in una stagione estremamente equilibrata.
La quarta gara stagionale, successiva al Gp del Belgio, è vinta da un' altro pilota (è la prima volta nella storia che le prime quattro gare sono vinte da quattro diversi piloti), si tratta di Dan Gurney su Porsche, in un Gp ad "eliminazione" Dan ha avuto una straordinaria costanza che lo porta a tagliare per primo il traguardo.

In inghilterra sul circuito di Aintree è ancora Clark a vincere, il pilota Lotus riduce così ad un solo punto lo svantaggio nei confronti di Graham Hill, leader della classifica mondiale. Il pilota BRM, allunga nuovamente il suo vantaggio, proprio nel successivo Gran Premio, quello di Germania: dove trionfa senza troppe difficoltà, facilitato dal prematuro ritiro, per motivi tecnici, di Jim Clark. Anche sul circuito di Monza è Hill a vincere, ma questa volta Clark gli è subito dietro.


Il Gran Premio di Germania 1962 si è svolto domenica 5 agosto 1962 al Nürburgring.
La gara è stata vinta da Graham Hill su BRM, seguito da John Surtees su Lola e da Dan Gurney su Porsche.


Il Gran Premio d'Italia 1962 si è svolto domenica 16 settembre 1962 all'Autodromo Nazionale di Monza.
 La gara è stata vinta da Graham Hill su BRM, seguito dal compagno di squadra Richie Ginther e da Bruce McLaren su Cooper


Quando mancano due Gran Premi alla fine del mondiale è matematico che solo Clark e Hill possono ambire al titolo mondiale. La stagione, dunque, si concluderà all'insegna del duello Clark-Hill.
Il primo avrà la meglio sul penultimo circuito del mondiale; l'ultimo gp vedrà saldamente al comando per 59 giri lo stesso Clark, ma una nuvola nera negli specchietti della sua vettura lo obbligherà al ritiro, così a vincere la gara e ad aggiudicarsi il titolo mondiale per la prima volta sarà Graham Hill; pilota non velocissimo ma estremamente costante e dotato di un intelligenza fuori dal comune; ha cominciato la sua carriera come meccanico nella scuderia di Chapman; lo stesso Chapman gli permise di provare una sua vettura e ne rimase piacevolmente sorpreso..... aveva stoffa.
Hill passo alla BRM tre anni prima poichè riteneva troppo pericolose per l'incolumità del pilota le soluzioni adottate dalle vetture Lotus.


CURIOSITÀ DELL'ANNATA: LA GRAN BRETAGNA FA IL PRIMO EN-PLEIN MONDIALE (PILOTA-VETTURA-MOTORE SONO BRITANNICI). IN PRECEDENZA SOLO L'ITALIA ERA RIUSCITA NELL'IMPRESA (MA MANCAVA IL TITOLO COSTRUTTORI), INOLTRE LA BRM E LA VANWALL SONO LE UNICHE DUE SQUADRE INGLESI AD AVER VINTO TITOLI MONDIALI UTILIZZANDO MOTORI DI PROPRIA CONCEZIONE.

 

NEL GRAN PREMIO DI FRANCIA VINCE DAN GURNEY CON LA PORSCHE-PORSCHE DOPPIANDO TUTTI, VENDICANDOSI COSÌ DELLA SCONFITTA DELL'ANNO PRECEDENTE PER UN DECIMO DI SECONDO ED È LA PRIMA E UNICA VITTORIA DELLA SQUADRA PORSCHE IN FORMULA 1.

 

NEL GRAN PREMIO DI GERMANIA DISPUTATO TUTTO SOTTO LA PIOGGIA GRAHAM HILL REALIZZA IL GPV IMPIEGANDO BEN 10 MINUTI 12 SECONDI E 2 DECIMI E DIVENTA COSÌ IL GPV CON IL TEMPO PIÙ LUNGO.

 

IL PUNTEGGIO VIENE MODIFICATO ANCHE NEL CAMPIONATO COSTRUTTORI E DIVENTA COSÌ IDENTICO A QUELLO PILOTI, 9 PUNTI ANCHE ALLA VETTURA CHE VINCE IL GRAN PREMIO.

 

NEL GRAN PREMIO D'ITALIA PER LA PRIMA VOLTA IL CRONOMETRAGGIO È PIÙ PRECISO DURANTE LE PROVE DI QUALIFICAZIONE (CENTESIMI) PIUTTOSTO CHE IN GARA (DECIMI).

 







1963 - Lotus Climax 25
CLARK Jim
- 1963 -

GIUGNO
Muore papa Giovanni XXIII; gli succede al soglio pontificio Paolo VI

NOVEMBRE
Viene assassinato a Dallas, in Texas, il presidente degli Stati Uniti,
John F. Kennedy

Flag   Gran Bretagna (Kilmany, Scozia)

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 04 Mar 1936

Dal - al :

1960 - 1968

Morto : 07 Apr 1968

Presenze :

73
Anni : 32 01 03

G.P. iniziati

72
Vittorie : 25

Podio :

32
Pole - Positions : 23 Prima fila : 48
Giri veloci : 28 Mondiali : 1963 - 1965

1963 - Dominio Jim Clark
Lotus - Climax 33 Lotus - Climax 33


La stagione 1963 sarà letteralmente dominata da Jim Clark; il pilota inglese, sempre al volante di una Lotus, aveva già dimostrato di meritare il titolo il precedente anno, ma a causa della poca affidabilità della sua Lotus si era ritrovato "a piedi" diverse volte; l'incostanza tecnica della sua vettura e la straordinaria determinazione di Graham Hill avevano fatto di quest'ultimo il campione del mondo 62.

Clark e Hill, gli antipodi della personalità umana, il primo cordiale e brillante in privato taciturno alla presenza di estranei; tutto il contrario di Graham, che davanti a una folta platea o con un microfono in mano è un vero gentleman. Jim pur non avendo l'estro di Hill è un uomo semplice e buono fatto di poche parole e solidi principi, i suoi meccanici lo adorano, la folla di tutto il mondo impazzisce per lui.
La Lotus 25 progettata dall'abile Chapman nell'anno 1963 è davvero un'altra cosa, la vettura oltre ad essere competitiva si dimostra estremamente affidabile..... al volante di un gioiello del genere Clark ha, davvero vita, facile.


Lotus-Climax 33
Lotus - Climax 33

Lotus - Climax 33


Si comincia a Montecarlo, sul tracciato cittadino Clark guadagna quasi da subito la testa della gara, il cedimento di una sospensione decreteranno l'ennesimo (ed ultimo) ritiro di Clark e la consueta vittoria del campione del mondo in carica Graham Hill.
Nelle quattro gare che seguiranno Jim Clark farà il vuoto, è incredibile maledettamente veloce, estremamente preciso e paurosamente costante; laddove gli altri piloti, compreso lo stesso Hill, arrivano dopo una lunga preparazione, Clark arriva con l'istinto.
Ha talento, è diverso dai normali piloti, le sue attitudini e la sua caratteristiche sono fuori dal comune... è lui a dover raccogliere l'eredità lasciata da Fangio e Moss.. è lui...... il migliore del momento!!!
In Germania, si rivede, invece la Ferrari che dopo una stagione penosa comincia a ristabilirsi e a pensare in grande; alla guida del bolide rosso è Surtess, subito dietro c'è il solito Clark.



Il Gran Premio del Messico 1963 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 3 novembre 1963 sul circuito Magdalena Mixhuca
di Città del Messico. La gara fu vinta da Jim Clark, alla guida di una Lotus - Climax.



Lotus - Climax 33 MONZA 1963 CLARK VINCE IL GP DI MONZA
E SI LAUREA CAMPIONE DEL MONDO.
1963 - LA LOTUS VINCE IL SUO PRIMO TITOLO COSTRUTTORI.


Quindici giorni dopo in Italia il pilota della Lotus ritorna ad essere primo, alla conclusione di una gara che lo ha visto in testa dall'inizio alla fine. Gli ultimi tre gran premi della stagione saranno vinti, uno da Graham Hill e gli altri due dal solito Clark che dopo aver vinto sette gare sulle dieci disputate si laurea "a pieni voti" campione del mondo 1963.
Il binomio Chapman Clark - comincia così a raccogliere i frutti di una lunga e difficile preparazione che da adesso in poi riserverà all'indissolubile binomio inglese grandi soddisfazioni...



Il Gran Premio del Sudafrica 1963 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 28 dicembre 1963
 sul Prince George Circuit di East London.
 La gara, ultima del Campionato 1963, fu vinta da Jim Clark, alla guida di una Lotus - Climax.


CURIOSITÀ DELL'ANNATA: CLARK REALIZZA NUMEROSI RECORD RIGUARDANTI I GIRI IN TESTA PERCORSI IN UN ANNO RELATIVI AL CAMPIONATO (71,469%), LE VOLTE A PODIO RELATIVE AL CAMPIONATO (90%) E PUNTI CONSECUTIVI (94) CHE GLI APPARTENGONO TUTTORA.

 

LAUREANDOSI CAMPIONE DEL MONDO, JAMES CLARK, DIVENTA IL TERZO PILOTA BRITANNICO A RAGGIUNGERE TALE RISULTATO. LA GRAN BRETAGNA DIVENTA QUINDI DAL 1963 IN POI LA NAZIONE CON IL MAGGIOR NUMERO DI PILOTI CAMPIONI DEL MONDO.

 

SI VERIFICA L'ULTIMA PARTECIPAZIONE IN FORMULA 1 DI UNO DEI PILOTI CHE AVEVA CORSO AD INDIANAPOLIS NEGLI ANNI IN CUI VALEVA PER LA FORMULA 1 STESSA: RODGER WARD CHE, DOPO IL TENTATIVO DEL 1959 CON UNA PROPRIA VETTURA E MOTORE, DECIDE DI AFFIDARSI AD UNA VETTURA COSTRUITA APPOSITAMENTE PER LA FORMULA 1, LA LOTUS CON IL MOTORE BRM. PERCORRE PIÙ KM DEL TENTATIVO DEL 1959 MA SI RITIRA UGUALMENTE.

 

JAMES CLARK, INVECE, PARTECIPA ALLA 500 MIGLIA DI INDIANAPOLIS TERMINANDO SECONDO, VITTIMA DI UN'INGIUSTIZIA. A POCHI GIRI DALLA FINE LA VETTURA DI RUFUS PARNELLI JONES, IN TESTA ALLA CORSA, COMINCIA A PERDERE OLIO RENDENDO LA PISTA SCIVOLOSA E PERICOLOSISSIMA. CLARK SECONDO, GIÀ MOLTO VICINO, NON PUÒ TENTARE IL SORPASSO PER VIA DELLE PRECARIE CONDIZIONI DI ADERENZA DELLA PISTA.

 







1964 - Ferrari 158
SURTEES John
111 Gran Premi - 6 Vittorie - 24 Podi
- 1964 -

FEBBRAIO
Esplode la "Beatelmania" negli USA quando il gruppo inglese arriva a New York

MAGGIO
Muore a 74 anni Nehru, primo ministro dell'India

AGOSTO
Muore a Yalta in Crimea, il segretario del partito comunista italiano:
 Palmiro Togliatti

Flag   Gran Bretagna (Tatsfield, Surrey)







Zoom

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 11 Feb 1934

Dal - al :

1960 - 1972

   

G.P. iniziati

111
Vittorie : 6

Podio :

24
Pole - Positions : 8 Prima fila : 21
Giri veloci : 11 Mondiali : 1964

1964 - Trionfa Surtees... il figlio del vento

Domenica 10 Maggio, sul lungomare di Montecarlo, Jim Clark, perte dalla pole position, la quattordicesima della carriera. Al suo fianco c'è Jack Brabham sulla sempre più competitiva monoposto che porta il suo nome. In seconda fila sono allineati Graham Hill con la prima BRM monoscocca e la Ferrari di John Surtees sulla quale è stato montato il nuovo motore a otto cilindri.
L' enorme classe di Clark emerge in tutta la sua magnificenza nelle prime fasi della gara, quando sulla sua Lotus si stacca la barra posteriore stabilizzatrice. Jim è in testa dalla partenza e ha già accumulato un discreto vantaggio sugli inseguitori. Ma la sua vettura accusa un comportamento anomalo ; Jimmy deve sfoderare il proprio talento per riuscire a tenere in pista la monoposto in una pista come quella del Principato di Monaco. Clark, riesce, comunque ad adattarsi a qualsiasi situazione con naturalezza estrema e al 27° passaggio stabilisce addirittura il tempo più veloce sul giro. La magia della guida di Clark continua per altri nove giri, fino a quando la barra posteriore si sposta in una posizione pericolosa. Chapman se ne accorge e richiama ai box il suo pilota. I meccanici la staccano completamente e lo scozzese torna in pista. Vince così Graham Hill; Clark viene classificato al quarto posto, la stessa pozione che occuperà Hill al termine del successivo Gran Premi di Olanda, che Clark vince da dominatore doppiando tutti.
A Spa è ancora Clark a trionfare. IL 28 Giugno si svolge il Gran Premio dell'Automobile CLub di Francia che rende finalmente giustizia alla classe ed alla tenacia di Dan Gurney. Per trenta giri Clark conduce la gara davanti a Gurney. E' un bel duello, con i due piloti che, a turno, guadagnano l'uno nei confronti dell'altro in un esaltante botta e risposta. Il padre di Clark rivelerà anni dopo che Dan è stato l'unico pilota temuto veramente dal figlio Jimmy.


Il Gran Premio di Germania 1964 fu la sesta gara della stagione 1964 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 2 agosto
al Nürburgring. 

La corsa vide la vittoria di John Surtees su Ferrari, seguito da Graham Hill su BRM e da
Lorenzo Bandini su Ferrari.

Durante le prove, alla curva Bergwerk, avvenne l'incidente che portò alla morte del pilota olandese Carel Godin de Beaufort.




Al Nurburgring, ai primi d'Agosto, la musica cambia. Mentre Clark si ritira all'ottavo giro, John Surtees, già il più veloce nelle prove, va a cogliere un meritato successo. Alle sue spalle conclude Grahm Hill che, complice il ritiro di Clark, si porta nuovamente al comando della classifica iridata. Ma nella lotta per il titolo mondiale entra ora in gioco anche Surtees. Il ferrarista nelle ultime due gare è esaltante: terzo tempo in Inghilterra, pole e vittoria in Germania. La Ferrari tornata ai vertici sta spingendo sempre più in alto.
Domenica 6 Settembre, è in calendario la terz'ultima prova del campionato del mondo 64. E Surtess non delude: nelle prove è il più veloce; i suoi diretti avversari nella corsa al titolo strappano soltanto il terzo ed il quarto miglior tempo.

Il mese decisivo è ottobre, che vede la disputa di due gare: Il gran premio degli Stati Uniti a Watkins Glen e quello del Messico. Per la Ferrari che ha portato a termine una rincorsa non solo sportiva ma anche tecnica nei confronti delle squadre inglesi il momento non potrebbe essere migliore, e invece la scuderia di Maranello è in subbuglio. Il drake è ai ferri corti con l'autroità sportiva italiana; e così le monoposto schierate negli ultimi due GP non sono dipinte nella classica livrea rossa dell'Italia motoristica, bensì nell'insolita tenuta bianca e blu degli USA........ rosse o bianco-blu le Ferrari restano veloci ed affidabili: Surtees compie tuttavia un errore. Sbaglia a cambiare, la vetture resta qualche secondo senza alcuna marcia inserita e finisce fuoripista, il pilota inglese riesce tuttavia a controllarla e a rimetterla sull'asfalto. Ma perde una ventina di secondi, troppi per poter pensare di riacciuffare Grahm Hill, che va a vincere. Nonostante il ritiro di Clark e l'errore di Surtees, Watkin Glen non ha risolto la lotta per il titolo mondiale. Il 10° GP sarà dunque decisivo.
Alla partenza Jim Clark va subito all'attacco; in una curva veloce Hill si accosta a Bandini all'esterno, il ferrarista resiste... le due macchine si urtano la BRM va in testacoda ed esce di strada, il pilota inglese è costretto a rientrare ai box. La rincorsa al titolo 64 di Graham Hill si ferma qui anche se il pilota di Londra continua giungerà al traguardo solo undicesimo e con Bandini sarà polemica. Surtees arranca mentre Clark conduce in perfetta solitutdine; ma a dieci giri dal termine la Lotus numero uno inizia a perdere velocità, Dan Gurney passa la Lotus e si porta in testa, al successivo passaggio il box Ferrari chiede a Lorenzo di scambiare la propria posizione con John. Clark sta perdendo terreno ma perchè Surtees diventi campione del mondo è necessario che metta insieme più punti possibili. Bandini rispetta gli ordini e lascia passare John. Dan Gurney completa l'ultimo giro, si aspetta Clark, che è transitato il giro precedente ad andatura ridotta, ma pur sempre in seconda posizione... ma il destino dispone altrimenti, mentre si aspetta la lotus verde e gialla di Jimmy, ecco comparire la ferrari bianca e blu di Surtees


Il Gran Premio d'Italia 1964 fu l'ottava gara della stagione 1964 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 6 settembre all'Autodromo nazionale di Monza. Divenne l'ultima per Maurice Trintignant, dopo la sua carriera di 14 anni nella Formula 1.
Il pilota statunitense Phil Hill, dopo l'incendio nel Gran Premio precedente, fu sostituito da John Love di Rhodesia.
La corsa vide la vittoria di John Surtees su Ferrari, seguito da Bruce McLaren su Cooper-Climax e da Lorenzo Bandini su Ferrari.



 Con il successo John Surtees entra nella storia del motorismo.
L'inglese è infatti il primo (e fino ad oggi unico) uomo ed essere diventato campione del mondo sia nelle quattro quanto nelle due ruote.
La stagione 1964 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 è stata, nella storia della categoria, la 15ª ad assegnare il Campionato Piloti
e la 7ª ad assegnare il
Campionato Costruttori. È iniziata il 10 maggio e terminata il 25 ottobre, dopo 10 gare.
Il titolo dei piloti è andato per la prima volta a John Surtees e il titolo costruttori per la seconda volta alla Ferrari.

Ferrari 158

Nel 1964 John Surtees, già sette volte campione del mondo di motociclismo, conquistò anche il titolo iridato di Formula 1 al volante della Ferrari. Fu il sesto mondiale piloti vinto dalla casa di Maranello, al termine di una delle stagioni più appassionanti della storia. Si comincia con il Gran Premio di Montecarlo dove trionfa Graham Hill (BRM), uno dei re del Principato. Jim Clark (Lotus-Climax), campione del mondo uscente, viene attardato da noie al cambio quando è in testa e deve accontentarsi del quarto posto, mentre Surtees si ritira.

 Lo scozzese e il ferrarista arrivano primo e secondo a Zandvoort con Hill quarto, Clark ripete il successo a Spa quando soffia la vittoria alla Brabham di Dan Gurney rimasta senza benzina all'ultimo giro. Hill è quinto.
A Rouen l'unico dei tre ad andare a punti è proprio il "baffo volante", secondo dietro a Gurney, a Brands Hatch Surtees, dopo due ritiri consecutivi, si piazza alle spalle dei due dominatori della prima metà stagione. Clark vince per una manciata di secondi su Hill.
A questo punto l'ex motociclista, che ha un ritardo in classifica di 20 lunghezze da Clark e di 16 da Hill, comincia una miracolosa rimonta, mentre lo scozzese inizia una serie nera di cinque abbandoni di fila che comprometteranno le sue chances di riconquista del titolo.Sul Nürburgring Surtees fa il bis dell'anno precedente battendo Hill, in Austria trionfa il suo compagno di squadra Lorenzo Bandini. A Monza l'inglese della Ferrari torna alla vittoria, Hill lo fa a Watkins Glen dopo due ritiri consecutivi proprio davanti a Surtees.

Si arriva alla gara decisiva in Messico. Hill è al comando con 39 punti, Surtees ne ha 34 e Clark 30. Lo scozzese e l'inglese della BRM prendono la testa, a questo punto Clark è campione per maggior numero di vittorie perché Surtees è quinto, dietro a Gurney e Bandini. A tre giri dalla fine Clark comincia a rallentare per noie al motore e all'ultima tornata dovrà ritirarsi ma verrà ugualmente classificato quinto. Il campione adesso è Hill, ma quando mancano due giri si ferma anch'egli lungo il percorso. Gurney è in testa seguito da Bandini che rallenta moltissimo per lasciar passare Surtees e permettergli di conquistare quei sei punti che lo laureano, inaspettatamente, campione del mondo.

John SurteesJohn SurteesJohn Surtees

John SurteesJohn SurteesJohn Surtees

John SurteesJohn Surtees

John SurteesJohn Surtees

John Surtees

CURIOSITÀ DELL'ANNATA: SURTEES DIVENTA IL PRIMO ED UNICO CAMPIONE DEL MONDO DELLE DUE E DELLE QUATTRO RUOTE, INFATTI ERA GIÀ STATO CAMPIONE DEL MONDO NEL MOTOMONDIALE PER PARECCHI ANNI. NON È INVECE L'UNICO CHE SI È CIMENTATO IN ENTRAMBE LE CATEGORIE; DA RICORDARE PAGANI CHE HA VINTO IL MOTOMONDIALE NEL 1949 E NEL 1950 ERA IN FORMULA 1 E HAILWOOD, CHE HA VINTO ANCH'EGLI PER PARECCHI ANNI NELLE MOTO E HA POI DEBUTTATO IN FORMULA 1 NEL 1963.

 

IL PILOTA INGLESE SURTEES PER VIA DEL PARTICOLARE MODO IN CUI HA VINTO IL TITOLO RESTERÀ PER SEMPRE L'UNICO PILOTA A VINCERE IL TITOLO NON ANDANDO MAI IN TESTA ALLA CLASSIFICA (NEMMENO DOPO L'ULTIMA CORSA DI CAMPIONATO). NEGLI ANNI PRECEDENTI E NEI SUCCESSIVI INFATTI NON RIUSCÌ MAI A PORTARSI IN TESTA. CONSIDERANDO LA CLASSIFICA IN BASE AI PUNTI VALIDI E NON EFFETTIVI, LA FERRARI REALIZZA QUI IL RECORD RELATIVO ALLA VITTORIA NEL MONDIALE COSTRUTTORI COL MINIMO SCARTO SUL SECONDO, SOLO 3 PUNTI LA DIVIDONO DALLA BRM. INOLTRE LA FERRARI VINCE PER LA SESTA VOLTA IL TITOLO PILOTI ALLONTANANDOSI SEMPRE PIÙ DALLE ALTRE SQUADRE FERME A QUOTA DUE (ALFA ROMEO, COOPER, MASERATI E MERCEDES). NEL CAMPIONATO COSTRUTTORI RAGGIUNGE INVECE LA VETTA CON DUE TITOLI, CIOÈ LA COOPER.

 

SI VERIFICA L'ULTIMO CASO DI SCAMBIO DI VETTURE IN UNA GARA. AVVIENE AL GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI E PROTAGONISTI SONO JAMES CLARK E MIKE SPENCE CON LE LORO LOTUS-CLIMAX. ERA SUCCESSO CHE CLARK AVEVA AVUTO DEI PROBLEMI QUANDO ERA IN TESTA ALLA CORSA, LA SQUADRA ALLORA DECISE DI FAR FERMARE SPENCE E CLARK SALITO SULLA VETTURA DEL COMPAGNO GIUNSE SETTIMO. DA RICORDARE CHE COMUNQUE È DAL 1958 CHE I PILOTI CHE DIVIDEVANO L'ABITACOLO NON PRENDEVANO PUNTI. QUESTO PER DIFFERENZIARSI BENE DAL MONDIALE SPORT-PROTOTIPI CHE PREVEDEVA UN EQUIPAGGIO DI DUE-TRE PILOTI A VETTURA. LA MANOVRA DI CLARK ERA MOTIVATA DAL FATTO CHE GIUNGENDO EVENTUALMENTE PRIMO AVREBBE ALMENO TOLTO PUNTI AGLI ALTRI.






1965 - Lotus 33
CLARK Jim
72 Gran Premi - 25 Vittorie - 32 Podi
- 1965 -

GENNAIO
Muore Winsto Churchill

FEBBRAIO
Il presidente degli USA, Lyndon Johnson, ordina alle forze aeree di iniziare a bombardare obiettivi militari in Vietnam

OTTOBRE
 Viene inaugurata la Post Tower di Londra, che diviene l'edificio più alto della città

Jim Clark

Flag   Gran Bretagna (Kilmany, Scozia)






Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 04 Mar 1936

Dal - al :

1960 - 1968

Morto : 07 Apr 1968

Presenze :

73
Anni : 32 01 03

G.P. iniziati

72
Vittorie : 25

Podio :

32
Pole - Positions : 23 Prima fila : 48
Giri veloci : 28 Mondiali : 1963 - 1965

 



1965 - Clark-Chapman, la strana...(e vincente) coppia

Il Gran Premio d'Olanda 1965 fu la sesta gara della stagione 1965 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 18 luglio sul Circuito di Zandvoort. La corsa vide la vittoria di Jim Clark su Lotus-Climax, seguito da Jackie Stewart su BRM
e da Dan Gurney su Brabham-Climax.




La prima gara della stagione, il GP del Sud-Africa è stato spostato da ultima gara in campionato a prima: Clark vince senza problemi, in testa dalla partenza all'arrivo la Lotus 33 è la degna erede del modello 25.
Il 30 maggio, cinque mesi dopo la gara di apertura, il GP di Monaco apre la parte europea della stagione. Clark non c'è, sta gareggiando ad Indianapolis; Graham Hill coglie, al volante della sua BRM, la terza affermazione consecutiva sul circuito del principato: Hill vince partendo dalla posizione al palo, ma in gara, dopo essere stato al comando nelle fasi iniziali, per evitare un concorrente in difficoltà, la prima guida BRM perde oltre mezzo minuto. Scivola in quinta posizione, ma con una rimonta favolosa torna al comando poco dopo metà corsa. Nell'ambiente c'è già chi lo considera il re, indiscusso, di Montecarlo.
Il 13 giugno, Jim Clark freschissimo vincitore della 500 miglia di Indianapolis, affronta sul circuito di Spa la seconda gara della sua stagione.
La vittoria ne GP del Beglio sarà per Jimmy la quarta di fila.
Spa, Clermond-Ferrand, Silverstone, Zandvoort e Nurburging: cinque vittorie equivalgono a 45 punti. Sommati ai nove della vittoria in SUd Africa, Jim Clark il 1° Agosto ne ha 54. E' il punteggio più alto che un pilota puo conseguire in una stagione in cui il regolamento del campionato prescrive che non possano conteggiare più di sei risultati.

E' evidente che tanto Chapman quanto Clark avrebbero avuto successo in F1 anche se le loro strade non si fossero mai incontrate. Ma è fuori discussione che i due si completino; Clark crede ciecamente in Chapman, nelle sue cognizioni tecniche e nel suo giudiuzio. La loro relazione è tale che per tutta la durata del loro rapporto Clark non affrontera mai il discorso dell'ingaggio. Jimmy non metterà mai in discussione il fatto che la stagione successiva, anno dopo anno, egli guiderà per Chapman....
.



Il Gran Premio del Belgio 1965 fu la terza gara della stagione 1965 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 13 giugno
sul Circuito di Spa-Francorchamps.
La corsa vide la vittoria di Jim Clark su Lotus-Climax, seguito da Jackie Stewart su BRM e Bruce McLaren su Cooper-Climax.



CURIOSITÀ DELL'ANNATA:  LA LOTUS CONQUISTA IL SUO SECONDO TITOLO COSTRUTTORI RAGGIUNGENDO IN VETTA LA COOPER E LA FERRARI, E ANCHE PER QUANTO RIGUARDA I TITOLI PILOTI E COSTRUTTORI VINTI NELLO STESSO ANNO; DUE CLASSIFICHE NELLE QUALI INVECE IL MOTORE CLIMAX PRIMEGGIA AVENDO VINTO IL PROPRIO QUARTO TITOLO PILOTI, COSTRUTTORI ED ENTRAMBI NEGLI STESSI ANNI.

 

CLARK VINCE MATEMATICAMENTE IL TITOLO MONDIALE CON TRE GARE D'ANTICIPO MA È LA DATA IL FATTO CURIOSO, È IL 1° AGOSTO E NESSUN ALTRO PILOTA DIVENTERÀ CAMPIONE COSÌ PRESTO NEL CALENDARIO. INVECE IL PILOTA DIVENTATO CAMPIONE PIÙ TARDI DI TUTTI RIMANE GRAHAM HILL NEL 1962 IL 29 DICEMBRE.

 

TORNA A GAREGGIARE ANCORA L'ALFA ROMEO, MA SEMPRE IN VESTE DI VETTURA PRIVATA NEL SOLO GRAN PREMIO DEL SUDAFRICA CON IL PILOTA SUDAFRICANO PETER DE KLERK.

 

IL GRAN PREMIO DEL SUDAFRICA VIENE DISPUTATO IL 1 GENNAIO MENTRE LE PROVE SONO DISPUTATE NEL DICEMBRE DEL 1964! CASO UNICO INSIEME AL GRAN PREMIO DEL SUDAFRICA EDIZIONE 1968.

 

SEMPRE IN SUDAFRICA, AUMENTA IL NUMERO DI MOTORI FORD PRESENTI: ORA VIENE UTILIZZATO DAI PILOTI PRIVATI DI LOTUS, BRABHAM E COOPER, COMUNQUE NON PIAZZANDOSI ANCORA IN ZONA PUNTI.

 







1966 - Brabham BT19 /20 Repco
BRABHAM Jack
123 Gran Premi - 14 Vittorie - 31 Podi
- 1966 -

LUGLIO
L'Inghilterra vince la coppa del mondo di calcio, nello stadio di Wembley
vincendo sulla Germania Ovest


NOVEMBRE
Una disastrosa alluvione colpisce Firenze, con gravissimi danni per il patrimonio storico e artistico della città

Il Gran Premio di Francia 1966 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 3 luglio 1966 sul Circuito di Reims. Fu la terza prova del mondiale 1966 e vide la vittoria di Jack Brabham su Brabham-Repco, seguito da Mike Parkes e da Denny Hulme.

Da segnalare che alla Ferrari, Mike Parkes ha sostituito John Surtees che, dopo una clamorosa rottura si è trasferito alla Cooper.

Esordisce in gara la Lotus 43 cobn il nuovo motore 16 cilindri BRM


Flag  Australia (Hurtsville)



Auto

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 02 Apr 1926

Dal - al :

1955 - 1970

   

G.P. iniziati

123
Vittorie : 14

Podio :

31
Pole - Positions : 13 Prima fila : 38
Giri veloci : 12 Mondiali : 1959 - 1960 - 1966




Auto: Brabham-Repco Motore: V-8 Oldsmobile
Maker: Brabham Alesaggio x Corsa: 88.9 X 60.3 mm
Anno: 1966 Capacità: 2.996 CC
Classe: Formula 1 Energia: 315 CV a 7.800 giri al minuto
passo: 91 in Traccia: 56 in
Gli appunti: Totale peso 1.259 lb Ruote: Originariamente 13 nella nella parte anteriore e posteriore sono stati aggiornati a 8x15 nella parte anteriore e nella parte posteriore 10x15
- See more at: https://translate.googleusercontent.com/translate_c?depth=1&hl=it&prev=search&rurl=translate.google.it&sl=en&sp=nmt4&u=http://www.grandprixhistory.org/brab.htm&usg=ALkJrhhdKMo761Gm01g_HonB5lYuauOvZQ#sthash.NiBLP23t.dpuf
1966 - Black-Jack sorprende tutti con la "sua" Brabham

La nuova formula che prescrive a partire dal 1966 in 3000 centimetri cubici la cilindrata massima dei motori trova impreparate una buona metà delle squadre di F1.
La Ferrari monta un dodici cilindri di tre litri a nuova concezione. Dodici è il numero perfetto dei cilindri in casa Ferrari e la scuderia di Modena gode naturalmente dei favori dei pronostici. I suoi piloti per la nuova stagione sono John Surtees, il campione del mondo 1964, e il sempre più collaudato Lorenzo Bandini.
La soluzione più vistosa è elaborata dalla BRM, insieme alla Lotus, la squadra inglese è quella che nei primi mesi del 66 accusa il maggiore ritardo. Il capo progettista Ruud rispolvera così una soluzione tecnica originale anche se non nuova. Avendo a disposizione un motore da 1,5 litri di cilindrata, cioé la metà di quanto consente il nuovo regolamento, Rudd non fa altro che unire due motori. Un motore: 1500 cc; due motori 3000 cc, nasce così il sedici cilindri BRM - otto cilindri più otto - un ibrido che fonde due motori di 1500 cc di cilindrata, sovrapposti e uniti.



Il 12 giugno è in programma il GP del Belgio a Spa. E' la seconda prova del campionato del mondo 1966. Tre settimane prima il mondiale ha fatto il propio debutto sulle strade del Principato di Monaco.

 La vittoria è andata a Jacky Stewart su BRM. Il Gran premio del Belgio 1966 è tuttavia importante per un episodio decisamente "singolare nel suo genere": Sullo schieramento di partenza non piove, ma tutti i piloti sanno come le condizioni atmosferiche possano variare su un circuito lungo come quello di Spa, che per alcuni chilometri si addentra nel fitto del bosco delle Ardenne.

 Il diluvio aspetta i piloti nella parte del tracciato chiamata Malmedy. Sull'acqua la Cooper a motore Maserati di Bonnier si gira e trascina fuori strada la Lotus di Spance, il compagno di squadra di Clark. Poco più avanti altre due macchine finiscono fuori pista. Sono la Brabham di Hulme e una seconda Cooper-Maserati di Jo Siffert, i due piloti finiscono la loro corsa fuori pista. Hill all'entrata della curva Masta perde aderenza; il campione inglese incoccia in un vero e propio torrente che taglia trasversalmente la sede stradale. Non puo' fare nulla per evitarlo e lo investe con la propria BRM. La vettura del pilota londinese scavalca il ciglio della strada, finendo in una piccola scarpata e concludendo la propria corsa contro un masso di cemento.




Graham Hill non subisce alcuna ferita, sta per uscire dalla sua BRM quando, poco oltre, vede la vettura del suo compagno di squadra: Stewart ha finito la sua corsa non distante; ma la situazione appare subito più grave... nella caduta giù per la stessa scarpata in cui è terminata la corsa di Hill, la BRM del pilota scozzese ha subito danni più gravi rispetto alla vettura gemella. Il serbatoio si è rotto e la benzina sta uscendo; Jacky appare dolorante e impossibilitato a lasciare il posto di guida. Graham Hill tenta invano di estrarlo; nella stessa scarpata è finita anche una terza BRM, portata in corsa da Bondurant, benchè sanguinante da un labbro e dolorante per la rovinosa uscita di strada, il francese intuisce subito la gravità dell'incidente di Stewart e si affretta a dare una mano a Hill..... ma niente da fare.
Mentre Bondurant rimane con Stewart, Hill va a cercare aiuto. In quel punto del tracciato di Spa non ci sono commissari di pista e non c'è alcun medico. Graham trova uno spettatore in possesso di una chiave inglese con cui riesce a svitare il volante della BRM e a far uscire finalmente Stewart. Ma scongiurato il pericolo di un incendio I due soccorritori si trovano a dover far fronte a un emergenza senza alcun conforto medico. Stewart è dolorante in varie parti del corpo, segno che deve aver subito diverse fratture. Hill e Bondurant lo sollevano e lo portano nell'abitazione più vicina, una specie di fattoria. Lo spogliano degli indumenti da corsa, fradici di benzina, mentre stanno compiendo l'operazione nella stanza entrano due suore che non intuendo la gravità della situazione, restano perplesse alla vista di due uomini che ne spogliano un terzo. I soccorsi non arrivano. Graham Hill prende il telefono e riesce a mettersi in contatto con la direzione di gara, l'ambulanza arriva dopo oltre venti minuti, ma l'odissea del giovane pilota scozzese non è finita: l'ambulanza si mette in marcia diretta verso la cittadina di Verviers, ma ad un certo punto perde la scorta che le è stata assegnata; l'autista non sa come giungere a destinazione, sarà solo dopo un ulteriore perdita di tempo che Stewart riuscirà a raggiungere l'ospedale, dove gli verrano somministrate le prime cure.
E' naturalmente una situazione insostenibile!!!! Jacky decide così di impegnarsi in prima persona affinchè le gare diventino uno sport più sicuro: tanto per chi le pratica quanto per chi vi assiste.



Il Gran Premio di Francia 1966 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 3 luglio 1966 sul Circuito di Reims. Fu la terza prova del mondiale 1966 e vide la vittoria di Jack Brabham su Brabham-Repco, seguito da Mike Parkes e da Denny Hulme.
Da segnalare che alla Ferrari, Mike Parkes ha sostituito John Surtees che, dopo una clamorosa rottura si è trasferito alla Cooper.
Esordisce in gara la Lotus 43 cobn il nuovo motore 16 cilindri BRM



Dopo Reims Brabham precede Bandini di soli due punti. Il pilota-costruttore australiano domina la gara di Brands Hatch sin dalle prove in cui stabilisce con facilità il miglior tempo; la Brabham-Repco è una vettura semplice ma solida e veloce. In occasione del successivo GP d'Olanda Brabham vince la terza gara consecutiva dopo una grande corsa di Jim Clark, rimasto in testa alla gara fino al 76° dei 90 giri previsti. Ormai Brabham è irraggiungibile in testa alla classifica con più del doppio dei punti del suo più vicino rivale.

Così Jack Brabham si trova con il titolo di campione del mondo a portata di mano. Nessuno avrebbe scommesso sull'ormai vecchio pilota diventato costruttore, e invece già alla terza gara della stagione Black Jack ha portato al successo la sua creatura.
Al Nurburging, nel corso del primo lunghissimo giro, Brabham sfila ad uno ad uno i suoi più temibili rivali. E quando le monoposto passano per la prima volta sul rettilineo del traguardo il pilota australiano è già davanti a tutti.


Il Gran Premio di Gran Bretagna 1966 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 16 luglio 1966 sul Circuito di Brands Hatch.
Fu la quarta prova del mondiale 1966 e vide la vittoria di Jack Brabham su Brabham-Repco, seguito da Denny Hulme e da Graham Hill.
 Al gran premio non parteciparono le Ferrari.


Il Gran Premio di Germania 1966 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 7 agosto 1966 sul Nürburgring.
Fu la sesta prova del mondiale 1966e vide la vittoria di Jack Brabham su Brabham-Repco, seguito da John Surtees e da Jochen Rindt.
Il Gran premio è funestato dal grave incuidente di John Taylor, che morirà circa un mese più tardi a causa delle ustioni procuratesi dall'incendio susseguente all'urto della sua Brabham con la Matra Formula 2 di Jacky Ickx (per rimpinguare la griglia di partenza
erano state ammesse, fuori classifica, anche delle vetture di Formula 2, mostrati in giallo nelle tabelle sottostanti).



E' Monza ad incoronarlo campione del mondo per la terza volta, sei anni dopo il secondo titolo.


CURIOSITÀ DELL'ANNATA:  JACK BRABHAM VINCE IL SUO TERZO TITOLO MONDIALE ED È IL PRIMO PILOTA A RAGGIUNGERE TALE RISULTATO DOPO FANGIO. QUESTO TITOLO È PERÒ IL PRIMO ED UNICO VINTO DA UN PILOTA AL VOLANTE DI UNA VETTURA DI SUA COSTRUZIONE.

LA STAGIONE 1966 RIMANE L'ULTIMA DISPUTATA CON MENO DI 10 GARE IRIDATE. LA FORMULA 1 DALL'ANNO SUCCESSIVO COMINCIA AD ESPANDERSI.

IL MOTORE BRM A 16 CILINDRI USATO DALLA STESSA BRM E DALLA LOTUS RAPPRESENTA IL MOTORE COL MAGGIOR NUMERO DI CILINDRI. TALE CONFIGURAZIONE DI MOTORE ERA STATA UTILIZZATA INOLTRE SEMPRE DAL MOTORE BRM MONTATO SULLA BRM NEL 1951 NELLA VERSIONE TURBO, MENTRE NELLA VERSIONE ASPIRATO ANCORA SULLA BRM DAL 1966 AL 1968 E SULLA LOTUS DAL 1966 AL 1967 MA VENNE ABBANDONATO PERCHÉ CONSUMAVA TROPPA BENZINA E ANCHE PERCHÉ TROPPO POCO AFFIDABILE.

LE PRIME DUE PRESENZE DI PHILIP HILL RAPPRESENTANO UN CASO ANALOGO A QUELLO DI DE GRAFFENRIED NEL 54, IN QUANTO A MONACO E IN BELGIO, CORRE FUORI CLASSIFICA. CIÒ È DOVUTO AL FATTO CHE EGLI CORRE CON UNA CINEPRESA MONTATA SULLA VETTURA PER GIRARE DAL VIVO ALCUNE SCENE DEL FILM "GRAND PRIX". NEL GRAN PREMIO DI MONACO CON UNA LOTUS-CLIMAX DISPUTA SOLO LE PROVE, QUALIFICANDOSI MA RINUNCIANDO A PARTIRE, MENTRE IN BELGIO CON UNA MCLAREN-FORD COSTRUITA APPOSITAMENTE PARTECIPA FINO AL RITIRO. ALTRE RIPRESE VERRANNO EFFETTUATE ANCHE CON L'AUSILIO DI ALTRE VETTURE MA SOLO IN TEST PRIVATI. NEL GRAN PREMIO DEL BELGIO SI VERIFICA COSÌ L'ULTIMO CASO DI UN PILOTA PARTECIPANTE CON UNA VETTURA DI FORMULA 1 CORRISPONDENTE AL REGOLAMENTO, MA FUORI CLASSIFICA.







1967 - Brabham BT 24
HULME Denny
112 Gran premi - 8 Vittorie - 33 Podi
- 1967 -

GENNAIO
Nel lago Coniston muore Donald Campbell, che stava tentando di battere il record mondiale di velocità sull'acqua

DICEMBRE Viene presentato in Francia, il prototipo dell'aereo supersonico Concorde



 


 

Flag   Nuova Zelanda (Nelson)

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 18 Giu 1936

Dal - al :

1965 - 1974

Morto : 04 Ott 1992

Presenze :

112
Anni : 56 03 16

G.P. iniziati

112
Vittorie : 8

Podio :

33
Pole - Positions : 1 Prima fila : 23
Giri veloci : 8 Mondiali : 1967

1967 - L'innafidabilità della Lotus condanna Clark

Denny Hulme si trova così in testa alla classifica del campionato del mondo in virtù della vittoria a Montecarlo e del quarto posto in Sudafrica a gennaio. Se la Lotus 49 di Clark tenesse fede alle promesse della gara in Olanda Hulme rientrerebbe presto nei ranghi della classifica. Invece propio la totale mancanza di affidabilità della Lotus 49 è la principale complice nella scalata
verso il titolo mondiale del grintoso pilota neozelandese.




La Lotus 49 non delude Clark in Inghilterra, al via il più veloce è Hill, che va in testa e ci resta per due terzi di gara, il motore lo tradisce quando mancano 15 giri alla fine; al comando passa Clark che salirà sul gradino più alto del podio seguito da Hulme.
Al Nurburgring, il 6 agosto, Hulme torna alla vittoria, la Lotus infatti si rivela essere ancora una volta inaffidabile, appiedando Clark a soli quattro giri dalla partenza. Denny passa in testa e sul traguardo precede il propio compagno e campione del mondo in carica, nonchè titolare della squadra per la quale corre.



Il Gran Premio di Germania 1967 fu una gara di Formula 1, disputatasi il 6 agosto 1967 sul Nürburgring. 
Fu la settima prova del mondiale 1967 e vide la vittoria di Denny Hulme su Brabham-Repco, seguito da Jack Brabham e da Chris Amon.
Per la prima volta dopo 50 Gran Premi, nessun pilota di nazionalità britannica finisce a podio;
l'ultima volta era accaduto al Gran Premio di Francia 1962.



Jack Brabham vince il successivo GP in Canada, per la prima volta inserito nel calendario mondiale, ma Hulme si difende bene dal ritorno del suo caposquadra e termina la corsa al secondo posto. Il solito Jack avvicina, ulteriormente, il compagno di squadra approfittando di una sua battuta d'arresto a Monza.

Ma è al GP del Messico che i due compagni-rivali del team Brabham si giocano il titolo 1967: In prova nessuno dei due brilla, Brabham stabilisce il quinto miglior tempo, Hulme il sesto; in gara non c'è battaglia. Brabham passa presto in seconda posizione alle spalle della Lotus di Clark. Hulme si accoda, due punti di scarto non sono sufficienti a Brabham per superare in classifica il compagno.

 Questo Hulme lo sa bene, per cui si accontenta di rimanere in attesa e studiare le mosse dell'australiano. L'ordine della corsa non cambia fino alla bandiera a scacchi.
Gran Premio del Canada 1967
Jim Clark guida il plotone davanti a G. Hill, Stewart , Hulme , Gurney .
Denny Hume è il nuovo campione del mondo, il primo neozelandese. Ha solo 30 anni, ma i pochi capelli ed i lineamenti marcati lo fanno sembrare più vecchio dello stesso Brabham, che ha 11 anni in più. Hulme ha costruito il propio successo con estrema regolarità e ha beneficiato della solidità della vettura a disposizione.



CURIOSITÀ DELL'ANNATA: DENIS HULME DIVENTA IL PRIMO CAMPIONE DEL MONDO NEOZELANDESE, INOLTRE LA BRABHAM RAGGIUNGE COOPER, FERRARI E LOTUS PER QUANTO RIGUARDA I TITOLI COSTRUTTORI E QUELLI PILOTI E COSTRUTTORI VINTI NEGLI STESSI ANNI.

LA DOPPIETTA FATTA AD INIZIO STAGIONE DALLA COOPER COSTITUISCE UN FATTO RARO IN QUANTO REALIZZATA CON MOTORI DIVERSI (SOLO IN UN ALTRO PAIO DI OCCASIONI SI VERIFICHERÀ), INOLTRE È L'UNICO CASO IN CUI UNA SQUADRA FA LA DOPPIETTA ALLA PRIMA GARA E NON VINCE NESSUN TITOLO NELLA STAGIONE STESSA. QUELLA VITTORIA RIMANE INOLTRE L'ULTIMA DELLA COOPER E ANCHE DEL MOTORE MASERATI IN FORMULA 1. AL CONTRARIO IL PILOTA MESSICANO PEDRO RODRIGUEZ (FRATELLO DI RICARDO RODRIGUEZ) DIVENTA IL PRIMO ED UNICO PILOTA DI TALE NAZIONALITÀ A VINCERE UN GRAN PREMIO.

JOHN LOVE PIAZZANDOSI SECONDO REALIZZA IL MIGLIOR RISULTATO, IN ASSOLUTO, PER UN PILOTA PRIVATO IN FORMULA 1.

NEL GRAN PREMIO DI GRAN BRETAGNA E NEL GRAN PREMIO DI GERMANIA SULLE PISTE RISPETTIVAMENTE DI SILVERSTONE E NÜRBURGRING PER L'ULTIMA VOLTA LA GRIGLIA DI PARTENZA VIENE DIVISA PER QUATTRO. DALL'ANNO SUCCESSIVO IL QUARTO POSTO IN PROVA SIGNIFICHERÀ, IN QUALUNQUE CIRCUITO, PARTIRE DALLA SECONDA FILA.

DEBUTTA, CON UNA VETTURA DI FORMULA 2, IL PILOTA BRIAN HART, IL QUALE QUALCHE ANNO PIÙ TARDI DIVENTERÀ IL PRIMO ED UNICO PILOTA-FONDATORE DI UN MOTORE DI FORMULA 1. C'ERANO GIÀ STATI QUATTRO PRECEDENTI NELLA STORIA: ASTON, LOOF, REVENTLOW E DE TOMASO, MA TUTTI AVEVANO FONDATO UNA SQUADRA CHE SI AUTOCOSTRUIVA ANCHE I MOTORI, HART INVECE È L'UNICO CHE COSTITUIRÀ UN NUOVO MOTORE, MA SENZA NESSUNA SQUADRA.




                                                                

tribute to graham hill
1968 - Lotus 49B
Hill Graham
175 Gran Premi - 14 Vittorie - 36 Podi
- 1968 -

APRILE
E' assassinato a Memphis Martin Luther King, difensore dei diritti civili
negli Stati Uniti


AGOSTO
Dopo la "Primavera di Praga" le truppe sovietiche invadono la Cecoslovacchia

NOVEMBRE
Il repubblicano Nixon è eletto presidente degli Stati Uniti



Zoom


Flag   Gran Bretagna (Londra)

Auto

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 15 Feb 1929

Dal - al :

1958 - 1975

Morto : 29 Nov 1975

Presenze :

177
Anni : 46 09 14

G.P. iniziati

175
Vittorie : 14

Podio :

36
Pole - Positions : 13 Prima fila : 42
Giri veloci : 10 Mondiali : 1962 - 1968


Hockenheim -  7 Aprile 1968 Jim Clark, il più grande pilota del mondo, certamente uno
dei piloti migliori di tutti i tempi, l'uomo considerato immortale.... è morto all'istante!
1968 - Addio Jim...


A kyalami Jim Clark ha iniziato la stagione come meglio non potrebbe: partito dalla pole position ha vinto la terza gara consecutiva, considerando le ultime due della stagione precedente.
Dopo il Sud-africa, Jimmy parte per l'Australia e la Nuova Zelanda dove partecipa, con il resto del mondo della F1, alle gare della Tasmania Cup. Ne vince quattro prima di tornare in Europa dove, in attesa della ripresa del mondiale F1, sta per iniziare il campionato F2.
Domenica 31 Marzo Clark è in terra spagnola a Barcellona; sul circuito del Montjuich prende parte alla gara di F2, la settimana successiva è a Hockenheim.. Chapman non c'è....
A Hockenheim la prima domenica di Aprile del 68 è una giornata fredda. Le prove non sono andate particolarmente bene per Clark; la sua Lotus accusa un non perfetto funzionamento del propulsore, ha stabilito soltanto il settimo miglior tempo ed alla partenza perde altre posizioni. Jimmy non ha chiaramente nessuna voglia di dare battaglia.
.....L'incidente avviene al quinto giro: Clark transita sulla linea del traguardo e si lancia sul primo lunghissimo rettilineo. Nel momento di impostare la curva sulla destra, a metà circa del rettilineo, la sua Lotus ha uno scarto nella direzione opposta. Jim corregge il comportamento della monoposto, la vettura ha un'altro scarto fulmineo, questa volta sulla destra; Clark cerca per la seconda volta di correggere la traiettoria della Lotus, che accusa il terzo scarto, ancora sulla sinistra. La lotus si trova al limite della sede stradale. Clark lanciato a oltre 220 Km/h non riesce più a controllarla, la monoposto lascia l'asfalto e finisce sull'erba dove non è più possibile mantenere il controllo. A velocità folle si avvia verso gli alberi, davanti ai quali, in quel tratto del percorso, non ci sono protezioni......ai primi soccorritori si presenta uno spettacolo agghiacciante: la vettura è spezzata in due, la scocca è piegata come fosse una banana, è stato l'urto ad oltre 200 all'ora contro un albero a ridurla così, il blocco del cambio e il motore sono da tutt'altra parte. Resti della Lotus sono sparsi nel bosco per un raggio di una ventina di metri; ad un'altezza di circa cinque metri da terra, sul tronco di un albero c'è un ammaccatura molto pronunciata.... è il punto esatto in cui il casco di Jim Clark ha battuto contro l'albero al termine del terribile volo. I medici che sono arrivati sul luogo dell'incidente constatano presto che per Clark non c'è più nulla da fare...... il suo cuore batte ancora ma Jimmy è clinicamente morto, l'impatto con l'albero è stato fatale.
Jim Clark, il più grande pilota del mondo, certamente uno dei piloti migliori di tutti i tempi, l'uomo considerato immortale.... è morto all'istante!
La causa dell'incidente è stata una foratura... una banale foratura alla gomma posteriore destra che su un circuito veloce come Hockenheim ha avuto una conseguenza agghiacciante.



E’ l’unico pilota nella storia a conquistare l’ambito tris:

 Campione Mondiale F.1, 24 ore di Le Mans e 500 Miglia di Indianapolis

Monaco '58 - Graham Hill al debutto con la Lotus-Climax 12

Graham Hill era stato interessato inizialmente al motociclismo, ma nel 1954 notò una pubblicità dell'Universal Motor Racing Club a Brands Hatch, che offriva la possibilità di girare in circuito per cinque scellini. Fece così il suo debutto in una Cooper 500 di Formula 3, e da quel momento in poi si dedicò alle corse automobilistiche. Hill entrò nella Lotus come meccanico, ma arrivò rapidamente al posto di guida. La Lotus correva in Formula 1 e questo permise a Graham di debuttare al Gran Premio di Monaco 1958, dove si ritirò per la rottura di un semiasse. Nel 1960 passò alla BRM, con cui vinse il titolo mondiale nel 1962. Hill fece anche parte della cosiddetta "invasione inglese" di piloti e vetture alla 500 Miglia di Indianapolis a metà degli anni Sessanta, vincendo nel 1966 con una Lola-Ford.

Nel 1967, tornato alla Lotus, Hill contribuì allo sviluppo della Lotus 49, spinta dal nuovo motore Cosworth V8. Dopo la morte dei suoi compagni di squadra, Clark e Spence, all'inizio del 1968, Graham prese le redini della squadra, vincendo il suo secondo titolo. In quel periodo, la Lotus aveva fama di vettura fragile e pericolosa, specialmente con i nuovi dispositivi aerodinamici, che causarono incidenti molto simili a Hill e Jochen Rindt nel corso del Gran Premio di Spagna 1969. Un incidente al GP statunitense di quello stesso anno gli provocò fratture alle gambe, interrompendo la sua carriera. Dopo essersi ristabilito, Hill continuò a correre in Formula 1 per alcuni anni, senza però ottenere gli stessi successi. Colin Chapman riteneva che Hill fosse ormai a fine carriera e lo sistemò per il 1970 nella squadra di Rob Walker, fornendo anche, come parte dell'accordo, una delle nuove vetture modello 72.

Al primo Gran Premio in Sudafrica, Hill arrivò sorprendentemente sesto, un ottimo piazzamento dato che ancora aveva bisogno di una stampella per camminare. Ottenne poi un ottimo quarto posto in Spagna e un quinto a Monaco. Dopo questo discreto inizio, la Lotus 49 cominciò a essere inadeguata ed anche la Lotus 72 promessa da Chapman non venne consegnata al team di Walker fino a Monza, dove però nessuna Lotus gareggiò dopo la scomparsa di Rindt. Hill passò quindi alla Brabham per il 1971-1972: la sua ultima vittoria in Formula 1 arrivò all'International Trophy di Silverstone, nel 1971, gara non valida per il campionato, con la Brabham BT34. La squadra era comunque in crisi, dopo il ritiro di Jack Brabham e la vendita a Bernie Ecclestone da parte di Ron Tauranac; Hill non riuscì a sistemarsi.

Pur concentrandosi sulla Formula 1, mantenne una presenza anche nelle corse per vetture Sport, comprese due partecipazioni a Le Mans, con una Rover-BRM a turbina. Con il declino della sua carriera in Formula 1, entrò a far parte della squadra Matra di vetture Sport, vincendo la24 Ore di Le Mans nel 1972,insieme a Henri Pescarolo. Questa vittoria completò la cosiddetta "Tripla Corona" dell'automobilismo, in entrambe le definizioni che ne vengono date (vittoria alla 500 miglia di Indianapolis, alla 24 Ore di Le Mans e al Gran Premio di Monaco, oppure alla 500 Miglia di Indianapolis, alla 24 Ore di Le Mans e nel Campionato mondiale di Formula 1). In entrambi i casi, Hill è ancora l'unica persona ad aver ottenuto queste vittorie.


Il piccolo Damon Hill trascorre una giornata con il papà Graham....

Graham-Hill_6

I due titoli mondiali

Nato nel 1929 ad Hampstead, un sobborgo di Londra, appassionato di corse e motori entra in Lotus come meccanico. Inizia la sua carriera di pilota con le vetture di Colin Chapman, ma poi corre per sette anni alla BRM e torna alla Lotus nel 1967 al fianco di Jim Clark.
Dopo il primo titolo mondiale del 1962, ritorna campione del mondo nel 1968, alla guida della Lotus 49. Jim Clark muore ad inizio stagione sul tracciato di Hockenheim, tocca a Graham Hill, suo scudiero, prendere in mano le redini della squadra e concretizzare le potenzialità della monoposto britannica e del DFV Cosworth. La grande esperienza del pilota britannico ha la meglio su tutti gli avversari ed a fine anno conquista nuovamente l’ambito titolo.


  

Il Gran Premio degli Stati Uniti 1963 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 6 ottobre 1963 sul Circuito di Watkins Glen.
La gara fu vinta da Graham Hill, alla guida di una BRM.

Gran Premio degli Stati Uniti 1964fu la nona gara della stagione 1964 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 4 ottobre sul circuito Watkins Glen International.Il pilota principale della Cooper-Climax statunitense Phil Hill, che non aveva partecipatoalla gara precedente (fu sostituito dal pilota di riserva), ritornò al volante.La corsa vide la vittoria di Graham Hill su BRM, seguito da John Surtees su Ferrari e da Jo Siffert su Brabham-BRM.
Il Gran Premio degli Stati Uniti 1965 fu la nona gara della stagione 1965 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 3 ottobre sul Circuito di Watkins Glen. La corsa vide la vittoria di Graham Hill su BRM, seguito dai piloti Brabham-Climax Dan Gurney e Jack Brabham.

     La vittoria ad Indy

Nel 1966 ben 225.000 spettatori accalcano le tribune di Indianapolis, la vittoria di Clark della precedente edizione ha richiamato tantissimo pubblico che accorre sugli spalti per vedere se l’asso scozzese riesce a ripetere l’impresa. Graham Hill è attirato dalla corsa americana e dai premi in denaro, si iscrive al volante di una Lola-Ford. La corsa è molto movimentata nelle posizioni di testa, i protagonisti sono tutti piloti inglesi, oltre a Hill ci sono Clark e Stewarth anche lui al volante di una vettura realizzata da Eric Broadley. Stewarth, a lungo terzo, ha dei problemi al suo motore e scende in sesta posizione, ma per la vittoria si verifica un episodio curioso: sia Hill che Clark si credono vincitori allo scadere dei 200 giri ed entrambi entrano nella Victory Lane per ritirare il Borg Warner Trophy. In realtà la vittoria è di Graham Hill, il team Lotus aveva commesso un errore nel conteggio dei giri e Colin Chapman ritirò immediatamente il reclamo lasciando alla Lola T90 la prima vittoria ad Indianapolis.

Graham Hill lola indy_2

Dopo la vittoria nel catino dell’Indiana la carriera di Graham Hill continua con altri successi, in 17 anni disputa 176 G.P., il record di presenze fino ad allora, vincendone 14. E’ suo il primato di vittorie a Montecarlo, cinque in totale, uguagliato da Senna negli anni 90. Il pilota inglese è stato uno dei principali attori del circus della F.1 negli anni ’60, e spesso viene ricordato, oltre che per i suoi famosi baffi anche per il humor tipicamente inglese. Eclettico, era facile incontrarlo nei box con la moglie Bette che gli teneva i tempi, o a qualche party tra piloti, soprattutto dove c’era da divertirsi. Nel 1964, dopo l’incidente tra la sua vettura e la Ferrari di Lorenzo Bandini nel G.P. del Messico, che consentì a Surtees di vincere il mondiale, facendolo perdere a Hill, regalò per natale all’italiano un corso di guida, con un biglietto di prendere almeno la patente per corrispondenza, un gesto spiritoso e simpatico che dimostra la signorilità e la goliardia nell’ambiente di allora delle corse, ben diverso dell’attuale fatto di reclami e spie.

I due anni successivi lo vedono ancora in lotta per il titolo ma questi ultimi anni in BRM sono segnati da una grande quantità di problemi meccanici.
 Nel 1967 torna alla Lotus e si forma un super team con lui ed il due volte Campione del Mondo Jimmy Clark.
Il 1968 è l'anno della tragica morte di Clark ad Hockenheim, Graham Hill vince i due successivi gran premi
 e diventa Campione del Mondo di Formula 1.
 Gli anni successivi non sono felici per Hill e vengono ricordati soprattutto per la sua ultima vittoria, quella di Monaco nel 1969.

Questa è la sua quinta vittoria a Montecarlo, un record che non sarebbe stato sorpassato fino al 1993 quando Ayrton Senna conquista la sua sesta vittoria sul circuito monegasco.A Watkins Glen rimane coinvolto in un terribile incidente che lo vede costretto su di una sedia a rotelle.
Dopo essersi rimesso dalle sue ferite ricomincia a correre ma senza ulteriori successi. Fonda una sua scuderia, la Embassy, ma non ha successo.

hill_le mans_72

La vittoria a Le Mans

Graham Hill è stato anche l’unico pilota ad aver vinto, oltre Indianapolis e l’alloro mondiale, anche la 24 Ore di Le Mans, nel 1972 in coppia con Henry Pescarolo alla guida della Matra MS670. Quell’anno Lagardere, il patron della Matra, chiamò l’inglese a far coppia con Henry Pescarolo. Per tutti era solo un pilota a fine carriera, demotivato, che correva solo per soldi, ed invece, ancora una volta, la grande professionalità di Graham Hill ha avuto la meglio.

Per vincere nella maratona francese servono grandi doti, motivazione, rispetto per la meccanica e la coppia Hill-Pescarolo conquistano l’ambito trofeo sbaragliando tutti i pronostici che li davano solo per comprimari. Per ora Graham Hill è stato l’unico a riuscire in questa impresa, e nessuno sembra in grado di eguagliare questo primato in un’era dove i piloti sono sempre più specializzati nelle varie categorie.

Il Team Hill

Brise Hill - 1

Dopo l’avventura con il Team Gold Leaf Lotus, passò al team privato di Rob Walker, sempre con la Lotus. Nel 1971 e ’72 corse con il Team Brabham per poi gareggiare con un proprio team e le vetture Lola. Nella stagione 1975 fece debuttare una vettura di sua costruzione (denominata GH1), anche se derivata da il modello Lola T370 al Gran Premio del Sud Africa con Rolf Stommelen. Nel successivo Gran Premio di Spagna corsero François Migault e Rolf Stommelen. Proprio quando il pilota tedesco era in testa la perdita dell’alettone provocò la sua uscita di pista con l’uccisione di quattro spettatori. Nel Gran Premio di Monaco Graham Hill tenterà di qualificarsi ma senza fortuna.
Sostituito Stommelen con Tony Brise la scuderia riuscì ad ottenere i suoi primi punti al Gran Premio di Svezia con Brise, sesto. L’incidente aereo in cui perirà Graham Hill, assieme a Tom Brise, il 29 novembre del 1975 mentre stavano rientrando da una sessione di test al Castellet, determinerà la chiusura della scuderia. Hill stesso era alla guida del suo aereo, un Piper Aztec, a causa della nebbia andò ad urtare durante l’atterraggio contro un albero sulla pista di Elstree. Oltre ai due piloti morirono il progettista Andy Smallman ed alcuni tecnici e meccanic


Nel 1975, alla bella età di 46 anni, disputa i primi due gran premi e poi annuncia il ritiro.Affiderà la  vettura al suo pupillo,
Tony Brise, che però morirà con lui quando cade l’aereo che stava pilotando. Era il 29 novembre 1975 e il mondo non vedrà
 più il famoso casco con le strisce bianche fino a quando, nel 1992, suo figlio Damon riporta in Formula 1 questa famosa icona
 rendendogli onore vincendo anche lui il mondiale nell'anno 1996.



CURIOSITÀ DELL'ANNATA:  LA LOTUS VINCE IL SUO TERZO TITOLO PILOTI, IL TERZO COSTRUTTORI E PER LA TERZA VOLTA LI VINCE ENTRAMBI NELLO STESSO ANNO E, PER QUANTO RIGUARDA GLI ULTIMI DUE DATI, REALIZZA UN RECORD. IL MOTORE FORD È INVECE AI PRIMI DUE TITOLI MONDIALI, PREDECESSORI DI UNA LUNGA SERIE. PROPRIO VINCENDO IN FORMULA 1, IL MOTORE FORD REALIZZA PER PRIMO IL VERO E PROPRIO GRANDE SLAM AUTOMOBILISTICO, CON LA VITTORIA NELLA 500 MIGLIA DI INDIANAPOLIS NEL 1965 CON LA LOTUS DI CLARK, LA VITTORIA NELLA 24 ORE DI LE MANS NEL 1966 CON UNA PROPRIA VETTURA E LA COPPIA NEOZELANDESE BRUCE MCLAREN E CHRISTOPHER AMON E IL TITOLO COSTRUTTORI DI FORMULA 1, APPUNTO, CON LA LOTUS DI GRAHAM HILL, CLARK, SIFFERT E OLIVER.

CON IL TITOLO MONDIALE DI GRAHAM HILL, LA GRAN BRETAGNA SUPERA L'ARGENTINA PER NUMERO TOTALE DI MONDIALI PILOTI VINTI. ANCORA OGGI È LARGAMENTE IN TESTA A QUESTA SPECIALE CLASSIFICA.

L'INCIDENTE MORTALE DI CUI È VITTIMA SCHLESSER COSTITUISCE UN TRISTE RECORD. IL PILOTA FRANCESE È INFATTI IL PIÙ VECCHIO PILOTA MORTO IN FORMULA 1, ALL'ETÀ DI 40 ANNI E 50 GIORNI.

IL CAMPIONATO SI ARTICOLA SU 12 PROVE, È DAL 1958 CHE NON VENIVA SUPERATO IL RECORD DI 11 GARE VALIDE. QUESTO È UN ALTRO SEGNO CHE LA SERIE È IN VIA DI ESPANSIONE.

SI VERIFICA UNA SINGOLARE CIRCOSTANZA: UNA SQUADRA CORRE ED OTTIENE PUNTI UTILIZZANDO DUE MOTORI DIVERSI. ACCADE ALLA MATRA CON I MOTORI FORD E MATRA E ALLA MCLAREN CON I MOTORI FORD E BRM. GENERALMENTE CIÒ ERA DOVUTO AL FATTO CHE CORREVANO ANCHE VETTURE PRIVATE, MAGARI DI ANNATE PRECEDENTI CON MOTORI ORIGINALI. DIVERSO IL CASO DELLA MATRA, LA QUALE IN FORMA UFFICIALE CORREVA CON I MOTORI MATRA, MENTRE LA SQUADRA PER COSÌ DIRE PRIVATA, CHE OTTENEVA RISULTATI DI GRAN LUNGA MIGLIORI DELL'UFFICIALE, CORREVA CON MOTORI FORD ED ERA GESTITA DA KEN TYRRELL.

LA PRATICA DELLE SQUADRE PRIVATE SCOMPARVE ALLA FINE DEGLI ANNI 70, MENTRE IL FATTO DI CORRERE CON DUE MOTORI DIVERSI, MAGARI ANCHE NELLA STESSA CORSA, CONTINUÒ A PROTRARSI NEL TEMPO E CAPITA ANCORA OGGI, ANCHE SE IL FENOMENO SI È DRASTICAMENTE RIDOTTO. DOPO IL 1968 BISOGNERÀ ASPETTARE IL 1982 PRIMA CHE UN'ALTRA SQUADRA REALIZZI PUNTI CON PIÙ DI UN MOTORE IN UN'ANNATA E SI TRATTERÀ DELLA BRABHAM CON I MOTORI FORD E BMW.

LA POLE POSITION REALIZZATA DA JACKY ICKX IN GERMANIA È RECORD PER QUANTO RIGUARDA IL DISTACCO DAL SECONDO (TRA L'ALTRO COMPAGNO DI SQUADRA), BEN 10 SECONDI E 9 DECIMI! CIÒ È DOVUTO AL FATTO CHE IL CIRCUITO ERA MOLTO LUNGO, ICKX STAVA SPERIMENTANDO PER LA PRIMA VOLTA GLI ALETTONI E VOLENDO SI POTREBBE AGGIUNGERE CHE ICKX, PILOTA CHE CORREVA ANCHE NEL CAMPIONATO SPORT, CONOSCEVA PERFETTAMENTE LA PISTA. ANCHE FANGIO NEL 1957 AVEVA RIFILATO 10 SECONDI E 1 DECIMO A STIRLING MOSS SECONDO SUL CIRCUITO DI PESCARA (IL PIÙ LUNGO DELLA STORIA). IN ENTRAMBI I CASI, LA STREPITOSA POLE POSITION NON FU SEGUITA, NÉ DALLA VITTORIA, NÉ DAL GPV. ADDIRITTURA NESSUNO DEI DUE RIUSCÌ A PERCORRERE NEANCHE IL PRIMO GIRO IN TESTA, VANIFICANDO COSÌ IL PRODIGIOSO VANTAGGIO!







1969 - Matra MS80
STEWART Jackie
Carriera: Formula 1 anni 70
- 1969 -

LUGLIO
L'astronauta statunitense Armstron è il primo uomo a mettere piede sulla luna

SETTEMBRE
Un gruppo di ufficiali guidati da Gheddafi prende il potere in Libia

DICEMBRE
Esplode una bomba nella sede della Banca dell'Agricoltura in piazza fontana
 a Milano, sedici morti e decine di feriti


Flag   Gran Bretagna (Dumbarton, Scozia)




Zoom

Anagrafica

Attività in F.1

Nato il : 11 Giu 1939

Dal - al :

1965 - 1973

   

G.P. iniziati

99
Vittorie : 27

Podio :

43
Pole - Positions : 17 Prima fila : 42
Giri veloci : 15 Mondiali : 1969-1971-1973

1969 - Dopo Clark il titolo mondiale parla scozzese

La splendida stagione di Graham Hill non finisce con il 31 dicembre 1968. La primavera successiva, infatti, nella suggestiva cornice di Montecarlo, l'"ambasciatore" dello sport dei motori vince per la quinta volta il gran premio di Monaco: Hill si porta in testa al GP di Monaco del 1969 al 23° giro, quando il semiasse della Matra motorizzata Ford-Coswoath di Jacky Stewart, partito dalla pole position, cede di schianto. Per significativo ed esaltante che sia, il gp di Monaco è tuttavia solo una parentesi in una stagione completamente dominata da Jacky Stewart. Alla vigilia di Montecarlo lo scozzese è già infatti il leader incontrastato della classifica mondiale in virtù dei 18 punti delle vittorie riportate nelle prime due gare della stagione.
Monaco segna una battuta d'arresto nella cavalcata di Stewart verso il titolo mondiale, cavalcata che riprende puntualmente nel successivo gran premio d'Olanda. Dal 21 giugno al 3 agosto, Jacky Stewart costruisce la scalata al suo primo titolo mondiale. La sua Matra-Ford è raramente la più veloce in prova, ma in gara il binomio Stewart-Matra è imprendibile. Merito della grande armonia che regna in squadra e di migliaia di chilometri che lo scozzese, la vettura ed il motore hanno percorso nei mesi invernali. Stewart è un perfezionista che non vuole lasciare nulla al caso. E' convinto che una scrupolosa preparazione sia il modo migliore per iniziare la scalata al titolo. E' in questo suo atteggiamento che emerge l'estrema professionalità di Jacky,un talento forse non naturale come nel caso di CLark ma altrettanto vicino alla perfezione. Ancora qualche mese e Stewart, in virtù della meticolosita con cui prepara se stesso e la propria vettura, sarà noto come "Mister 101 percento".
Olanda, Francia, Silverstone: tre gare tre vittorie. A Zandvoort e a Clermond-Ferrant, Jacky corre due gare di testa. In Inghilterra ha la meglio dopo un bellissimo duello con la Lotus di un Jochen Rindt in grande crescita. Na alle sue spalle non c'è una concorrenza compatta: in Olanda si classificano al secondo e al terzo posto Siffert e Amon, in Francia Beltoise e Ickx, in Inghilterra Ickx e Mclaren.




Il Gran Premio d'Olanda 1969, XVIII Grote Prijs van Nederland di Formula 1 e quarta gara del campionato di Formula 1 del 1969,
 si è svolto il 21 giugno sul circuito di Zandvoort ed è stato vinto da Jackie Stewart su Matra-Ford Cosworth.





Il Gran Premio di Francia 1969, LV Grand Prix de France e quinta gara del campionato di Formula 1 del 1969, si è svolto il 6 luglio
sul Circuito di Clermont-Ferrand ed è stato vinto da Jackie Stewart su Matra-Ford Cosworth.


Il Gran Premio di Gran Bretagna 1969, XXII RAC British Grand Prix e sesta gara del campionato di Formula 1 del 1969, si è svolto il 19 luglio sul circuito di Silverstone ed è stato vinto da Jackie Stewart su Matra-Ford Cosworth.


E' Monza ad assegnare il titolo di campione del mondo 1969 a Jacky Stewart: Il 7 Settembre lo scozzese passa per primo sotto alla bandiera a scacchi. All'inizio dell'ultimo giro, Stewart è terzo in coda alla Lotus di Rindt e alla Matra di Belotise. Alla curva grande dopo il lunghissimo rettilineo dei box ha inizio un ultimo giro mozzafiato in cui i tre piloti si superano a vicenda. Ma alla fine è lo scozzese di Tyrell a precedere sul traguardo Rindt e Belotise nell'ordine.
Jacky Stewart è campione del mondo con tre gare di anticipo rispetto al calendario. Il dominio di Stewart richiama alla mente le grandi stagioni di una altro scozzese. Agli sportivi di tutto il mondo rimane il rimpianto per essere stati privati di un duello tutto scozzese come quello che avrebbero potuto inscenare Jacky Stewart e Jim Clark.


CURIOSITÀ DELL'ANNATA:  LA MATRA DIVENTA LA PRIMA ED UNICA VETTURA FRANCESE A VINCERE TITOLI MONDIALI IN FORMULA 1. LA GESTIONE DELLA VETTURA È PERÒ AFFIDATA AD UNA STRUTTURA... INGLESE (QUELLA DI KEN TYRRELL CHE NEL 1970 DECIDERÀ DI AUTOCOSTRUIRSI LE VETTURE).

NEL GRAN PREMIO DI SPAGNA JACKIE STEWART VINCE DOPPIANDO TUTTI. LA PARTICOLARITÀ PERÒ È CHE LA CORSA FU COSTELLATA DI RITIRI DOVUTI A ESPERIMENTI CON ALETTONI MOBILI, TROPPO FRAGILI, E COSÌ IL DISTACCO DAL SECONDO CLASSIFICATO, BRUCE MCLAREN, È DI BEN DUE GIRI, ED È UN DISTACCO RECORD EGUAGLIATO SOLO UN'ALTRA VOLTA NEL 1995.

LA VITTORIA DI GRAHAM HILL AL GRAN PREMIO DI MONACO RISULTA ESSERE LA SUA QUINTA PERSONALE IN QUELLA GARA (E ANCHE SUL CIRCUITO DI MONTECARLO) E PER L'EPOCA COSTITUISCE UN RECORD, BATTUTO SOLO DA SENNA NEL 1993.

IL MOTORE FORD DOMINA LETTERALMENTE L'ANNATA: DELLE 11 PROVE IN CALENDARIO NE VINCE 11, REALIZZA 11 POLE POSITION E 11 GPV E PERCORRE 770 GIRI IN TESTA SUGLI 807 TOTALI DELL'ANNATA (PERCENTUALE DEL 95,415%).

SI DISPUTA IN GERMANIA L'ULTIMA CORSA DI FORMULA 1 CON AL VIA VETTURE DI FORMULA 2. DALL'ANNO SUCCESSIVO LE VETTURE DI FORMULA 2 NON SARANNO PIÙ AMMESSE, NEMMENO CON CLASSIFICA SEPARATA. LA DECISIONE VIENE PRESA NON TANTO PER L'INCIDENTE MORTALE DI MITTER, MA PERCHÈ GIÀ DAL 1967 VENIVA DISPUTATO UN CAMPIONATO EUROPEO DI FORMULA 2, CON GARE RISERVATE A TALI VETTURE.

ALCUNE SQUADRE INTRAPRENDONO LA STRADA DELLE VETTURE A QUATTRO RUOTE STERZANTI. GIÀ NEL 1961 LA FERGUSON AVEVA DEBUTTATO CON UNA VETTURA DI QUESTO TIPO, SENZA OTTENERE RISULTATI. ORA CI PROVA SOPRATTUTTO LA LOTUS E LA MATRA. IL MIGLIOR RISULTATO DELLA LOTUS 63-FORD È UN 10° POSTO DI JOHN MILES NEL GRAN PREMIO DI GRAN BRETAGNA, MENTRE LA MATRA MS84-FORD DI SERVOZ-GAVIN OTTIENE UN BUON 6° POSTO NEL GRAN PREMIO DEL CANADA. ANCHE LA MCLAREN COSTRUISCE UNA VETTURA A QUATTRO RUOTE STERZANTI, LA M9A-FORD, MA VIENE UTILIZZATA SOLO NEL GRAN PREMIO DI GRAN BRETAGNA DA DEREK BELL, PERALTRO RITIRANDOSI. IN SOSTANZA L'IDEA È BUONA MA I VANTAGGI NON VENGONO GIUDICATI SUFFICIENTI E I PROGETTI VERRANNO ABBANDONATI.





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