La Formula 1 nel Tempo.....







AFORISMI DA CORSA
“Se vuoi finire primo, prima devi finire.” Juan Manuel Fangio
"Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un automobile,
 sicuramente la farà rossa." Enzo Ferrari

Perché faccio il pilota di F1? Sempre meglio che lavorare!
 Jacques Laffite

"Se senti l'auto perfettamente sotto controllo, significa che non stai andando abbastanza forte" Colin McRae

"Bisogna entrare forte in tutte le curve,una volta che si è dentro,in qualche modo se ne verrà fuori." Tazio Nuvolari
"Nuvolari è il corridore piu veloce del passato, del presente e del futuro." Ferdinand Porsche
"In tutta la mia vita di pilota non sono mai riuscito a fare un giro perfetto." Stirling Moss
"La mia Williams FW06 aveva due problemi, uno di guidabilità, l'altro era la Lotus di Colin Chapman." Patrick Head



Certo che ci vuole molta forza a stappare queste bottiglie.....



1940-1952: Nasce il moderno Pneumatico Radiale

Tra il 1940 ed il 1948 la società cambia denominazione sociale divenendo Manifattura della Gomma Michelin e lo stabilimento di Cataroux, distrutto dai bombardamenti del 1944 viene completamente ricostruito e modernizzato.

 Nel 1946 la casa francese brevetta la sua (forse) più importante scoperta tecnologica, il Pneumatico Radiale (il padre dei pneumatici moderni). Brevettato il 4 giugno, il radiale viene commercializzato con il nome di Michelin X. Sempre in questi anni la metropolitana parigina corre per la prima volta su pneumatici e Lancia equipaggia le proprie auto con gomme Michelin X come 1° equipaggiamento. 

I pneumatici Michelin sono ormai amati e rispettati in tutto il mondo; tutte le più gradi case automobilistiche fanno a gara per montare le gomme del Bibendum come primo equipaggiamento. Anche nelle competizioni, i pneumatici Michelin X sono molto ambiti e riescono ad affermarsi. Durante infatti la 24 Ore di Le Mans, una Lancia B20 gommata Michelin X e una Renault 4 CV equipaggiata con gomme Michelin convenzionali vincono nelle rispettive categorie.


1955-1967: Nasce il 1° pneumatico asimmetrico: il Michelin XAS

In questi anni la maggior parte dei costruttori europei adottano la soluzione del pneumatico radiale, pneumatico che, per la sua tecnologia viene sviluppato anche in versioni speciali pensate per le macchine del Genio Civile.

Michelin impiega ormai 81.000 persone in tutto il mondo di cui 37.400 solo in Francia. Proprio in questi anni la casa apre il proprio Centro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico di Ladoux e  presenta al suo pubblico il 1° pneumatico asimmetrico, il Michelin XAS, una gomma pensata appositamente per auto potenti e veloci.

1981-1990: Michelin X Air. Il primo pneumatico radiale per aerei

Tra il 1981 e i primi anni ’90 Michelin brevetta il 1° pneumatico radiale per aerei e dopo essere diventata azionista di maggioranza di Kleber – Colombes (Francia) apre uno stabilimento a Columbia (Carolina del Sud, USA). Sempre in questi anni la casa presenta un ulteriore brevetto di importanza mondiale: il 1° pneumatico radiale per moto, pneumatico che sarà commercializzato nel 1987. Venfono aperte inoltre fabbrice in Asia, Thailandia e Giappone.



Peter Warr pronto ad ogni evenienza
Peter Warr  ha lavorato al fianco di Colin Chapman per contribuire alla conquista
 di due titoli mondiali di Emerson Fittipaldi e Jochen Rindt.

 "I piloti da soli non sono nulla. Senza una squadra alle proprie spalle, potrebbero semplicemente
 fare i bagagli e tornarsene a casa. Niki Lauda"
 


    

Gp Monaco 1980: pasticcio in casa Tyrrell

 Allo spegnimento del semaforo rosso del Gran Premio di Montecarlo 1980, la Tyrrell di Derek Daly tenta l’impossibile: superare Riccardo Patrese alla curva Sainte Devote in mezzo ad un groviglio di vetture. L’irlandese infatti va lungo in frenata, e centra in pieno l’Alfa Romeo di Bruno Giacomelli. Nel contatto la monoposto di Daly vola, ricadendo sulla vettura di Alain Prost. La McLaren del francese però funge da secondo trampolino per l’irlandese, protagonista di un vero e proprio rimbalzo che termina proprio sulla seconda Tyrrell di Jean-Pierre Jarier. Il contatto tra i due è serio, in quanto una delle ruote della prima Tyrrell sfiora il casco dell’incolpevole Jarier. Fortunatamente i due escono dai rispettivi abitacoli sani e salvi, ma la gara di Monaco finisce per entrambi dopo pochissimi metri.

- L’alettone anteriore di una monoposto è in grado di sopportare oltre 500kg di carico aerodinamico generato ad alte velocità.

- Il cambio è il componente più stressato in tutta la monoposto, poiché oltre ad ospitare le marce ad esso sono collegate anche le sospensioni posteriori.

- Le singole fibre di carbonio sono 5 volte più piccole di un capello umano. - Un motore di Formula 1 consuma circa 450 litri d’aria ogni secondo.

- Nel 2001 la galleria di Monaco è stata resa più sicura migliorando l’illuminazione.

- La corsia dei box è divisa in due corsie, la corsia veloce quella usata dalle vetture per entrare o uscire dal circuito, e la corsia interna
quella usata per i pit stop.

- Ogni weekend di gara ogni pilota ha a disposizione minimo 3 volanti.

- Almeno un elicottero è presente all’interno del circuito durante il weekend di gara come un altro elicottero è presente all’esterno del circuito.

- Un pilota nella propria tuta può resistere circa 11 secondi ad una temperatura di 840 gradi Celsius



Gli Arrivi
"Strani"

SUL TRAGUARDO GRAZIE AI MUSCOLI

Francia 1958: a poche centinaia di metri dall'arrivo la Ferrari di Peter Collins si spegne. L'inglese viene superato da Fangio ma conserva il quinto posto spingendo la D246 sul traguardo.

VOLATONA: 5 PILOTI IN 61 CENTESIMI

Italia 1971: con cinque macchine nello spazio di 61 centesimi e una media finale di 242,615 km/h, il GP risulta il più serrato e veloce. Tra Gethin e Peterson, meno di 50 centimetri. Quanto alla media oraria, il primato verrà migliorato solo 32 anni più tardi, nel 2003, a opera di Michael Schumacher.

MANSELL SPINGE FINO ALLO SVENIMENTO


Usa 1984: in una domenica rovente (42°) la Lotus di Mansell si ferma a pochi metri dal traguardo per la rottura del differenziale. Il pilota scende e spinge la monoposto fino a che il caldo e la disidratazione non lo fanno crollare, svenuto, sull'asfalto.

SE IL DUELLO È ALL'ULTIMA GOCCIA

Europa 1984: volata al... rallentatore per il secondo posto tra Piquet (Brabham) che va a zig-zag per pescare le ultime goccie di benzina, e Alboreto la cui Ferrari non riesce ad avere carburante per l'otturazione di uno sfiato del serbatoio.

DE ANGELIS VINCE SENZA SAPERLO


San Marino 1985: nel finale Johansson e poi Senna rimangono senza benzina mentre sono in testa.
Taglia il traguardo Prost, che viene squalificato perchè il peso della sua McLaren risulata inferiore (di 2 kg) al limite regolamentare di 540 kg.
Solo dopo, Elio De Angelis scopre di aver vinto...


MINARDI COME PATTUGLIA ACROBATICA



Italia 1993: all'arrivo collisione tra i piloti Minardi in lotta per il settimo posto.
 In un tentativo di sorpasso Fittipaldi decolla sulla macchina di Martini e compie in aria un looping completo,
riatterrando su tre ruote e tagliando così il traguardo.

BEFFA DI SCHUMI NELLA CORSIA DEI BOX

Gran Bretagna 1998: vittoria con giallo per Michael Schumacher. Al tedesco viene comminato uno "stop and go" di 10 secondi per un doppiaggio in regime di bandiere gialle, ma la comunicazione viene trasmessa alla Ferrari solo 31 minuti più tardi (6 oltre il termine regolamentare, ciò che determinerà la cancellazione del provvedimento). Il box decide di fargli scontare la penalizzazione all'ultimo giro: è l'unico caso di vittoria ottenuta passando nella corsia dei box.

ARRIVO IN PARATA CON EQUIVOCO


Usa 2002, un malinteso determina l'ordine d'arrivo tra le due Ferrari, largamente in vantaggio su tutti. Michael Schumacher rallenta cercando l'arrivo in parata con Barrichello, il quale però mette il muso della sua macchina pochi centimetri davanti a quello del compagno. Forse il fatto che le linee di partenza e d'arrivo distino qualche metro trae in inganno i ferraristi. Il risultato è la vittoria del brasiliano, uno scarto di 0"011 che è più ridotto dei tempi moderni e forse di sempre (numericamente superiore solo al centesimo tra Gethin e Peterson nel GP d'Italia '71: ma quello scarto viene considerato di 10 millesimi per convenzione, visto che allora il cronometraggio in millesimi non esisteva), e critiche alla Ferrari accusata di spadroneggiare.

FISICHELLA VINCE... CINQUE GIORNI DOPO

Brasile 2003: Raikkonen è convinto di aver centrato un successo fondamentale, dopo la sospensione della gara in anticipo per il doppio incidente di Webber e Alonso. Ma la Jordan, documenti e cronometraggio alla mano, dimostra un errore nel conteggio dei giri e costringe la Fia a riscrivere l'ordine d'arrivo cinque giorni più tardi: ancorchè singolare, per Fisichella è il primo successo in F1.

SOLO SEI ARRIVATI, PRATICAMENTE TUTTI



Usa 2005: a Indianapolis sei sole vetture al via, quelle con le gomme Bridgestone. I team forniti dalla Michelin, bocciata la richiesta di inserire una chicane all'ingresso della curva parabolica dove le gomme francesi cedono, rinunciano dopo il giro di ricognizione per non ricorrere
nella sanzione riservata a chi diserta il GP.


Torino Aprile 1952

il XXXIV Salone dell'Automobile è inaugurato da Gronchi (Roma, Archivio Storico della CGIL).
 Lo sviluppo dell'industria automobilistica italiana divenne il simbolo della rapida crescita economica del nostro paese.



Jody Scheckter

Dalle gare di Formula Uno con la Ferrari alla produzione di Mozzarella
 di Bufala nella sua Laverstoke Park Farm in Inghilterra.

L’ultimo Campione del Mondo della Ferrari per 21 anni, fino all’anno 2000 quando Michael Schumacher vinse il suo primo mondiale con il Cavallino Rampante. Jody Scheckter iniziò 15 anni fa a praticare l’agricoltura biologica come un hobby, ma da allora si è trasformata in una passione e nella sua principale attività. Oggi la sua fattoria, Laverstoke Park Farm, è una delle più grandi ed apprezzate aziende di agricoltura biologica del mondo, considerata un modello da esperti internazionali. Laverstoke Park Farm produce una grande varietà di prodotti alimentari biologici, inclusa la Mozzarella di Bufala con la tecnologia tradizionale italiana ed un impianto completamente fornito dalla DIMA in collaborazione con Tetra Pak CPS England.



Nick Mason, batterista dei Pink Floyd..



Monza 1959 - G.Hill parte con il pieno di benzina
Nel 1976 la Tyrrell, nel tentativo di aumentare la velocità di punta mantenendo la tenuta in curva presenta la P34 a 6 ruote
 (4 anteriori direzionali e 2 posteriori motrici) con le 4 ruote anteriori più piccole e coperte dal musetto per migliorare il Cx,
ma l'esperimento non dà i frutti sperati e porta una sola vittoria, che rimarrà l'unica per un'auto a 6 ruote.

Lascia o Raddoppia 1958
Ancora sotto shock per l'incidente alla Mille Miglia del 1957, l'opinione pubblica italiana ed anche l'emittente televisiva di Stato, condannava lo sport automobilistico e la sua pericolosità, arrivando a chiederne la completa abolizione dall'italico territorio.La contraddizione del tempo si evince chiaramente dalla fotografia. Mentre tutti sembravano scagliarsi contro l'automobilismo sportivo, Mike Bongiorno pensa bene di invitare a Lascia o Raddoppia un quartetto d'eccezione: Mike Hawthorn, Phil Hill, Gerino Gerini e Jo Bonnier posano vicino al noto presentatore, quasi a convincere gli italiani della non pericolosità delle competizioni sportive e nei bar, unici posti dove si poteva vedere la televisione e commentare gli eventi, gli appasionati di automobilismo ricevono in "regalo" i campioni dello sport dell'auto intervistati dal noto ancorman.
Mancavano pochi giorni alla 500 Miglia di Monza, una settimana alla morte di Musso e un mese alla morte di Collins.


Dal 2001 a Vallelunga si uniscono cultura, storia e passione: durante i lavori di ammodernamento dell’impianto è tornata alla luce un’antica via romana basolata che giaceva all’esterno della curva “Cimini”.
L’antico tracciato viario romano era una strada di comunicazione tra le vie consolari Flaminia e Cassia.
Oltre alla strada sono stati rinvenuti anche una stazione di ristoro, una villa romana, un villaggio ed una necropoli risalente all’età ellenistica; ciò contribuisce ad impreziosire il sito archeologico di Campagnano che ingloba tra gli altri, gli scavi della stazione postale di Baccano rinvenuta nel 1982 lungo il 31° chilometro della SS. 2 Cassia.
Sito Archeologico


Atterraggio complicato...
Silverstone '48 Geoffrey Ansell - ERA R9B Illeso!


Fiato alle trombe....

Anni '40

Autobus 800 A

Il marchio Alfa Romeo viene quasi automaticamente associato alla produzione di autovetture; tuttavia, non si può dimenticare come per oltre 50 anni la casa di Arese sia stata uno dei principali costruttori di veicoli per il trasporto collettivo: autobus e filobus.



1915
L’azienda ALFA fu acquisita da Nicola Romeo che lasciò la grafica del simbolo invariata aggiungendo solo il proprio cognome accanto alla scritta Alfa. 
Questo marchio compare sulle prime vetture uscite di fabbrica alla fine della prima guerra mondiale.

1910 – 1915
L’ emblema Alfa Romeo è il risultato della fusione di due stemmi: la Croce rossa in campo bianco del Comune di Milano e il Biscione della Signoria Viscontea.
Nata col nome di A.L.F.A. Anonima Lombarda Fabbrica Automobili il 24 giugno 1910, la società sceglie a proprio emblema i due simboli chiusi in un disco con una corona che riporta in alto la scritta ALFA, in basso MILANO, e sui lati due nodi Savoia simboli della monarchia Sabauda. Tutto il marchio ha un diametro di 65mm.

1910 – 1915
Sul lato del serbatoio della benzina, di forma cilindrica posizionato trasversalmente dietro i sedili, è riportata la scritta ALFA in bianco su campo rosso.  Non è un vero emblema ma è solo una scritta di forma circolare.

1918 – 1925
Nel 1915 l’azienda ALFA fu acquisita da Nicola Romeo che lasciò la grafica del simbolo invariata aggiungendo solo il proprio cognome accanto alla scritta Alfa.  Questo marchio compare sulle prime vetture uscite di fabbrica a fine prima guerra mondiale.

1925 -1930
Nel 1925 Alfa Romeo conquista il suo primo campionato automobilistico del mondo e per sottolineare il successo aggiunse una corona di alloro esternamente al proprio marchio aumentando le dimensioni fino a 75 mm.  Il marchio veniva usato anche per abbellire il tappo del radiatore in posizione verticale sopra di esso.

1930 -1943
La corona di alloro viene ridotta e tutto il marchio ha una diametro di 60 mm.
Variante 1: Il marchio viene prodotto, ed inserito armonicamente fra le cromature della vettura, direttamente dai carrozzieri. Si possono quindi trovare molte varianti. Questo stemma con assenza del nome Milano è anteguerra come testimoniano i nodi savoia.
Variante 2: Marchio in metallo monocromatico montato su una 6C 2500 carrozzata Pininfarina del 1946, senza i nodi Savoia.

1946 – 1972
Con la caduta della monarchia, vengono eliminati i due nodi “savoia” e al loro posto vengono disegnate due ondine e la grandezza del marchio ridotta a 54 mm. Dal 1950 il marchio viene costruito in ottone smaltato, e dal 1960 in plastica.

1972 ad oggi…
Nel 1972 con la apertura dello stabilimento di Pomigliano AlfaSud, la grafica viene modernizzata. Il biscione è semplificato, infedele e la corona sono rossi e stilizzati. Scompare la corona di alloro, le due ondine laterali, e anche la scritta Milano.


Catena di montaggio all'Alfa Romeo

Formula 1: il cervello dei piloti
 e i suoi segreti

Uno studio dell'Università di Firenze
 ha evidenziato la funzionalità particolare
della mente dei piloti


Un buon pilota di F1 deve avere talento, freddezza, un fisico allenato, ma soprattutto... il cervello! E' quanto emerge da uno studio del Dott. Giulio Bernardi, medico nell'Unità operativa di Biochimica clinica del Dipartimento di Medicina e diagnostica molecolare dell'Università di Pisa, condotto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina interna dell'Aoup e con Formula Medicine di Viareggio.

A quanto pare, i particolari allenamenti svolti dai piloti per essere sempre lucidi e reattivi nelle diverse condizioni di gara provocherebbero dei cambiamenti a livello celebrale rispetto alle persone comuni, poco avvezze alla pratica di questo sport motoristico.

In pratica, analizzando i processi di elaborazione dell'informazione visuo-motoria nel cervello dei piloti e in quello dei comuni automobilisti, è stata evidenziata una diversa connettività funzionale tra distinte regioni cerebrali.

Lo studio ha sottoposto a risonanza magnetica i piloti della Forumula 1 ed è stato chiesto loro di rispondere a precisi compiti di integrazione visuo-motoria. ''Abbiamo simulato una griglia di partenza - ha concluso Pietrini - e in presenza del semaforo rosso i piloti dovevano ripetutamente schiacciare un pulsante. Cio' che si evidenzia e' come l'addestramento dei piloti fornisca risultati assai diversi rispetto a quelli dei soggetti normali. In questo modo per la prima volta e' stato possibile misurare come diversi gruppi di neuroni parlano tra di loro".

L'addestramento dei piloti, la loro abitudine ad elevate prestazioni, ha un effetto plastico sul cervello, lo modifica in qualche modo e ciò dimostra che proprio l'addestramento può risultare molto utile in caso di terapie riabilitative conseguenti a danni cerebrali.

Insomma, per diventare un pilota di successo è necessario allenare la mente, che anche in questo sport ha ruolo fondamentale. D'altra parte i trionfi di driver non sono stati un caso.



Un capolavoro della tecnica : il superelettrotreno


Il Quadrifoglio

Come marchio della squadra corse dell’Alfa Romeo lo si deve a Ugo Sivocci, pilota dell’Alfa Romeo dal 1920 al 1923, che dipinse un quadrifoglio verde su un rombo bianco quale simbolo scaramantico sulla sua RL preparata per la Targa Florio del 1923.
Con questa vettura, Sivocci vinse la Targa Florio di quel anno e Antonio Ascari, con la stessa macchina, ma senza
il disegno del quadrifoglio, si dovette accontentare 
del secondo posto.

Purtroppo Ugo Sivocci scomparve quello stesso anno, durante le prove per il Gran Premio d’Italia all’Autodromo di Monza alla guida di una P1 dove non aveva fatto in tempo a disegnare il quadrifoglio.
Uscì di pista sulla curva che oggi si chiama Ascari, ma il nome di questa curva dell’autodromo di Monza è un’altra storia legata alla Ferrari e appunto al figlio di Antonio Ascari…
Il quadrifoglio verde in seguito fu dipinto su un triangolo bianco e diventò lo stemma ufficiale delle auto da corsa Alfa
Romeo.

La prima vittoria in F1 di una automobile con marchio Ferrari fu il Gran Premio di Gran Bretagna del 1951 
con Froilan Gonzales, sbaragliando lo squadrone Alfa Romeo. A fine della gara Enzo Ferrari disse:

« Ho ammazzato mia madre » 
in riferimento al fatto che egli doveva tutto all’Alfa Romeo, casa per la quale aveva lavorato per tanti anni.



F1 CURIOSITA - Gran Bretagna 1950: agli albori del campionato mondiale due tra i piloti - entrambi in gara con la Maserati - avevano titoli nobiliari. Lo svizzero Emmanuel De Graffenried era barone, il thailandese Birabongse Bhanuban - era principe (per tutti, più semplicemente, "Prince Bira").

F1 CURIOSITA' - Olanda 1953: materiali e tecniche di lavorazione non erano certo quelli di oggi, negli anni Cinquanta. A Zandvoort il catrame del manto stradale, rifatto da poco tempo, irritò gli occhi di molti piloti, costringendo i ferraristi Luigi Villoresi e Giuseppe Farina a ricorrere alle cure di uno specialista

F1 CURIOSITA' - Gran Bretagna 1958: si bucavano spesso le gomme, a quei tempi, e talvolta per cause al limite dell'incredibile. La foratura che in questa occasione tolse di gara la BRM del francese Jean Behra fu determinata dall'impatto con una lepre.

F1 CURIOSITA' - Olanda 1966: Una volta in Formula 1 c'era spazio per la goliardia. Già due volte campione del mondo e candidato al suo terzo titolo, Jack Brabham (Brabham-Repco), definito sulla stampa "vecchia volpe", replicò scherzosamente presentandosi al circuito con barba bianca posticcia e bastone.

F1 CURIOSITA' - Usa 1968: a dieci giri dal termine, al passaggio del tornante, davanti alla Matra di Jackie Stewart si pararono due spettatori in procinto di attraversare la pista. Lo scozzese riuscì miracolosamente ad evitarli.



F1 CURIOSITA' - Messico 1970: quella corsa si svolse nel caos. Poco prima del via, il pubblico si riversò festante sulla pista, bloccando la partenza. Dopo 40 minuti di confusione, Jackie Stewart abbandonò la sua Tyrrell infuriato: "In quste condizioni non corro. Non voglio ammazzare nessuno". Gli organizzatori lo convinsero a recedere dal suo proposito ma al 34° giro lo scozzese centrò in pieno un cane che si aggirava per la pista e si ritirò, visibilmente scosso. La FIA cancellò il GP del Messico dal calendario del Mondiale, riammettendolo solo sedici anni più tardi.


F1 CURIOSITA' - Argentina 1972: la YPF, società petrolifera di Stato argentina. interruppe la sponsorizzazione della famosa
 Temporada per spostare l'investimento su un giovane e promettente pilota all'esordio: Carlos Reutemann (Lotus).
Che dopo la carriera sportiva intrapese quella politica.

F1 CURIOSITA' - Usa 1975: un incredibile infortunio occorse a Jacques Laffite (Williams) prima del via.
Il francese scambiò per collirio una bottiglietta di liquido per la pulizia della visiera dei caschi: finì all'ospedale e fu costretto a disertare
 il gran premio.

F1 CURIOSITA' - Austria 1975: la pioggia torrenziale spinse gli organizzatori a interrompere la gara dopo 29 dei 54 giri previsti. Alla vista della bandiera che sanciva la sua vittoria (che poi sarebbe rimasta unica in carriera), Vittorio Brambilla perse il controllo della March e andò a sbattere, salvo poi completare il giro d'onore con il musetto danneggiato.

F1 CURIOSITA' - Spagna 1976: Niki Lauda (Ferrari) corse pochi giorni dopo essere caduto dal trattore nella sua casa vicino a Salisburgo. Aveva due costole fratturate, riuscì a guidare solo grazie dopo alcune iniezioni antidolorifiche

F1 CURIOSITA' - Francia 1976: Harald Ertl (Hesketh) non riuscì a qualificarsi ma pensò bene di prendere comunque la partenza.
Non ne aveva alcun diritto e fu fermato dalla giuria al terzo giro.

F1 CURIOSITA' - Argentina 1977: la squadra appena fondata dal miliardario canadese Peter Wolf riuscì in un impresa mai più ripetuta da alcun team, riuscendo a vincere al suo esordio in F1. La portò al successo Jody Scheckter.

F1 CURIOSITA' - Usa Est 1978: nell'attesa di un processo vero per stabilire colpe e responsabilità di chi il 10 settembre 1978 aveva provocato l'incidente di Monza costato la vita a Ronnie Peterson (Lotus), furono imbastiti processi piuttosto sommari. Il più clamoroso, portato avanti da un comitato di disciplina dei piloti capeggiato da Niki Lauda (Brabham), nel successivo GP a Watkins Glen impedì la partecipazione di Riccardo Patrese (Arrows). Successivamente, l'incidente ebbe lunghistrascichi giudiziari e il dispositivo della sentenza definitiva fu reso noto il 9 novembre 1983: confermata l'assoluzione di Patrese e del direttore di gara Restelli, i giudici individuarono in James Hunt (McLaren), la "causa esclusiva del determinarsi del mortale incidente".


F1 CURIOSITA' - Canada 1984: singolare scenetta sul podio dove il vincitore Nelson Piquet sollevò il piede destro nudo,
fortemente arrossato per le ustioni causate da un nuovo radiatore dell'olio posto all'interno del musetto della sua Brabham,
 non adeguatamente isolato dalla pedaliera.

F1 CURIOSITA' - Belgio 1985: il GP del Belgio era originariamente in calendario per il 2 giugno, ma in quell'occasione non arrivò nemmeno alla domenica perchè l'asfalto appena rifatto si sbriciolava al passare delle macchine in prova. Si tentò di rappezzare in qualche modo le buche, che però si riformavano subito: tutti a casa e riprogammazione del gran premio al 15 settembre.

F1 CURIOSITA' - Brasile 1987: al via della stagione, in uno dei numerosi braccio di ferro con la FISA diretta dal dispotico Jean Marie Balestre, i piloti dovettero piegarsi alla tassa della superlicenza. Bisognava pagare cinquemila franchi francesi più mille per ogni punto conquistato nella stagione precedente. Risultò vana anche una minaccia di sciopero alla vigilia del week end brasiliano.


F1 CURIOSITA' - Austria 1987: dai boschi intorno al circuito di Zeltweg, all'improvviso durante le prove libere del venerdì,
 un capriolo riuscì a saltare le reti e ad entrare in pista, ignorato dai commissari. L'animale attraversò il tracciato mentre sopraggiungeva la McLaren di Stefan Johansson che, sul dosso cieco che introduce alla curva Rindt, non riuscì ad evitare l'impatto e riportò alcune contusioni. L'incidente, ripreso dalle televisioni, fu cruento e raccapricciante: irreparabili i danni alla scocca della McLaren.

F1 CURIOSITA' - San Marino 1989: nacque un caso su una sostituzione delle gomme avvenuta tra la prima e la seconda partenza (dopo il grave incidente di Berger al Tamburello con la Ferrari), operazione non consentta dal regolamento. Thierry Boutsen (Williams) e Alex Caffi (Dallara) vennero inizialmente squalificati, poi reintegrati dalla Federazione sammarinese perchè l'operazione era stata autorizzata dal direttore di gara. Ma la FISA annullò quel provvedimento dichiarando giuridicamente competente la federazione del Paese nel cui territorio si è corso e dunque la CSAI, emanazione sportiva dell'ACI. L'organo italiano sancì il definitivo reintegro dei due piloti nella classifica del gran premio. Squalificato invece Oliver Grouillard (Ligier) per sostituzione non autorizzata.

F1 CURIOSITA' - Monaco e Ungheria 1995: due incidenti assolutamente anomali videro protagonista, tra Montecarlo e l'Hungaroring, Takachiho Inoue. Sulle strade cittadine del principato, sabato tra le due sessioni di prove libere la Safety Car guidata dall'ex rallista Jean Ragnotti tamponò la Footwork del giapponese che era al traino. Il pilota, singolarmente, era all'interno della monoposto e aveva le cinture di sicurezza già slacciate. Per sua fortuna aveva ancora il casco, perchè venne sbalzato fuori fuori dalla monoposto e perse i sensi. I medici non gli consentirono di partecipare alle qualificazioni. Bastava e avanzava come pilota-Paperino eppure meno di tre mesi più tardi, in Ungheria, Inoue dopo un innocuo ritiro per rottura del motore, accostò a bordo pista e corse a munirsi di un estintore per spegnere il principio d'incendio sulla sua macchina: fu investito in pieno, sia pure a bassa velocità, dalla macchina dei commissari intervenuti per spostare la Footwork. Nessun danno al pilota giapponese.
 E le immagini di quell'incidente ancora circolano in Internet (video che noi abbiamo sulla sezione apposita).



F1 CURIOSITA' - Italia 1995: sfortuna nera per la squadra di Maranello che tentava faticosamente di risollevarsi da una crisi ormai ventennale. A Monza, a due terzi di gara la Ferrari intravedeva una clamorosa doppietta, ma la monoposto di Jean Alesi si staccò la piccola telecamera di bordo che finì per lcolpire la macchina di Gerhard Berger che era in scia, rompendo un tirante della corvergenza. L'austriaco si fermò subito mentre Alesi, largamente in fuga a otto giri dalla conclusione, dovette ritirarsi per la rottura di un cuscinetto.

F1 CURIOSITA' - Australia 2002: all'avvio del giro di ricognizione le Arrows non andavano in moto, così Heinz Harald Frentzen ed Enrique Bernoldi pensarono bene di non compiere il giro di ricognizione e di rientrare subito ai box, per prendere il via da lì. Una manovra che infrangeva il regolamento e che costò ad entrambi la squalifica. In quell'occasione, per la seconda volta nella storia del Mondiale un intero team venne squalificato nel corso della gara (precedentemente: March nel GP Canada '72).

F1 CURIOSITA' - Malesia 2003: l'altezza sarà forse mezza bellezza, ma per un pilota di Formula 1 costituisce una fregatura intera. Così, nella fornace di Sepang, Justin Wilson fu costretto al ritiro da crampi dovuti allo sforzo di comprimere il suo metro e 92 di statura nell'abitacolo della Minardi, e alla disidratazione.

F1 CURIOSITA' - Gran Bretagna 2004: al pit stop esplode l'estintore nella Toyota di Oliver Panis, il pilota francese rimane quasi accecato e, appena rientrato in pista dopo il rifornimento, andò in testacoda.

F1 CURIOSITA' - Brasile 2004: addio amaro per il team Jaguar, entrato in F1 cinque anni prima e messo in vendita dalla Ford dopo ripetuti insuccessi nonostante un budget di tutto rispetto. Al 24° giro le due macchine entrarono in collisione e Mark Webber si ritirò. Non fu consolatorio il 14° posto di Christian Klien.

F1 CURIOSITA' - Bahrein 2005: strano clima per la notizia dalla morte di Giovanni Paolo II, ma calata in un contesto professionale che sostanzialmente procedeva con i ritmi di sempre, per giunta in un paese di religione islamica.
Trulli indossò un casco con la scritta "G.P. II" e successivamente "Thank you Pope". L'abruzzese, a fine gara, chiese ai compagni di podio - Fernando Alonso e Kimi Raikkonen - di non festeggiare.
 La Ferrari corse con il musetto delle vetture dipinto di nero mentre la Rai, come altre emittenti di Stato, cancellò la diretta della gara.

F1 CURIOSITA' - Australia 2006: David Coulthard ottenne un punto dopo il reclamo contro Scott Speed per sorpasso in regime di bandiere gialle. Un evento tutt'altro che raro, ma risultò clamoroso che l'iniziativa fosse stata presa dalla Red Bull contro la Toro Rosso, di fatto la squadra B.

F1 CURIOSITA' - Canada 2006: Jacques Villeneuve, ancora popolare nel suo Paese, annunciò che intendeva avviare la carriera di cantante e presentò un disco che gli attirò l'ironia di Michael Schumacher, il quale gli augurava di essere competitivo - almeno come musicista -. La battuta non piacque ai sostenitori del canadese, che fischiarono il tedesco al momento della premiazione.
 

Ora si direbbe palco vintage


Gran Premi persi all'ultimo giro

Quello di Mika Hakkinen al G.P. di Spagna 2001, non è certo il primo caso di un pilota colpito dalla sfortuna,
sotto forma di un problema meccanico alla propria monoposto, all’ultimo giro

di un Gran Premio iridato di Formula 1.
Ecco tutti i precedenti di coloro che hanno perso una gara di campionato del mondo
negli ultimissimi metri.

12 dicembre 1959 Sebring (Stati Uniti)



Jack Brabham, neocampione del mondo con la Cooper, domina il primo Gran Premio degli Stati Uniti ma all’ultimo giro rimane senza benzina e si ferma lungo il percorso. Viene superato dai compagni di squadra Bruce McLaren, che va a vincere, e Maurice Trintignant, e dal ferrarista Tony Brooks, e arriva al traguardo a piedi spingendo la propria vettura e staccato di cinque minuti dal vincitore.

14 giugno 1964 Spa Francorchamps (Belgio)


A due giri dalla fine Dan Gurney (Brabham), in testa alla gara, rientra ai box per rifornirsi ma viene fatto ripartire perché non c’è più benzina: si fermerà lungo il tracciato. Passa al comando Graham Hill (BRM), che a metà dell’ultimo giro si ferma anch’egli per un guasto alla pompa della benzina. E’ in testa ora McLaren (Cooper), al quale si rompe la cinghia dell’alternatore prima dell’ultima curva, il tornante La Source.
Il rettilineo finale è in discesa e il neozelandese spera di passarlo anche a motore spento, ma viene superato
di slancio a 100 metri dall’arrivo dalla Lotus di Jim Clark.

10 settembre 1967 Monza (Italia)


Forse la gara più incredibile della storia. Clark (Lotus), in testa dopo 13 giri, si ferma per cambiare una gomma afflosciatasi e riparte con un giro di ritardo. Si sdoppia dai battistrada, li raggiunge e li supera a poche tornate dalla fine. All’ultimo giro è nettamente davanti a John Surtees (Honda) e Brabham (Brabham), unici superstiti del gruppo di testa, ma alla curva Ascari viene sfilato dai due, che vanno a giocarsi il successo in volata. Vincerà Surtees, mentre Clark arriverà con oltre 20 secondi di distacco, senza benzina!

9 giugno 1968 Spa Francorchamps (Belgio)
Jackie Stewart (Matra) ha un vantaggio di mezzo minuto su McLaren (McLaren) ma all’inizio dell’ultimo giro rientra ai box per rifornirsi. La sosta va per le lunghe e nel frattempo la corsa termina con la vittoria di McLaren. Stewart è classificato quarto, staccato di un giro.

10 maggio 1970 Montecarlo (Monaco)


Brabham (Brabham), al comando davanti a Jochen Rindt (Lotus), a 15 giri dalla fine comincia ad accusare noie ai freni e rallenta vistosamente. All’ultimo giro Rindt gli è vicino. Brabham, pressato, alla curva del gasometro, l’ultima, va a sbattere contro il guard-rail. Rindt lo supera e va a cogliere un insperato successo, l’australiano è secondo.

18 luglio 1970 Brands Hatch (Gran Bretagna)
Nuova beffa di Rindt ai danni di Brabham. Il pilota-costruttore sorpassa l’austriaco a 12 giri dalla fine. All’ultima tornata ha 14’’ di vantaggio sul rivale ma improvvisamente rimane senza benzina. Rindt lo sorpassa spietatamente e sul traguardo lo sopravanza di oltre mezzo minuto.

17 giugno 1973 Anderstorp (Svezia)
Ronnie Peterson (Lotus) resiste per tutta la gara agli attacchi di un gruppetto formato da Denny Hulme (McLaren), Emerson Fittipaldi (Lotus) e Stewart (Tyrrell). A 4 passaggi dalla conclusione Fittipaldi e Stewart si ritirano per problemi al motore. Resta solo Hulme, che all’ultima tornata approfitta delle difficoltà di Peterson con la tenuta di strada della sua monoposto per superarlo in extremis.

13 gennaio 1974 Buenos Aires (Argentina)


Nuova Zelanda 1 - Denny Hulme Austria 2 - Niki Lauda Svizzera 3 -  Clay Regazzoni
Ancora Hulme (McLaren) beneficia delle disgrazie altrui. Lo sfortunato di turno è l’idolo locale Carlos Reutemann (Brabham) che all’ultimo giro si ferma senza più un goccio di carburante nel serbatoio e regala l’ultimo successo della carriera allo scontroso neozelandese.

3 luglio 1977 Digione (Francia)


Gara caratterizzata dal duello tra John Watson (Brabham) e Mario Andretti (Lotus). L’inglese resiste ai ripetuti attacchi dell’italo-americano fino a mezzo giro dalla fine, quando la sua vettura, equipaggiata con motore Alfa Romeo, rimane senza benzina e “Piedone” Andretti va a vincere di misura.

4 marzo 1978 Kyalami (Sud Africa)
Stavolta Peterson approfitta delle sfortune di Riccardo Patrese (Arrows) dominatore della corsa fino a 15 giri dal termine, e di Patrick Depailler (Tyrrell). Il padovano viene fermato dalla rottura del motore, il transalpino è costretto a lasciar passare Peterson all’ultimo giro perché a secco di benzina.

23 maggio 1982 Montecarlo (Monaco)

A due giri dalla fine comincia a piovere e Alain Prost (Renault) va a sbattere contro il guard-rail in rettilineo quando è ormai salutato da tutti vincitore. Passa al comando Patrese (Brabham) che all’ultimo giro va in testacoda alla curva del Loews e rimane momentaneamente fermo. Viene superato da Didier Pironi (Ferrari) e Andrea De Cesaris (Alfa Romeo), i quali finiscono la benzina quasi nello stesso istante e si fermano a loro volta. Nel frattempo Patrese riesce a riaccendere il motore e piomba sul traguardo ignaro di aver vinto.

2 giugno 1991 Montreal (Canada)
Nigel Mansell (Williams) conduce la corsa dal primo metro, ma a meno di un chilometro dal traguardo un problema elettrico gli manda fuori uso il cambio e il “Leone” deve cedere la vittoria, l’ultima della sua carriera, a Nelson Piquet (Benetton). Mansell verrà classificato al sesto posto.


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