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 Formula 1 nel Tempo.....

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Fine '800-inizi '900. L'enorme costruzione semicircolare, in fase di completamento. Il casinò è completato.
Ai suoi piedi è in costruzione un grande spiazzo semicircolare sostenuto da numerose arcate. La ferrovia è completata.










Ayrton Senna sul podio di Montecarlo nel 1987, la prima delle sue 6 vittorie nel principato

TOP 5
1 SENNA Ayrton 6 1987, 1989, 1990, 1991, 1992, 1993
2 HILL Graham 5 1963, 1964, 1965, 1968, 1969
SCHUMACHER Michael 1994, 1995, 1997, 1999, 2001
3 PROST Alain 4 1984, 1985, 1986, 1988
4 MOSS Stirling 3 1956, 1960, 1961
STEWART Jacky 1966, 1971, 1973
5 ALONSO Fernando 2 2006, 2007
COULTHARD David 2000, 2002
FANGIO Juan Manuel 1950, 1957
LAUDA Niki 1975, 1976
SCHECKTER Jody 1977, 1979
TRINTIGNANT Maurice 1955, 1958



Sbagliare una traiettoria a Montecarlo può voler dire compromettere la gara più che su qualunque altro circuito, imponendo ai piloti di adottare una tecnica di guida particolare, in cui acceleratore e freno vengono usati in alcuni casi anche contemporaneamente per poter mantenere la macchina in linea.

                                   3 giugno 1984, una data storica per gli amanti della Formula 1.


 Il mondo del motor sport vede la nascita di due nuove stelle, Ayrton Senna e Stefan Bellof.

Quel giorno il principato si sveglia sotto un vero e proprio diluvio e nel corso del warm up il miglior tempo venne fatto segnare da Niki Lauda, al volante della McLaren, mentre quel promettente giovane brasiliano dallo scintillante casco giallo si inserì subito tra i primi al volante della modesta Toleman.

Prima della partenza i piloti chiesero – ed ottennero – che il tratto stradale sotto il tunnel venisse bagnato dalle autobotti, al fine di evitare notevoli differenze di grip e conseguenti pericoli in uscita dallo stesso.

Alla partenza Alain Prost, autore della pole position, scattò fulmineo al volante della sua McLaren seguito come un’ombra da Nigel Mansell, mentre dietro le due Renault si scontrano tra loro coinvolgendo nella carambola anche i due alfieri italiani De Angelis e Patrese. Da quel groviglio di vetture rimase ferito il francese Patrick Tambay, il quale riportò una frattura al perone. Un altro italiano, De Cesaris, nonostante l’ottimo potenziale espresso su pista bagnata nel warm up fu costretto al ritiro nel corso del primo giro.

Intanto, in testa al gruppo si scatenò il leone Mansell. L’inglese, dopo aver superato Prost, si avvantaggiò sul francese guidando come un dannato, ma al quindicesimo giro l’indole focosa di Nigel prese il sopravvento, e  nella salita che porta al Casinò, la sua Lotus – dopo essere andata in acquaplaning – urtò le barriere e ruppe una sospensione.

Si riportò al comando Prost, seguito da un attento Lauda, mentre il pubblico si esaltava per lo spettacolo offerto nelle retrovie da i due giovani più promettenti di quell’annata, Senna e Bellof.

Ayrton, partito tredicesimo, grazie ad un feeling innato su pista bagnata superò gente ben più blasonata del calibro di Rosberg, Arnoux e Lauda, portandosi, al ventesimo giro, a soli trenta secondi dal capofila Prost. Anche Bellof impartì lezioni di guida a tutti, seguendo Senna nei torrenti d’acqua che solcavano le vie del principato.

Gran Premio di Monaco 1984

1 Francia    Alain Prost McLaren-TAG Porsche 31 1:01:07.740
2 Brasile Ayrton Senna Toleman-Hart 31 + 7.446
3 Francia René Arnoux Ferrari 31 + 29.077

Senna sente odore di vittoria. A trenta giri dalla fine il distacco dal francese della McLaren era di soli dieci secondi e la pioggia non accennava a diminuire. Prost, intuendo il pericolo, fece segno dall’abitacolo che le condizioni stavano diventando seriamente proibitive e l’allora direttore di gara Jacky Ickx sventolò la bandiera rossa ponendo fine alla gara.

Le polemiche furono furiose. Ickx era all’epoca pilota ufficiale della Porsche nell’Endurance,e la Mclaren di Prost montava motori Porsche. Un solo giro in più e la Toleman di Ayrton avrebbe superato la vettura del rivale francese. Tuttavia, ai box i meccanici del brasiliano festeggiarono, non solo per l’inaspettato secondo posto ottenuto grazie ad una guida sopraffina, ma anche perché, al rientro della vettura si accorsero che Senna aveva danneggiato leggermente una sospensione e sarebbe stata probabilmente dura finire la gara visto che mancavano ancora 47 giri.

Anche Bellof rimase beffato dall’interruzione anticipata della corsa, visto che i suoi tempi sul giro erano decisamente più bassi di quelli dello stesso Senna. Tuttavia, dopo poco, la scuderia Tyrrell per la quale correva l’indimenticato talento tedesco, fu squalificata per irregolarità tecniche, facendo svanire nel nulla quel terzo posto conquistato in pista.

Il 3 giugno 1984 Alain Prost era certamente un pilota soddisfatto per essere riuscito a vincere sul circuito più ostico del mondiale, ma non poteva certo immaginare che quel giorno sarebbe nata una rivalità destinata diventare storica.



 

Il Gran Premio di Monaco 1956 fu la seconda gara della stagione 1956 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 13 maggio sul Circuito di Montecarlo.
La manifestazione fu vinta da Stirling Moss su Maserati, seguito da Peter Collins e Juan Manuel Fangio, che condivisero una Ferrari D50 durante la corsa. 
Terzo classificato Jean Behra su Maserati

 1970 Monaco GP, Amon  Brabham, Ickx, Beltoise, Hulme.



Henri Pescarolo (Matra) e Pedro Rodriguez (BRM) - Monaco 1970.



Formula 1 e terza gara del campionato di Formula 1 del 1971, si è disputato il 23 maggio sul circuito di Montecarlo ed è stato vinto da Jackie Stewart su Tyrrell-Ford Cosworth.

Le qualifiche si sono svolte sul bagnato, con Andretti particolarmente sfortunato in quanto la sua auto si fermò in pistae non fu in grado di qualificarsi nonostante fosse al secondo del mondiale di F1. Jackie Stewart ottenne una splendida pole position con più di un secondo davanti a Jacky Ickx e in gara, sfruttò il vantaggio seguito da Jo Siffert, autore di una splendida partenza, Ickx, Pedro Rodríguez, Ronnie Peterson e Denny Hulme. Chris Amon restò fermo sulla griglia e Graham Hill - alla ricerca di un 6 ° vittoria a Monaco - commise un raro errore, colpendo il muro alla curva del Tabaccaio al 2 ° giro. Stewart aumentò il suo vantaggio su Siffert e Ickx, arrivando a vincere per la seconda volta il Gran Premio monegasco dopo quella del 1966. Peterson fu autore di una splendida gara, con i suoi tentativi coraggiosi di prendere il 4 ° posto a Rodríguez. Hulme si unì alla battaglia. Alla fine il messicano sempre sotto pressione, fu passato sia da Peterson e Hulme.



Monaco 1967 - Lorenzo Bandini con l'Ing. Forghieri  

Qualifiche
 Australia Jack Brabham Brabham-Repco Brabham Racing Organisation 1:27.6
 Italia Lorenzo Bandini Ferrari Scuderia Ferrari SpA SEFAC 1:28.3
 Regno Unito  John Surtees Honda Honda Racing 1:28.4


La gara è stata vinta da Denny Hulme (prima vittoria in carriera del pilota neozelandese) davanti a Graham Hill e Chris Amon, 
ma l'evento è stato funestato dall'incidente mortale di Lorenzo Bandini.

Da segnalare l'esordio di alcune nuove vetture e motori. Su tutti la Eagle T1G con motore V12 Weslake.
La McLaren ha definitivamente abbandonato il motore Ford di derivazione Indianapolis, ripiegando sul BRM 8 cilindri 
con cilindrata di soli 2.1 litri,in attesa di un motore a 12 cilindri, sempre BRM.


Gran Premio di Monaco 1972

Il Gran Premio di Monaco 1972, XXX Grand Prix Automobile de Monaco di Formula 1 e quarta gara del campionato di Formula 1 del 1972,
si è disputato il 14 maggio sul
circuito di Montecarlo ed è stato vinto da Jean-Pierre Beltoise su BRM.


 La gara si svolse in condizioni di pista bagnata. Al via il più lesto fu Beltoise, che prese il comando della corsa per non lasciarlo più. Dietro di lui seguivano Regazzoni, Fittipaldi, Ickx, Amon e Stewart. Le posizioni si stabilizzarono fino al quinto giro, quando il belga della Ferrari si portò al secondo posto superando chi lo precedeva; il distacco con Beltoise ammontava, però, già a 12". Ickx cercò quindi di riavvicinarsi al battistrada, recuperando circa cinque secondi, prima di incontrare i primi doppiaggi che lo riportarono al distacco iniziale. Dietro di lui, Amon scivolò all'ottavo posto, mentre Stewart cominciò a rimontare liberandosi prima di Fittipaldi poi di Gethin e infine di Regazzoni, fino a raggiungere Ickx senza riuscire però a passarlo. Nei giri seguenti si riaccese il duello tra lo scozzese e lo svizzero della Ferrari che si riprese la terza piazza, prima di uscire dalla competizione per un incidente al cinquantaduesimo giro.
A questo punto la situazione vedeva Beltoise in testa, dopodiché Ickx, Stewart, Fittipaldi, Redman e Amon. A pochi giri dal termine Stewart andò lungo alla curva del Gasometro, toccando un guard rail e rischiando il ritiro. Dovette quindi cedere la posizione a Fittipaldi e procedere con prudenza fino al termine. Si impose quindi Beltoise che vinse la sua prima gara in carriera.




Monaco GP 1969: Graham - Beltoise - Ickx





Gran Premio di Monaco 1983


Il Gran Premio di Monaco 1983 è stata la quinta prova della stagione 1983 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 15 maggio 1983 sul Circuito di Montecarlo. La gara è stata vinta dal finlandese Keke Rosberg su Williams-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del secondo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il brasiliano Nelson Piquet su Brabham-BMW e il francese Alain Prost su Renault.

Fu la centocinquantatreesima, e ultima, vittoria per una vettura spinta dal motore Ford Cosworth DFV.




Il 22 maggio 1966 si tenne la 24esima edizione del Gran Premio di F1 del Principato di Monaco, il primo della 17esima stagione. Per la massima formula competitiva automobilistica iniziava un nuovo periodo. Due i fatti principali:
il ritorno a motori di grande cilindrata e il debutto della McLaren come marchio costruttore.

Il Gran Premio di Monaco 1966  fu la prima prova del mondiale 1966 e vide la vittoria di Jackie Stewart su BRM, seguito da Lorenzo Bandini e da Graham Hill.


Le vetture con Motore BRM e Climax utilizzavano ancora i motori V8 della stagione precedente con cilindrata elevata da 1,5 litri a 2 litri o addirittura, come nel caso di Hulme, il vetusto 4 cilindri 2500 anni cinquanta. Bandini invece si schierò, a differenza di Surtees, con la Ferrari 246 con motore V6 2400 cm³.

In questa gara esordì anche la McLaren, un nuovo team guidato dal suo fondatore Bruce McLaren. L'esordio fu sfortunato a causa dei problemi di sviluppo di un motore Ford tipo 406 di derivazione di serie, già sviluppato per Indianapolis con cilindrata ridotta a 2995 cm³ dai 4200 originari. Il progetto si rivelò fallimentare sia per la potenza (meno di 300  CV) sia per l'affidabilità.




Le vetture con Motore BRM e Climax utilizzavano ancora i motori V8 della stagione precedente con cilindrata elevata da 1,5 litri a 2 litri 
o addirittura, come nel caso di Hulme, il vetusto 4 cilindri 2500 anni cinquanta. Bandini invece si schierò, a differenza di Surtees,
con la Ferrari 246 con motore V6 2400 cm³.





1970 - La gara si svolse in un clima soleggiato con pista asciutta, nonostante avesse piovuto nei giorni precedenti.
Il Gran Premio di Monaco 1970, XXVIII Grand Prix Automobile de Monaco di Formula 1 e terza gara del campionato di Formula 1 del 1970,
 si è disputato il 10 maggio sul
circuito di Montecarlo ed è stato vinto da Jochen Rindt su Lotus-Ford Cosworth.


Il Gran Premio di Monaco 1965 fu la seconda gara della stagione 1965 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 30 maggio sul Circuito di Montecarlo.La corsa vide la vittoria di Graham Hill su BRM, seguito da Lorenzo Bandini su Ferrari e Jackie Stewart su BRM.Al 79º giro il pilota australiano Paul Hawkins uscì di pista alla chicane finendo nelle acque nel porto. Fortunatamente ne uscì illeso.

Bandini e Surtees  - 1965 Monaco GP


Ronnie Peterson e Johnny Servoz-Gavin  durante il Gran Premio di Monaco del 1970.


Il Gran Premio di Monaco 1964 fu la prima gara della stagione 1964 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 10 maggio sul Circuito di Monte Carlo.La corsa vide la vittoria di Graham Hill su BRM, seguito dal compagno di squadra Richie Ginther e dal britannico Peter Arundell su Lotus-Coventry Climax.

Jack Brabham, Brabham BT7, Monaco GP 1964


Passaggio di  Dan Gurney - BRM Jo Bonnier - Stirling Moss 

Il
Gran Premio di Monaco 1960 si è svolto domenica 29 maggio 1960 sul circuito di Montecarlo. La gara è stata vinta da Stirling Moss su Lotus seguito da Bruce McLaren su Cooper e da Phil Hill su Ferrari. Fu la prima vittoria in Formula 1 per l'auto costruita da Colin Chapman.

Nella storia della Formula 1 è il pilota che ha vinto il maggior numero di gran premi senza aver mai vinto il titolo mondiale. Terminò con il secondo posto in classifica finale nei campionati 1955, 1956, 1957 e 1958. Proprio a causa di questo suo curioso destino viene considerato l’eterno secondo, il re senza corona, ma anche il più grande pilota a non aver mai vinto il mondiale.

È l'ultimo pilota ancora in vita ad aver preso parte al mondiale di Formula 1 del 1951. Inoltre, seguendo la cronologia dei vari Gran Premi, dopo la morte di Robert Manzon, avvenuta il 19 gennaio 2015, è diventato il pilota più anziano tra quelli ancora in vita ad aver partecipato ad una gara valevole per il campionato di Formula 1, avendo esordito nel Gran Premio di Svizzera del 1951. Ciò, però, non fa di lui il decano dei piloti di Formula 1, siccome tale titolo spetta a Kenneth McAlpine, pilota che, tuttavia, ha esordito solo nel 1952.



Panoramica curva Lowe

1963 - ...il famoso tornante  del mondiale... Ronnie Peterson - Lotus 72E - 1974 Monaco GP


Monaco GP 1964 - Jack Brabham, Brabham BT7


Il Gran Premio di Monaco 1975 è stata la quinta prova della stagione 1975 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 11 maggio 1975 sul Circuito di Montecarlo. La gara è stata vinta dall'austriaco Niki Lauda su Ferrari; per il vincitore si trattò del terzo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo i brasiliani Emerson Fittipaldi su McLaren-Ford Cosworth e Carlos Pace su Brabham-Ford Cosworth.



Il Gran Premio di Monaco 1976 è stata la sesta prova della stagione 1976 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 30 maggio 1976 sul Circuito di Montecarlo. La gara è stata vinta dall'austriaco Niki Lauda su Ferrari; per il vincitore si trattò dell'undicesimo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il sudafricano Jody Scheckter e il francese Patrick Depailler entrambi su Tyrrell-Ford Cosworth.

Gran Premio di Monaco 1976


Nella prima giornata di prove fu Niki Lauda a far segnare il tempo migliore in 1'30"38, di 4 secondi più alto di quanto fatto segnare l'anno precedente, ciò a causa delle modifiche apportate al tracciato. Il ferrarista precedette i due piloti della Tyrrell Jody Scheckter e Patrick Depailler. Il francese però non poté partecipare alla seconda ora di prove per un guasto al cambio. La conformazione del tracciato preoccupava i tecnici della casa inglese per le grandi sollecitazioni che provocava al sistema della trasmissione. L'altro ferrarista, Clay Regazzoni, chiuse col quarto tempo e fu involontario protagonista di un incidente, quando venne spinto contro le barriere da Gunnar Nilsson su Lotus. Altro incidente anche per Vittorio Brambilla della March. La Copersucar di Emerson Fittipaldi fu danneggiata da un principio d'incendio ai box.

Tunnel Monaco 1964 GP Monaco 1971
 Mario Andretti all'ingresso del tunnel


1968 Monaco GP-Jean Pierre Beltoise su Matra



Gilles Villeneuve festeggia la vittoria nell'edizione 1981



Lorenzo Bandini, nel GP di Monaco 1967


Il 1973 rappresenta l’ultimo anno in Formula 1 per Jackie Stewart. Il due volte iridato, infatti, decide già ad inizio anno di volersi ritirare al termine della stagione. Grazie alle Tyrrell 005 e alle 006 in seguito, riuscirà a conquistare il suo terzo titolo mondiale completando anche la sua stagione più fruttuosa: 5 vittorie, 8 podi, 1 solo ritiro e 71 punti iridati. Purtroppo, però, la stagione è funestata dalla morte in pista del compagno di squadra e amico di Stewart, François Cevert, durante le qualifiche del GP degli Stati Uniti. Proprio a causa di questa tragedia, Jackie decide di non prendere parte alla gara di Watkins Glen, rinunciando di conseguenza al suo 100° GP in Formula 1. La morte di Cevert segnò a tal punto Stewart, memore anche del suo terribile incidente nel ’66, da spingerlo a fare davvero molto, nel corso degli anni, per la sicurezza delle vetture e l’adeguamento delle strutture.

Graham Hill - Monaco - 1968
Nato nel 1929 ad Hampstead, un sobborgo di Londra, appassionato di corse e motori entra in Lotus come meccanico. Inizia la sua carriera di pilota con le vetture di Colin Chapman, ma poi corre per sette anni alla BRM e torna alla Lotus nel 1967 al fianco di Jim Clark.Dopo il primo titolo mondiale del 1962, ritorna campione del mondo nel 1968, alla guida della Lotus 49. Jim Clark muore ad inizio stagione sul tracciato di Hockenheim, tocca a Graham Hill, suo scudiero, prendere in mano le redini della squadra e concretizzare le potenzialità della monoposto britannica e del DFV Cosworth. La grande esperienza del pilota britannico ha la meglio su tutti gli avversari ed a fine anno conquista nuovamente l’ambito titolo.


1955 - Monaco Grand Prix - Chiron Lancia D50 - Moss Mercedes W196  


Il
Gran Premio di Monaco 1955 fu la seconda gara della stagione 1955 del Campionato mondiale di Formula 1, disputata il 22 maggio sul Circuito di Monaco.Stirling Moss, dopo aver firmato per la Mercedes per la prossima stagione, viene sostituito alla Maserati da Jean Behra.Il pilota monegasco Louis Chiron grazie alla presenza in questo Gran Premio diventa il pilota più anziano ad aver preso parte ad un Gran Premio di Formula 1, record ancora imbattuto nel 2016.

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Si J'etais Une Cigarette

1936 - Si tu reviens - Rina Ketty

 Maria Candido-Buenas Noches Mi Amor




Se non ci fosse Monaco che F.1 sarebbe!
 La corsa che diventa un azzardo!

Gl’incidenti sulle strade del Principato che si trasformano in circuito ne hanno fatto la storia ammantata di miti e leggende. Incidenti banali, carambole, ammucchiate, spettacolari, grotteschi. Ma anche mortali. L’ideatore di questa corsa nata nel 1929, Anthony Noghes, presidente dell’Automobile Club di Monaco che lo volle per fare entrare il Principato nella nascente Federazione internazionale dell’auto quando disegnò il primo tracciato inevitabilmente ci mise dentro strade strettissime delimitate da marciapiedi, pavimentazione di vario tipo, avvallamenti, tombini e binari del tram.

 Da allora ad oggi lo scenario urbano di Montecarlo, la capitale del Principato, è cambiato, sono cambiate le sue strade ma il tracciato originale rimane quello ed anche se sotto certi aspetti in quanto a sicurezza è migliorato nessuno si sente di definirlo veramente un circuito adatto a bolidi che in un tratto, all’uscita del tunnel, riescono a toccare anche i 290 chilometri all’ora.
Gp Monaco, il Casinò Royale dell’azzardo
sin dall’anno di nascita 1929
Incidenti tantissimi.
Alcuni rimangono nella storia ed alcuni anche nella memoria senza bisogno di andare a consultare gli annali di questo “Casinò Royale” che è il Gran Premio di Monaco.
La storia ricorda quelli del monegasco Louis Chiron che conosceva quelle strettoie come le sue tasche eppure nel 1932 al comando della corsa fece la “barba” ai sacchi di sabbia che disegnavano una curva di quel tanto che la sua Bugatti andò in testa-coda, venne sbalzato fuori dalla macchina, non si fece un graffio ma perse la corsa. Nel 1934, sempre Chiron alla curva della Stazione per salutare la folla assiepata sui marciapiedi che gridava già alla sua vittoria, a 3 giri dalla conclusione si fece scappare di mano il volante e venne superato da Guy Moll che vinse.
Circuito mitico per eccellenza, tutti i piloti hanno sognato di vincere sul tracciato di Monaco che è il più lento ed il più difficile del Campionato del Mondo di Formula 1. Cio si merita perchè il minimo errore nelle strade del principato è fatale, le macchine non si adeguano ai contatti con le protezioni che delimitano questo circuito, queste non sono permanenti e dunque installate per l’occasione nella città .
Le qualificazioni sono sempre determinanti, i sorpassi in corsa essendo quasi impossibili. Tuttavia, gli abandoni restano elevati, una condotta regolare puo assicurare un posto nei punti.









Gran Premio di Monaco di Formula1

E' il 14 aprile 1929 alle 13.30 sotto la presidenza onoraria del Principe Luigi II che il G.P. di Monaco ha visto la luce, grazie soprattuto al presidente della Formula 1 dell'epoca Anthony Noghes che diede prova di grande volontà per riuscire ad organizzare un avvenimento di questo calibro nel più piccolo Stato del mondo dopo il Vaticano. La sua idea, fortemente appoggiata dal principe Luigi II è diventata realtà anche grazie al sostegno del pilota monegasco Louis Chiron. Al primo Gran Premio parteciparono 16 concorrenti che dovevano compiere 100 giri del tracciato; quell'anno la velocità oraria media era di 80 km/h. Oggi il G.P. di Monaco è una delle gare più conosciute al mondo e dal 1950 fa parte del Mondiale di Formmula 1. Dopo numerose modifiche al tracciato iniziale oggi il circuito misura 3.367 km e i giri da percorrere sono stati ridotti a 78. La parte più veloce del tracciato è quella del tunnel sotto l'Hotel Fairmont in cui vengono raggiunti i 300 km/h.


1996 Monaco Grand Prix Music Video
1929
Gran Premio di Monaco
 di Formula1

1950
Dieci monoposto vengono
distrutte da un incidente appena dopo la partenza

Principato di Monaco, 22 maggio 1955 Ascari vola in acqua, "ripescato" da un sommozzatore.
 1970
Jack Brabham sbaglia l'ultima curva e regala la vittoria a Jochen Rindt
 1966
Sorprendente vittoria di Olivier Panis su Ligier
Derek Daly Monaco 1980 Entrevista de Senna após GP Monaco 1984 F1 - 1994 FIA Review - 04 Monaco
1967
La tragica morte di Lorenzo Bandini funesta l'edizione di quell'anno
del Gran Premio di Monaco
 1980
Derek Daly decolla subito dopo la partenza coinvolgendo quattro auto all'entrata della
Sainte Devote
 1984
La pioggia interrompe la rimonta del debuttante Ayrton Senna su Alain Prost , che vince.
Ayrton Senna  - 1987
coglie la prima vittoria in carriera
1999
Michael Schumacher coglie la prima vittoria in carriera a Montecarlo


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                                              Particolare dalla promenade, zona molo (1927 ca),
                                            poco prima della congiunzione tra strada in discesa e passeggiata.



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