
Curiosità
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1972 Gran Premio d'Italia Monza - Jackie Stewart - Tyrrell Ford

La prima fila era composta da due vetture con motori a dodici cilindri,
vale a dire la Ferrari 312B2 di Jacky Ickx e la Matra MS120D
di Chris
Amon. Dietro di essi si erano qualificati Jackie Stewart, Clay
Regazzoni, Emerson Fittipaldi e Denis Hulme,
mentre Henri Pescarolo e
Derek Bell non riuscirono a qualificarsi poiché la griglia di partenza
era limitata a sole 25 vetture
Gran Premio d'Italia decima gara del campionato di Formula 1 del 1972,
si è svolto il 10 settembre sul Circuito di Monza ed è stato vinto da Emerson Fittipaldi su Lotus-Ford Cosworth.
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" PERCHE' ROSSA "
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La Ferrari ha semplicemente mantenuto il coloro
rosso che, fin dagli anni trenta, nell'automobilismo rappresentava
l'Italia (mentre tutte le altre discipline era l'azzurro).
A
quell'epoca anche l'Alfa Romeo competeva con i bolidi rossi. I colori
delle altre nazioni erano verde per la Gran Bretagna, blu per la
Francia, argento per la Germania,
bianco e blu per gli Stati Uniti. |
AFORISMI
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Non fare mai del bene se non sei preparato all'ingratitudine
Enzo Ferrari
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“Se vuoi finire primo, prima devi finire.” Juan Manuel Fangio
"Date
a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare
un automobile, sicuramente la farà rossa." Enzo Ferrari
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Perché faccio il pilota di F1? Sempre
meglio che lavorare!
Jacques Laffite
"Se senti
l'auto perfettamente sotto controllo, significa che non stai andando abbastanza
forte" Colin McRae
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"Bisogna entrare forte
in tutte le curve,una volta che si è dentro,in qualche modo se ne verrà fuori."
Tazio Nuvolari
"Nuvolari è il corridore piu veloce del passato, del presente
e del futuro." Ferdinand Porsche
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"In tutta la mia vita
di pilota non sono mai riuscito a fare un giro perfetto." Stirling Moss
"La
mia Williams FW06 aveva due problemi, uno di guidabilità, l'altro era la Lotus
di Colin Chapman." Patrick Head
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Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1984 - Circuito Dallas
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Domenica mattina....qualche ora prima della partenza.... |
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Il nono appuntamento della stagione ’84 era il secondo gran premio degli
stati uniti in programma per quell’anno: il gran premio di Dallas. Era
la prima volta che si correva nella cittadina del Texas, e il Gp era
stato programmato per domenica 8 luglio. Il tempo meteorologico aveva
fatto temere i tifosi per una eventuale cancellazione della gara, visto
che le temperature erano arrivate fino a 38° centigradi, e il sole
batteva insistentemente sull’asfalto.
Oltretutto la pista non era stata
preparata adeguatamente, e i piloti si erano lamentati della mancanza di
vie di uscita laterali, ma specialmente della condizione dell’asfalto:
molto irregolare e poco resistente alle alte temperature. |
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Dagli Appennini alle Ande - Temporada Argentina
Passaggio di Courage, Rees, Pescarolo e Regazzoni sul tracciato di San Juan
Certo che ci vuole molta forza a stappare queste bottiglie.....
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Peter Warr pronto ad ogni evenienza
Peter Warr ha
lavorato al fianco di Colin Chapman per contribuire alla conquista
di
due titoli mondiali di Emerson Fittipaldi e Jochen Rindt. |
"I piloti
da soli non sono nulla. Senza una squadra alle proprie spalle, potrebbero
semplicemente
fare i bagagli e tornarsene a casa. Niki
Lauda"
Gp Monaco 1980: pasticcio in casa Tyrrell
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Allo
spegnimento del semaforo rosso del Gran Premio di Montecarlo 1980, la Tyrrell di Derek Daly
tenta l’impossibile: superare Riccardo Patrese alla curva Sainte Devote
in mezzo ad un groviglio di vetture. L’irlandese infatti va lungo in
frenata, e centra in pieno l’Alfa Romeo di Bruno Giacomelli. Nel
contatto la monoposto di Daly vola, ricadendo sulla vettura di Alain
Prost. La McLaren del francese però funge da secondo trampolino per
l’irlandese, protagonista di un vero e proprio rimbalzo che termina
proprio sulla seconda Tyrrell di Jean-Pierre Jarier. Il
contatto tra i due è serio, in quanto una delle ruote della prima
Tyrrell sfiora il casco dell’incolpevole Jarier. Fortunatamente i due
escono dai rispettivi abitacoli sani e salvi, ma la gara di Monaco
finisce per entrambi dopo pochissimi metri. |
- L’alettone
anteriore di una monoposto è in grado di sopportare oltre 500kg
di carico aerodinamico generato ad alte velocità.
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Il cambio è il componente più stressato in tutta la monoposto, poiché
oltre ad ospitare le marce ad esso sono collegate anche le sospensioni
posteriori.
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Le singole fibre di carbonio sono 5 volte più piccole di un
capello umano. - Un motore di Formula 1 consuma circa 450 litri
d’aria ogni secondo.
- Nel 2001 la galleria di Monaco è stata resa più sicura migliorando l’illuminazione.
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La corsia dei box è divisa in due corsie, la corsia veloce quella usata
dalle vetture per entrare o uscire dal circuito, e la corsia interna
quella usata per i pit stop.
- Ogni weekend di gara ogni pilota ha a disposizione minimo 3 volanti.
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Almeno un elicottero è presente all’interno del circuito durante il
weekend di gara come un altro elicottero è presente all’esterno del
circuito.
- Un pilota nella propria tuta può resistere circa 11 secondi ad una temperatura di 840 gradi Celsius
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Harry Schell (Cooper-Climax)
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Anche per il pilota della Ferrari un pò di refrigerio per il caldo torrido sulla pista di Buenos Aires |

Pausa pranzo...
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Bruce McLaren |
McLaren-Ford |
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Denny Hulme |
McLaren-Ford |
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Gran Premio di Spagna 1970
Il gran premio ebbe uno svolgimento travagliato. Prima della gara, gli
organizzatori del Gran Premio scatenarono la rabbia tra i membri della
FOCA quando decise di limitare il numero di partenti ammessi di diritto a
soli sedici piloti.
Inoltre nessuno dei giri effettuati il Venerdì
erano stati conteggiati per la qualificazione. La mattina prima della
gara, sembrava fosse stato invertita la decisione e avrebbero potuto
partire anche i non qualificati. La Commissione Sportiva Internazionale
intervenne e costrinse gli organizzatori spagnoli a ripristinare il
numero di partenti a sedici.
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Le competizioni automobilistiche si dividono in due tipi:
- Gare di regolarità: vince chi completa il percorso di gara
mantenendo una velocità media il più possibile vicina a quella
prestabilita.
- Questo tipo di gare mette alla prova soprattutto
l'affidabilità della vettura, cioè la capacità di affrontare il percorso
(spesso lungo e accidentato) senza guasti e rotture meccaniche.
Si possono inoltre suddividere in base al
tipo di percorso:
- Corse in circuito: si percorre un numero prestabilito di giri di un
tracciato chiuso, che può essere una pista permanentemente riservata
alle competizioni (circuito permanente) oppure un percorso ricavato su
strade normalmente aperte al traffico, spesso all'interno di una città
(circuito cittadino), o un misto delle due cose (circuito
semipermanente).
- Vi sono due tipi di circuiti:
- Stradali:
sono circuiti che presentano rettilinei di diversa lunghezza e curve di
diverso raggio e sviluppo, singole o in successione. Questo tipo di
pista impegna il pilota e la vettura in frequenti accelerazioni,
frenate, cambi di marcia e ne mette alla prova tutte le qualità.
I più famosi circuiti di questo tipo sono quello di Monza, del
Nurburgring ,di Le Mans (dove si corre la celebre 24 Ore), di
Montecarlo (circuito cittadino).
- Ovali: sono circuiti che presentano solo due, tre o quattro
curve che girano tutte nella stessa direzione, generalmente di raggio
molto ampio. La velocità media sul giro è di solito assai elevata: non
vi sono né curve lente né frenate rilevanti. Questo tipo di pista è
molto diffusa
negli Stati Uniti d'Anerica mentre in Europa ve ne sono
pochissime e scarsamente usate. La più celebre in assoluto
è quella di Indianapolis dove ogni anno si disputa
- la famosissima 500 Miglia.
- Corse su strada: si disputano su percorsi ricavati da strade
normali. Un tempo molto praticate, oggi sono quasi scomparse a causa
della loro pericolosità. Le più celebri erano certamente la Targa Florio , la Carrera Panamericana e la Mille Miglia, che si corse fino al 1957 su un percorso appunto di circa 1600 Km
- da Brescia a Roma e ritorno.
- Corse su percorsi non asfaltati: si gareggia su strade sterrate, sentieri di campagna o persino piste tracciate
nel deserto.Le più famose corse di questo tipo sono le gare del
Campionato Mondiale Rally e la Parigi-Dakar. Spesso vengono
inseriti nel percorso passaggi accidentati e dossi sui quali le vetture
spiccano
- veri e propri salti.
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Gli Arrivi
"Strani" |
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SUL TRAGUARDO GRAZIE AI MUSCOLI
Francia 1958: a poche centinaia di metri dall'arrivo la Ferrari di
Peter Collins si spegne. L'inglese viene superato da Fangio ma conserva
il quinto posto spingendo la D246 sul traguardo. |
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VOLATONA: 5 PILOTI IN 61 CENTESIMI
Italia 1971: con cinque macchine nello spazio di 61 centesimi e una
media finale di 242,615 km/h, il GP risulta il più serrato e
veloce. Tra Gethin e Peterson, meno di 50 centimetri. Quanto alla media
oraria, il primato verrà migliorato solo 32 anni
più tardi, nel 2003, a opera di Michael Schumacher. |
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DE ANGELIS VINCE SENZA SAPERLO
San Marino 1985: nel finale Johansson e poi Senna rimangono senza
benzina mentre sono in testa.
Taglia il traguardo Prost, che viene
squalificato perchè il peso della sua McLaren risulata
inferiore (di 2 kg) al limite regolamentare di 540 kg.
Solo dopo, Elio
De Angelis scopre di aver vinto...
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Quando si dice di rimanere in panne....
MINARDI COME PATTUGLIA ACROBATICA
Italia 1993: all'arrivo collisione tra i piloti Minardi in lotta per il
settimo posto.
In un tentativo di sorpasso Fittipaldi decolla sulla
macchina di Martini e compie in aria un looping completo,
riatterrando
su tre ruote e tagliando così il traguardo.
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BEFFA DI SCHUMI NELLA CORSIA DEI BOX
Gran Bretagna 1998: vittoria con giallo per Michael Schumacher. Al
tedesco viene comminato uno "stop and go" di 10 secondi per un
doppiaggio in regime di bandiere gialle, ma la comunicazione viene
trasmessa alla Ferrari solo 31 minuti più tardi (6 oltre il
termine regolamentare, ciò che determinerà la
cancellazione del provvedimento). Il box decide di fargli scontare la
penalizzazione all'ultimo giro: è l'unico caso di vittoria
ottenuta passando nella corsia dei box. |
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ARRIVO IN PARATA CON EQUIVOCO
Usa 2002, un malinteso determina l'ordine d'arrivo tra le due Ferrari,
largamente in vantaggio su tutti. Michael Schumacher rallenta cercando
l'arrivo in parata con Barrichello, il quale però mette il
muso della sua macchina pochi centimetri davanti a quello del compagno.
Forse il fatto che le linee di partenza e d'arrivo distino qualche
metro trae in inganno i ferraristi. Il risultato è la
vittoria del brasiliano, uno scarto di 0"011 che è
più ridotto dei tempi moderni e forse di sempre
(numericamente superiore solo al centesimo tra Gethin e Peterson nel GP
d'Italia '71: ma quello scarto viene considerato di 10 millesimi per
convenzione, visto che allora il cronometraggio in millesimi non
esisteva), e critiche alla Ferrari accusata di spadroneggiare.
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FISICHELLA VINCE... CINQUE GIORNI DOPO
Brasile 2003: Raikkonen è convinto di aver centrato un
successo fondamentale, dopo la sospensione della gara in anticipo per
il doppio incidente di Webber e Alonso. Ma la Jordan, documenti e
cronometraggio alla mano, dimostra un errore nel conteggio dei giri e
costringe la Fia a riscrivere l'ordine d'arrivo cinque giorni
più tardi: ancorchè singolare, per Fisichella
è il primo successo in F1. |
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SOLO SEI ARRIVATI, PRATICAMENTE TUTTI

Usa 2005: a Indianapolis sei sole vetture al via, quelle con le gomme
Bridgestone. I team forniti dalla Michelin, bocciata la richiesta di
inserire una chicane all'ingresso della curva parabolica dove le gomme
francesi cedono, rinunciano dopo il giro di ricognizione per non
ricorrere
nella sanzione riservata a chi diserta il GP.
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Jody Scheckter
Dalle gare di Formula Uno con la Ferrari alla produzione di Mozzarella
di Bufala nella sua Laverstoke Park Farm in Inghilterra.
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L'ultimo Campione del Mondo della Ferrari per 21 anni, fino all’anno
2000 quando Michael Schumacher vinse il suo primo mondiale con il
Cavallino Rampante. Jody Scheckter iniziò 15 anni fa a praticare
l’agricoltura biologica come un hobby, ma da allora si è trasformata in
una passione e nella sua principale attività. Oggi la sua fattoria, Laverstoke Park Farm,
è una delle più grandi ed apprezzate aziende di agricoltura biologica
del mondo, considerata un modello da esperti internazionali. Laverstoke Park Farm
produce una grande varietà di prodotti alimentari biologici, inclusa la
Mozzarella di Bufala con la tecnologia tradizionale italiana ed un
impianto completamente fornito dalla DIMA in collaborazione con Tetra
Pak CPS England.
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Nick Mason, batterista dei Pink Floyd..
Il " Rischio " è motore del Progresso ! |
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La Formula 1 ha coniugato l’Intelligenza
Coraggiosa dei Progettisti, con il Coraggio Intelligente dei Piloti. |
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Ha legato indissolubilmente il Cervello al Cuore ! |
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Gli scienziati definiscono la Velocità
con la formula:
S/t = Spazio diviso tempo. |
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Gli Esteti preferiscono battezzare la
Velocità con una sigla " E E E " cioè : Elegante
Espressione dell’Energia. |
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La Velocità è in
realtà il simbolo del progresso conseguito nel secolo scorso. |
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Cevert, Rindt e Stewart all'epoca erano famosissime....

Nina Rind
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Helen Fittipaldi
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Helen Stewart
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Barbro Edwardsson incontrò Ronnie a Orebro in una discoteca nel 1969. Fu
amore a prima vista e divennero inseparabili. Fu assunta insieme a
Ronnie come "timekeeper" nel Team Lotus ove Ronnie iniziò a correre nel
1973.Altri tempi si direbbe ora ma forse erano migliori di ora. C'era meno
spnsorship e più passione e lealtà . Il datore di lavoro del marito che
assume anche la moglie .Notare la scritta sul pantalone.
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L'eleganza impeccabile dei piloti durante la corsa... (vedi scarpette blu)
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Graham Hill 1968 - Una gita in campagna....

Monza 1984 - Per non sbagliare la fermata ai box...
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Atterraggio complicato... |
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Silverstone '48 Geoffrey Ansell - ERA R9B Illeso! |
Sicuramente ho sbagliato strada ....
La prima Safety Car: una Porsche 914/6 entrata in pista nel Gran Premio del Canada del 1973 dopo un incidente tra Cevert e Scheckter.
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Fiato alle trombe....
1915
L’azienda ALFA fu acquisita da Nicola Romeo che
lasciò la grafica del simbolo invariata aggiungendo solo il proprio cognome
accanto alla scritta Alfa.
Questo marchio compare sulle prime vetture uscite di
fabbrica alla fine della prima guerra mondiale.
1910 – 1915
L’ emblema Alfa Romeo è il risultato della
fusione di due stemmi: la Croce rossa in campo bianco del Comune di Milano e il
Biscione della Signoria Viscontea.
Nata col nome di A.L.F.A. Anonima Lombarda
Fabbrica Automobili il 24 giugno 1910, la società sceglie a proprio emblema i
due simboli chiusi in un disco con una corona che riporta in alto la scritta
ALFA, in basso MILANO, e sui lati due nodi Savoia simboli della monarchia
Sabauda. Tutto il marchio ha un diametro di 65mm.
1910 –
1915
Sul lato del serbatoio della benzina, di forma cilindrica
posizionato trasversalmente dietro i sedili, è riportata la scritta ALFA in
bianco su campo rosso. Non è un vero emblema ma è solo una scritta di forma
circolare.
1918 – 1925
Nel 1915 l’azienda ALFA fu acquisita da
Nicola Romeo che lasciò la grafica del simbolo invariata aggiungendo solo il
proprio cognome accanto alla scritta Alfa. Questo marchio compare sulle prime
vetture uscite di fabbrica a fine prima guerra mondiale.
1925 -1930
Nel 1925 Alfa Romeo conquista il suo primo
campionato automobilistico del mondo e per sottolineare il successo aggiunse una
corona di alloro esternamente al proprio marchio aumentando le dimensioni fino a
75 mm. Il marchio veniva usato anche per abbellire il tappo del radiatore in
posizione verticale sopra di esso.
1930 -1943
La corona di alloro viene ridotta e tutto il
marchio ha una diametro di 60 mm.
Variante 1: Il marchio viene
prodotto, ed inserito armonicamente fra le cromature della vettura, direttamente
dai carrozzieri. Si possono quindi trovare molte varianti. Questo stemma con
assenza del nome Milano è anteguerra come testimoniano i nodi
savoia.
Variante 2: Marchio in metallo monocromatico montato su una
6C 2500 carrozzata Pininfarina del 1946, senza i nodi Savoia.
1946 – 1972
Con la caduta della monarchia, vengono
eliminati i due nodi “savoia” e al loro posto vengono disegnate due ondine e la
grandezza del marchio ridotta a 54 mm. Dal 1950 il marchio viene costruito in
ottone smaltato, e dal 1960 in plastica.
1972 ad oggi…
Nel 1972 con la apertura dello stabilimento
di Pomigliano AlfaSud, la grafica viene modernizzata. Il biscione è
semplificato, infedele e la corona sono rossi e stilizzati. Scompare la corona
di alloro, le due ondine laterali, e anche la scritta Milano.

Posti esauriti....
Digione '79: Renè, Gilles il più bel duello della storia della Formula 1
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Formula 1: il cervello dei piloti
e i suoi segreti
Uno studio dell'Università di Firenze
ha evidenziato la funzionalità particolare
della mente dei piloti
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Un buon pilota di F1 deve avere talento, freddezza, un fisico allenato, ma
soprattutto... il cervello! E' quanto emerge da uno studio del Dott. Giulio
Bernardi, medico nell'Unità operativa di Biochimica clinica del Dipartimento di
Medicina e diagnostica molecolare dell'Università di Pisa,
condotto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina interna dell'Aoup e
con Formula Medicine di Viareggio.
A quanto pare, i particolari allenamenti svolti dai piloti
per essere sempre lucidi e reattivi nelle diverse condizioni di gara
provocherebbero dei cambiamenti a livello celebrale rispetto
alle persone comuni, poco avvezze alla pratica di questo sport motoristico.
In pratica, analizzando i processi di elaborazione dell'informazione
visuo-motoria nel cervello dei piloti e in quello dei comuni
automobilisti, è stata evidenziata una diversa connettività funzionale tra
distinte regioni cerebrali.
Lo studio ha sottoposto a risonanza magnetica i piloti della
Forumula 1 ed è stato chiesto loro di rispondere a precisi compiti di
integrazione visuo-motoria. ''Abbiamo simulato una griglia di partenza - ha
concluso Pietrini - e in presenza del semaforo rosso i piloti dovevano
ripetutamente schiacciare un pulsante. Cio' che si evidenzia e' come
l'addestramento dei piloti fornisca risultati assai diversi rispetto a quelli
dei soggetti normali. In questo modo per la prima volta e' stato possibile
misurare come diversi gruppi di neuroni parlano tra di loro".
L'addestramento dei piloti, la loro abitudine ad elevate
prestazioni, ha un effetto plastico sul cervello, lo modifica in qualche modo e
ciò dimostra che proprio l'addestramento può risultare molto utile in caso di
terapie riabilitative conseguenti a danni cerebrali.
Insomma, per diventare un pilota di successo è necessario allenare la
mente, che anche in questo sport ha ruolo fondamentale. D'altra parte i
trionfi di driver non sono stati un caso.
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.....mi vedete?........sono finito in un campo...!
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La prima
vittoria in F1 di una automobile con marchio Ferrari fu il Gran Premio di Gran
Bretagna del 1951
con Froilan Gonzales, sbaragliando lo squadrone Alfa Romeo. A
fine della gara Enzo Ferrari disse:
« Ho ammazzato mia madre »
in riferimento al
fatto che egli doveva tutto all’Alfa Romeo, casa per la quale aveva lavorato per
tanti anni.
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I
piloti iniziano a manifestare un certo scontento per le condizioni in
cui versa la pista di Interlagos dato l'asfalto irregolare e abrasivo.
La gara venne ritardata per permettere la pulitura della pista dai detriti che furono lanciati dalle tribune.
Il Gran Premio del Brasile 1975 è stata la seconda prova della stagione 1975 del Campionato mondiale di Formula 1.
Si è corsa domenica 26 gennaio 1975 sul Circuito di Interlagos.
La gara è stata vinta dal brasiliano Carlos Pace su Brabham-Ford
Cosworth;
per il vincitore si trattò della prima ed unica vittoria
in carriera. Ha preceduto sul traguardo il brasiliano Emerson
Fittipaldi
e il tedesco Jochen Mass entrambi su McLaren-Ford Cosworth.
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Silverstone 1969 - Jochen Rindt sostituisce i meccanici in sciopero....
F1 CURIOSITA - Gran Bretagna 1950: agli albori del
campionato mondiale due tra i piloti - entrambi in gara con la Maserati
- avevano titoli nobiliari. Lo svizzero Emmanuel De Graffenried era
barone, il thailandese Birabongse Bhanuban - era principe (per tutti,
più semplicemente, "Prince Bira"). |
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F1 CURIOSITA' - Olanda 1953: materiali e tecniche
di lavorazione non erano certo quelli di oggi, negli anni Cinquanta. A
Zandvoort il catrame del manto stradale, rifatto da poco tempo,
irritò gli occhi di molti piloti, costringendo i ferraristi
Luigi Villoresi e Giuseppe Farina a ricorrere alle cure di uno
specialista |
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F1 CURIOSITA' - Gran Bretagna 1958: si bucavano
spesso le gomme, a quei tempi, e talvolta per cause al limite
dell'incredibile. La foratura che in questa occasione tolse di gara la
BRM del francese Jean Behra fu determinata dall'impatto con una lepre. |
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F1 CURIOSITA' - Olanda 1966: Una volta in Formula 1
c'era spazio per la goliardia. Già due volte campione del
mondo e candidato al suo terzo titolo, Jack Brabham (Brabham-Repco),
definito sulla stampa "vecchia volpe", replicò
scherzosamente presentandosi al circuito con barba bianca posticcia e
bastone. |
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F1 CURIOSITA' - Usa 1968: a dieci giri dal termine,
al passaggio del tornante, davanti alla Matra di Jackie Stewart si
pararono due spettatori in procinto di attraversare la pista. Lo
scozzese riuscì miracolosamente ad evitarli. |
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F1 CURIOSITA' - Messico 1970: quella corsa si
svolse nel caos. Poco prima del via, il pubblico si riversò
festante sulla pista, bloccando la partenza. Dopo 40 minuti di
confusione, Jackie Stewart abbandonò la sua Tyrrell
infuriato: "In quste condizioni non corro. Non voglio ammazzare
nessuno". Gli organizzatori lo convinsero a recedere dal suo proposito
ma al 34° giro lo scozzese centrò in pieno un cane
che si aggirava per la pista e si ritirò, visibilmente
scosso. La FIA cancellò il GP del Messico dal calendario del
Mondiale, riammettendolo solo sedici anni più tardi. |
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F1 CURIOSITA' - Argentina 1972: la YPF,
società petrolifera di Stato argentina. interruppe la
sponsorizzazione della famosa
Temporada per spostare l'investimento su
un giovane e promettente pilota all'esordio: Carlos Reutemann (Lotus).
Che dopo la carriera sportiva intrapese quella politica. |
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F1 CURIOSITA' - Usa 1975: un incredibile infortunio
occorse a Jacques Laffite (Williams) prima del via.
Il francese scambiò per collirio una bottiglietta di liquido
per la pulizia della visiera dei caschi: finì all'ospedale e
fu costretto a disertare
il gran premio. |
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F1 CURIOSITA' - Austria 1975: la pioggia
torrenziale spinse gli organizzatori a interrompere la gara dopo 29 dei
54 giri previsti. Alla vista della bandiera che sanciva la sua vittoria
(che poi sarebbe rimasta unica in carriera), Vittorio Brambilla perse
il controllo della March e andò a sbattere, salvo poi
completare il giro d'onore con il musetto danneggiato. |
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F1 CURIOSITA' - Spagna 1976: Niki Lauda (Ferrari)
corse pochi giorni dopo essere caduto dal trattore nella sua casa
vicino a Salisburgo. Aveva due costole fratturate, riuscì a
guidare solo grazie dopo alcune iniezioni antidolorifiche |
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F1 CURIOSITA' - Francia 1976: Harald Ertl (Hesketh)
non riuscì a qualificarsi ma pensò bene di
prendere comunque la partenza.
Non ne aveva alcun diritto e fu fermato dalla giuria al terzo giro. |
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F1 CURIOSITA' - Argentina 1977: la squadra appena
fondata dal miliardario canadese Peter Wolf riuscì in un
impresa mai più ripetuta da alcun team, riuscendo a vincere
al suo esordio in F1. La portò al successo Jody Scheckter. |
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F1 CURIOSITA' - Usa Est 1978: nell'attesa di un
processo vero per stabilire colpe e responsabilità di chi il
10 settembre 1978 aveva provocato l'incidente di Monza costato la vita
a Ronnie Peterson (Lotus), furono imbastiti processi piuttosto sommari.
Il più clamoroso, portato avanti da un comitato di
disciplina dei piloti capeggiato da Niki Lauda (Brabham), nel
successivo GP a Watkins Glen impedì la partecipazione di
Riccardo Patrese (Arrows). Successivamente, l'incidente ebbe
lunghistrascichi giudiziari e il dispositivo della sentenza definitiva
fu reso noto il 9 novembre 1983: confermata l'assoluzione di Patrese e
del direttore di gara Restelli, i giudici individuarono in James Hunt
(McLaren), la "causa esclusiva del determinarsi del mortale incidente". |
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F1 CURIOSITA' - Belgio 1985: il GP del Belgio era
originariamente in calendario per il 2 giugno, ma in quell'occasione
non arrivò nemmeno alla domenica perchè l'asfalto
appena rifatto si sbriciolava al passare delle macchine in prova. Si
tentò di rappezzare in qualche modo le buche, che
però si riformavano subito: tutti a casa e riprogammazione
del gran premio al 15 settembre. |
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F1 CURIOSITA' - Brasile 1987: al via della
stagione, in uno dei numerosi braccio di ferro con la FISA diretta dal
dispotico Jean Marie Balestre, i piloti dovettero piegarsi alla tassa
della superlicenza. Bisognava pagare cinquemila franchi francesi
più mille per ogni punto conquistato nella stagione
precedente. Risultò vana anche una minaccia di sciopero alla
vigilia del week end brasiliano. |
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F1 CURIOSITA' - Austria 1987: dai boschi intorno al
circuito di Zeltweg, all'improvviso durante le prove libere del
venerdì,
un capriolo riuscì a saltare le reti e
ad entrare in pista, ignorato dai commissari. L'animale
attraversò il tracciato mentre sopraggiungeva la McLaren di
Stefan Johansson che, sul dosso cieco che introduce alla curva Rindt,
non riuscì ad evitare l'impatto e riportò alcune
contusioni. L'incidente, ripreso dalle televisioni, fu cruento e
raccapricciante: irreparabili i danni alla scocca della McLaren.
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F1 CURIOSITA' - San Marino 1989: nacque un caso su
una sostituzione delle gomme avvenuta tra la prima e la seconda
partenza (dopo il grave incidente di Berger al Tamburello con la
Ferrari), operazione non consentta dal regolamento. Thierry Boutsen
(Williams) e Alex Caffi (Dallara) vennero inizialmente squalificati,
poi reintegrati dalla Federazione sammarinese perchè
l'operazione era stata autorizzata dal direttore di gara. Ma la FISA
annullò quel provvedimento dichiarando giuridicamente
competente la federazione del Paese nel cui territorio si è
corso e dunque la CSAI, emanazione sportiva dell'ACI. L'organo italiano
sancì il definitivo reintegro dei due piloti nella
classifica del gran premio. Squalificato invece Oliver Grouillard
(Ligier) per sostituzione non autorizzata. |
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F1 CURIOSITA' - Monaco e Ungheria 1995: due
incidenti assolutamente anomali videro protagonista, tra Montecarlo e
l'Hungaroring, Takachiho Inoue. Sulle strade cittadine del principato,
sabato tra le due sessioni di prove libere la Safety Car guidata
dall'ex rallista Jean Ragnotti tamponò la Footwork del
giapponese che era al traino. Il pilota, singolarmente, era all'interno
della monoposto e aveva le cinture di sicurezza già
slacciate. Per sua fortuna aveva ancora il casco, perchè
venne sbalzato fuori fuori dalla monoposto e perse i sensi. I medici
non gli consentirono di partecipare alle qualificazioni. Bastava e
avanzava come pilota-Paperino eppure meno di tre mesi più
tardi, in Ungheria, Inoue dopo un innocuo ritiro per rottura del
motore, accostò a bordo pista e corse a munirsi di un
estintore per spegnere il principio d'incendio sulla sua macchina: fu
investito in pieno, sia pure a bassa velocità, dalla
macchina dei commissari intervenuti per spostare la Footwork. Nessun
danno al pilota giapponese.
E le immagini di quell'incidente ancora
circolano in Internet (video che noi abbiamo sulla sezione apposita). |
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Hollywood - Cinecittà
Hollywood! Il grande cinema! Attori, attrici,
registi e comparse, sono attratti inesorabilmente da questo richiamo.
Clark Gable, Amedeo Nazzari, Paul Newman, Steve McQueen, Manuel Fangio,
Giacomo Agost......!
Ma cosa centrano questi ultimi due con Hollywood?. E invece centrano
eccome. Il fascino della cellulosa ha intaccato anche piloti dalla
"pelle dura", abituati a olio, motori e velocità pura. Non
è facile capire se Hollywood ha avuto bisogno di nomi legati
al mondo delle corse, magari in qualche momento di scarsità
di idee, o se i piloti di turno, hanno avuto bisogno di Hollywood per
accrescere la loro popolarità, specialmente nel ventennio a
cavallo degli anni 70.

Le gesta di questi piloti, per la maggior parte
delle volte, rappresentati da attori professionisti, o direttamente
dagli interessati,
si mischia alla vita di contorno dei gran premi,
immersi nella mondanità parallela alle corse, tra
rivalità e belle donne
e le corse diventano il metro di
misura che dimostra le capacità dei contendenti.

Basta leggere i titoli per capire il messaggio inviatoci dai registi e
produttori, producendo lungometraggi dove il filo conduttore
è sempre il rischio, il duello sportivo o una bella donna.
Normale, è il mondo "dorato" dei Gran Premi.
E così negli anni d'oro dei "cavalieri del rischio", il
pilota preferito, se avevi la passione per questo sport, lo potevi
vedere anche in qualche sala cinematografica, preceduto
dall'immancabile cinegiornale o prima ancora dei filmati dell'Istituto
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F1 CURIOSITA' - Italia 1995: sfortuna nera per la
squadra di Maranello che tentava faticosamente di risollevarsi da una
crisi ormai ventennale. A Monza, a due terzi di gara la Ferrari
intravedeva una clamorosa doppietta, ma la monoposto di Jean Alesi si
staccò la piccola telecamera di bordo che finì
per lcolpire la macchina di Gerhard Berger che era in scia, rompendo un
tirante della corvergenza. L'austriaco si fermò subito
mentre Alesi, largamente in fuga a otto giri dalla conclusione, dovette
ritirarsi per la rottura di un cuscinetto.
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F1 CURIOSITA' - Australia 2002: all'avvio del giro
di ricognizione le Arrows non andavano in moto, così Heinz
Harald Frentzen ed Enrique Bernoldi pensarono bene di non compiere il
giro di ricognizione e di rientrare subito ai box, per prendere il via
da lì. Una manovra che infrangeva il regolamento e che
costò ad entrambi la squalifica. In quell'occasione, per la
seconda volta nella storia del Mondiale un intero team venne
squalificato nel corso della gara (precedentemente: March nel GP Canada
'72). |
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F1 CURIOSITA' - Malesia 2003: l'altezza
sarà forse mezza bellezza, ma per un pilota di Formula 1
costituisce una fregatura intera. Così, nella fornace di
Sepang, Justin Wilson fu costretto al ritiro da crampi dovuti allo
sforzo di comprimere il suo metro e 92 di statura nell'abitacolo della
Minardi, e alla disidratazione. |
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F1 CURIOSITA' - Gran Bretagna 2004: al pit stop
esplode l'estintore nella Toyota di Oliver Panis, il pilota francese
rimane quasi accecato e, appena rientrato in pista dopo il
rifornimento, andò in testacoda. |
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F1 CURIOSITA' - Brasile 2004: addio amaro per il
team Jaguar, entrato in F1 cinque anni prima e messo in vendita dalla
Ford dopo ripetuti insuccessi nonostante un budget di tutto rispetto.
Al 24° giro le due macchine entrarono in collisione e Mark
Webber si ritirò. Non fu consolatorio il 14° posto
di Christian Klien. |
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F1 CURIOSITA' - Bahrein 2005: strano clima per la
notizia dalla morte di Giovanni Paolo II, ma calata in un contesto
professionale che sostanzialmente procedeva con i ritmi di sempre, per
giunta in un paese di religione islamica.
Trulli indossò un
casco con la scritta "G.P. II" e successivamente "Thank you Pope".
L'abruzzese, a fine gara, chiese ai compagni di podio - Fernando Alonso
e Kimi Raikkonen - di non festeggiare.
La Ferrari corse con il musetto
delle vetture dipinto di nero mentre la Rai, come altre emittenti di
Stato, cancellò la diretta della gara. |
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F1 CURIOSITA' - Australia 2006: David Coulthard
ottenne un punto dopo il reclamo contro Scott Speed per sorpasso in
regime di bandiere gialle. Un evento tutt'altro che raro, ma
risultò clamoroso che l'iniziativa fosse stata presa dalla
Red Bull contro la Toro Rosso, di fatto la squadra B. |
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F1 CURIOSITA' - Canada 2006: Jacques Villeneuve,
ancora popolare nel suo Paese, annunciò che intendeva
avviare la carriera di cantante e presentò un disco che gli
attirò l'ironia di Michael Schumacher, il quale gli augurava
di essere competitivo - almeno come musicista -. La battuta non piacque
ai sostenitori del canadese, che fischiarono il tedesco al momento
della premiazione. |
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Ora si direbbe palco vintage |
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14
giugno 1964 Spa Francorchamps (Belgio)

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A due
giri dalla fine Dan Gurney (Brabham), in testa alla gara, rientra ai
box per rifornirsi ma viene fatto ripartire perché non
c’è più benzina: si fermerà
lungo il tracciato. Passa al comando Graham Hill (BRM), che a
metà dell’ultimo giro si ferma anch’egli
per un guasto alla pompa della benzina. E’ in testa ora
McLaren (Cooper), al quale si rompe la cinghia
dell’alternatore prima dell’ultima curva, il
tornante La Source.
Il rettilineo finale è in discesa e il
neozelandese spera di passarlo anche a motore spento, ma viene superato
di slancio a 100 metri dall’arrivo dalla Lotus di Jim Clark. |
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10
settembre 1967 Monza (Italia)
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Forse
la gara più incredibile della storia. Clark (Lotus), in
testa dopo 13 giri, si ferma per cambiare una gomma afflosciatasi e
riparte con un giro di ritardo. Si sdoppia dai battistrada, li
raggiunge e li supera a poche tornate dalla fine. All’ultimo
giro è nettamente davanti a John Surtees (Honda) e Brabham
(Brabham), unici superstiti del gruppo di testa, ma alla curva Ascari
viene sfilato dai due, che vanno a giocarsi il successo in volata.
Vincerà Surtees, mentre Clark arriverà con oltre
20 secondi di distacco, senza benzina! |
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9
giugno 1968 Spa Francorchamps (Belgio) |
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Jackie
Stewart (Matra) ha un vantaggio di mezzo minuto su McLaren (McLaren) ma
all’inizio dell’ultimo giro rientra ai box per
rifornirsi. La sosta va per le lunghe e nel frattempo la corsa termina
con la vittoria di McLaren. Stewart è classificato quarto,
staccato di un giro. |
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10
maggio 1970 Montecarlo (Monaco)

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Brabham
(Brabham), al comando davanti a Jochen Rindt (Lotus), a 15 giri dalla
fine comincia ad accusare noie ai freni e rallenta vistosamente.
All’ultimo giro Rindt gli è vicino. Brabham,
pressato, alla curva del gasometro, l’ultima, va a sbattere
contro il guard-rail. Rindt lo supera e va a cogliere un insperato
successo, l’australiano è secondo. |
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18
luglio 1970 Brands Hatch (Gran Bretagna) |
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Nuova
beffa di Rindt ai danni di Brabham. Il pilota-costruttore sorpassa
l’austriaco a 12 giri dalla fine. All’ultima
tornata ha 14’’ di vantaggio sul rivale ma
improvvisamente rimane senza benzina. Rindt lo sorpassa spietatamente e
sul traguardo lo sopravanza di oltre mezzo minuto. |
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17
giugno 1973 Anderstorp (Svezia) |
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Ronnie
Peterson (Lotus) resiste per tutta la gara agli attacchi di un
gruppetto formato da Denny Hulme (McLaren), Emerson Fittipaldi (Lotus)
e Stewart (Tyrrell). A 4 passaggi dalla conclusione Fittipaldi e
Stewart si ritirano per problemi al motore. Resta solo Hulme, che
all’ultima tornata approfitta delle difficoltà di
Peterson con la tenuta di strada della sua monoposto per superarlo in
extremis. |
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13
gennaio 1974 Buenos Aires (Argentina)

1 - Denny Hulme |
2 - Niki Lauda |
3 - Clay Regazzoni |
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Ancora
Hulme (McLaren) beneficia delle disgrazie altrui. Lo sfortunato di
turno è l’idolo locale Carlos Reutemann (Brabham)
che all’ultimo giro si ferma senza più un goccio
di carburante nel serbatoio e regala l’ultimo successo della
carriera allo scontroso neozelandese. |
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3
luglio 1977 Digione (Francia)

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Gara
caratterizzata dal duello tra John Watson (Brabham) e Mario Andretti
(Lotus). L’inglese resiste ai ripetuti attacchi
dell’italo-americano fino a mezzo giro dalla fine, quando la
sua vettura, equipaggiata con motore Alfa Romeo, rimane senza benzina e
“Piedone” Andretti va a vincere di misura. |
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4
marzo 1978 Kyalami (Sud Africa) |
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Stavolta
Peterson approfitta delle sfortune di Riccardo Patrese (Arrows)
dominatore della corsa fino a 15 giri dal termine, e di Patrick
Depailler (Tyrrell). Il padovano viene fermato dalla rottura del
motore, il transalpino è costretto a lasciar passare
Peterson all’ultimo giro perché a secco di benzina. |
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23
maggio 1982 Montecarlo (Monaco)
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A due
giri dalla fine comincia a piovere e Alain Prost (Renault) va a
sbattere contro il guard-rail in rettilineo quando è ormai
salutato da tutti vincitore. Passa al comando Patrese (Brabham) che
all’ultimo giro va in testacoda alla curva del Loews e rimane
momentaneamente fermo. Viene superato da Didier Pironi (Ferrari) e
Andrea De Cesaris (Alfa Romeo), i quali finiscono la benzina quasi
nello stesso istante e si fermano a loro volta. Nel frattempo Patrese
riesce a riaccendere il motore e piomba sul traguardo ignaro di aver
vinto. |
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2
giugno 1991 Montreal (Canada) |
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Nigel
Mansell (Williams) conduce la corsa dal primo metro, ma a meno di un
chilometro dal traguardo un problema elettrico gli manda fuori uso il
cambio e il “Leone” deve cedere la vittoria,
l’ultima della sua carriera, a Nelson Piquet (Benetton).
Mansell verrà classificato al sesto posto. |
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Sia che la Ferrari vinca o perda, gli autodromi
saranno sempre pieni di bandiere
col cavallino rampante sventolate da
uomini di tutte le nazioni.
Questo è il grande miracolo fatto da Enzo Ferrari.
Tutti i ferraristi ricordano alcune date importanti per la storia della
Scuderia: una delle più importanti è sicuramente
il 18 febbraio 1898 giorno in cui nasce Enzo Ferrari, il
papà della Ferrari.
La Ferrari è un'auto, una scuderia, un sogno, un mito, una
leggenda tra le leggende, è l'automobile per definizione,
una divinità il cui santuario si trova in una terra di lavoratori, l'Emilia.
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